Attraverso l’implementazione di VMware Horizon 7, sono quasi 1200 i dipendenti a cui l’amministrazione capitolina punta a dare la possibilità di lavorare da casa grazie al progetto, che si dimostra più attuale che mai alla luce dell’emergenza Covid-19
La gestione amministrativa della Città metropolitana di
Roma Capitale, che come noto è la maggiore d’Italia per residenti, con poco più di 4,3 milioni di cittadini, e un’area territoriale molto ampia cui fanno capo 121 comuni, vede numerose attività ancora associate a processi basati su supporti cartacei.
Questa circostanza ha posto Città metropolitana di Roma Capitale di fronte all’esigenza di avviare un percorso di trasformazione digitale: il progetto è stato affrontato in collaborazione con
R1 Group, partner di
VMware da molti anni, che offre una combinazione di servizi di consulenza, integrazione di sistemi, servizi gestiti e servizi cloud.
Insieme a VMware e R1 Group, Città metropolitana di Roma Capitale ha ripensato le modalità di lavoro e, con l’esperienza agile, ha migliorato l’equilibrio tra vita lavorativa e vita personale, incoraggiando la collaborazione tra team remoti, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto verso l’infrastruttura di trasporto della città, in particolare con il progetto “Soft mobility, smart working”.
Più in dettaglio,
VMware Horizon 7, la piattaforma per desktop e applicazioni virtuali, fornisce agli utenti tutti i desktop virtuali, le applicazioni e i servizi online attraverso un singolo spazio di lavoro digitale. La soluzione scelta consente al
team IT di implementare desktop virtuali o remoti, con le relative applicazioni, attraverso una singola VDI e mediante una piattaforma di virtualizzazione delle applicazioni.
Questo contribuisce a ottimizzare la gestione del progetto, permettendo al contempo a Città metropolitana di Roma Capitale di
aggiungere nuovi utenti con la massima semplicità. Inoltre, consente di allocare le risorse in maniera dinamica, in termini di storage virtuale, potenza di elaborazione virtuale e servizi di rete virtuali e semplificare i processi di gestione e ridurre i costi.
L’ente capitolino sta adottando un approccio per fasi. Adottando l'infrastruttura desktop virtuale è stato possibile creare un
ambiente di smart working, con la migrazione di 200 membri del personale nella prima fase del progetto e altri 200 nell’anno successivo, per arrivare ad avere entro un anno
tutto il team di 1.200 persone su VMware Horizon 7.
“
Abbiamo analizzato il mercato alla ricerca della soluzione migliore, valutando svariate opzioni e identificando in VMware Horizon 7 quella migliore per le nostre esigenze. All’interno dell’azienda ritenevamo di essere già in possesso delle capacità necessarie per utilizzare la soluzione di VMware, e assieme a R1 Group, abbiamo creato l’infrastruttura e le necessarie personalizzazioni”, sottolinea
Stefano Iacobucci, CIO di Città metropolitana di Roma Capitale.
Stefano Iacobucci Non solo: grazie a questo progetto, Città metropolitana di Roma Capitale svolge un ruolo di
influenza sulle attività di lavoro intelligente nel settore pubblico, soprattutto in un momento che impone un generale
ripensamento delle modalità di lavoro a causa dell’emergenza Covid-19. Il lavoro intelligente sta avendo un impatto importante sui tempi di trasferimento da e verso il luogo di lavoro.
Un maggior numero di dipendenti che lavorano da casa si traduce in meno volumi di traffico sulle strade. Iacobucci afferma che
una volta che tutti i 1.200 dipendenti saranno migrati sulla piattaforma Horizon 7, sarà possibile notare un’ulteriore differenza in termini di riduzione del congestionamento del traffico.
“
Il successo conseguito dalla piattaforma di lavoro agile dimostra la capacità di Città metropolitana di Roma di intraprendere programmi IT di ampia portata. Ciò accresce il livello di fiducia di aziende e utenti nei progetti futuri. Sono lieto di aver implementato un progetto che ha notevole rilevanza sotto il profilo sociale e della produttività, e che offre al contempo anche un ritorno economico. Una migliore gestione e maggiore efficienza si traducono anche in riduzione dei costi. Il successo dei progetti di lavoro intelligente costituisce la base per dare una spinta al più ampio progetto di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana”, conclude Stefano Iacobucci.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ChannelCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.