In una dichiarazione ufficiale la società ha spiegato che le turbolenze macroeconomiche e di mercato causate dalla pandemia Covid-19 hanno creato un macro scenario negativo che non favorisce certo il proseguimento dell’acquisizione di HP. Su questa decisione è pesato anche il crollo delle azioni Xerox che nel giro di meno di due mesi si sono più che dimezzate.
Dopo cinque mesi di offerte, rimandate al mittente, difese, accuse e controaccuse da parte del top management delle due società,
Xerox ha annunciato di aver rinunciato ad acquisire HP.
In una dichiarazione ufficiale la società ha spiegato che le turbolenze macroeconomiche e di mercato causate dalla pandemia Covid-19 hanno creato un macro scenario negativo nel breve e medio periodo e che questo non favorisce certo il proseguimento dell’acquisizione di HP.
E questo lo si vede anche dai numeri di qualche settimana fa e da cosa sta succedendo oggi. Infatti la decisione Xerox è arrivata dopo che il prezzo delle azioni Xerox nelle ultime settimane è crollato in mezzo alla diffusione globale del coronavirus.
La transazione finanziaria proposta inizialmente da Xerox era basata su un'offerta pari a 34,9 miliardi di dollari in contanti e pagamento in azioni quando il mercato azionario a Wall Street era in piena crescita. Ora, però, non è più così, basta vedere il trend delle ultime settimane. Il prezzo delle azioni Xerox era ancorato a 37,68 dollari, solo lo scorso 6 febbraio 2020 mentre questa settimana le azioni di Xerox hanno chiuso a 18,94 dollari martedì e sono ulteriormente scese a 17,59 dollari per azione mercoledì 31 marzo. Già da questi dati si può capire che un'operazione finanziaria di questa portata ora non sarebbe stata più economicamente sostenibile da parte di Xerox.
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