Le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19 hanno modificato pesantemente le modalità tradizionali di lavoro, determinando un’impennata delle vendite di alcune categorie di prodotti lato canale. I dati di un’analisi Context effettuata negli ultimi due mesi in Emea
Come scritto in queste ultime settimane in molti articoli sui nostri siti, la
pandemia COVID-19 sta inevitabilmente
cambiando le dinamiche lavorative abituali, che vedono la maggior parte dei lavoratori recarsi al proprio posto di lavoro per svolgere la propria attività quotidiana. L’emergenza
Coronavirus ha inciso s
ull’andamento delle vendite di alcune specifiche categorie di prodotti, incrementando il fatturato del canale nell’Europa Occidentale, in particolare negli ambiti legati alle attività di
smart working. E’ ciò che emerge da uno studio dell’analista di mercato
Context, che osserva come, nelle ultime settimane, sull’esempio dell’Italia, molti governi europei (tra cui Francia, Spagna, Germania e Regno Unito) hanno imposto
rigidi blocchi per evitare la libera circolazione dei cittadini, nel tentativo di
rallentare e limitare ulteriormente la diffusione della pandemia. In molti paesi quindi i cittadini sono stati esortati e a restare a casa, laddove la loro attività lavorativa non rientrava tra quelle definite ‘essenziali’, per le quali risultava invece obbligatorio recarsi presso la sede di lavoro.
Secondo Context, l'impatto di tutto questo fenomeno lo si può già osservare nei
numeri relativi all’andamento delle vendite della distribuzione IT nelle prime otto settimane (fino al 15 marzo), in un raffronto con lo stesso periodo dello scorso anno.
"Il canale IT ha registrato una domanda crescente di prodotti per l’home working e il lavoro remoto, in quanto negli ultimi due mesi i dipendenti sono stati ‘bloccati’ in molti paesi europei", ha dichiarato
Howard Davies, Ceo di Context.
Coronavirus e distribuzione ICT, l’emergenza spinge la richiesta di smart working in Italia, i dati esclusivi di Context Il canale della distribuzione IT in Italia in crescita del 12,5% nel primi due mesi dell’anno sulla spinta della richiesta di soluzioni di smart working. Qui l'approfondimento sull'Italia con il commento di Isabel Aranda, Country Manager di Context per l'Italia
Numeri in crescita
Nella Region sono stati
i sistemi audio video a crescere maggiormente (+57%), così come i sistemi desktop (21%); negativa invece la performance dei componenti, in calo dell’8%.
Nello specifico,
all'interno dei sistemi AV, le vendite dei
kit cuffie/cuffie e microfoni – fondamentali per l’operatività a casa dei lavoratori remoti coinvolti in conference call – sono
cresciute a tripla cifra in molti paesi, tra cui: Italia (292%); Portogallo (252%); Finlandia (163%); Austria (144%); Svizzera (136%); Germania (125%); Spagna (114%); e Belgio (108%).
Negative invece le vendite dei lettori multimediali digitali che hanno riportato un calo complessivo dell'8% nella intera Region, con crolli sostenuti in Italia (40%), Austria (55%) e Finlandia (21%).
All’interno della categoria
‘Smart Home’, spicca la performance della sottocategoria
‘smart security, access control and assisted living" (+ 85%) su quella degli smart speaker (-20%).
Sia i
desktop (22%) che le
workstation (16%) hanno registrato una
crescita significativa dei ricavi su base annua in tutta l'Europa occidentale. I desktop si sono distinti in particolare in Germania (44%), Austria (41%) e Norvegia (59%), mentre le workstation hanno registrato significativi cali in Portogallo (25%), Finlandia (20%) e Norvegia (55%).
Le
altre categorie che hanno registrato vendite consistenti nelle ultime otto settimane sono in qualche misura tutte legate all’attività di home working. Come i
dischi allo stato solido (16%);
i sistemi di telefonia e di conferenza (17%);
accessori VoIP (16%);
gruppi di continuità (15%); e
smart watch (21%).
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ChannelCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.