Le basi tecnologiche di molti scenari AV stanno cambiando, a ISE 2020 Panasonic ha mostrato la sua visione in questo senso. Ma anche novità più tradizionali.
ISE Europe è tradizionalmente una fiera di settore dalla concretezza "vecchio stile". Nel senso che i visitatori sono davvero (quasi) tutti operatori che guardano alle tecnologie per i vantaggi che offrono. I vendor tecnologici, specie quelli più piccoli o di nicchia, puntano quindi a mostrare soprattutto quello che già oggi è possibile fare con i loro prodotti. Senza proiettarsi troppo in avanti. Anche a ISE 2020 è ovviamente così, ma con una evidente evoluzione sottotraccia: l'integrazione tra mondi AV e IT. Con la conseguente sempre maggiore importanza delle reti IP come infrastrutture anche dei sistemi multimediali.
"Nei prossimi anni ci dimenticheremo la gestione dei segnali video per come la concepiamo oggi", spiega in questo senso Stefano Tura, Project Sales Manager - Visual System Business Unit di Panasonic Italia. Pur essendo classicamente considerato come un vendor hardware, Panasonic ha colto questa evoluzione e la sua novità tecnologica più importante portata a ISE 2020 è una piattaforma software. Queste permette, in piena logica IT, di gestire i flussi multimediali senza necessariamente dispositivi a configurazione fissa.
La nuova piattaforma di Panasonic gira su hardware standard, dal punto di vista IT. Con la positiva conseguenza che le sue prestazioni, come ad esempio il numero di connessioni e flussi gestibili, dipende solo dalla capacità elaborativa a disposizione. E dalla banda di rete su cui veicolarli. Una bella differenza rispetto ai classici matrix switch dalle configurazioni quasi immutabili. In futuro sono quindi immaginabili anche scenari in cui parte dell'elaborazione è in cloud. E le licenze "viaggiano" là dove l'utente davvero le usa. Svincolate dall'hardware.
"In futuro avremo flussi audio e video non compressi veicolati su reti IP", sottolinea Tura. Anche per la gestione degli eventi live e per il mondo del broadcasting, che sono i due ambiti più sensibili alle prestazioni di tutta la catena di cattura e distribuzione multimediale. La eSports Arena realizzata da Panasonic a ISE 2020 aveva proprio lo scopo di mostrare come la nuova piattaforma software sia in grado di gestire eventi che non ammettono compromessi su latenza e performance.
Come e quanto velocemente questa evoluzione tecnologica possa impattare sui canali IT e AV insieme, non è semplice dirlo. Molto dipenderà, mette in evidenza Stefano Tura, da quanto rapidamente le tecnologie e i protocolli standard dell'IT saranno assimilati anche nel mondo AV. Va poi tenuto presente che alcuni settori di fascia alta, come il broadcasting, richiedono comunque competenze molto specifiche, maturate negli anni e difficilmente replicabili.
In campi meno specifici gli operatori di canale possono probabilmente cambiare più rapidamente il loro raggio d'azione. O sviluppare collaborazioni extra-settoriali. Come accade già oggi tra chi distribuisce e chi crea contenuti digitali ad hoc. I primi con strumenti spiccatamente AV, i secondi con tecnologie IT.
Tra videocamere e collaboration
Evoluzioni di medio-lungo termine a parte, Panasonic ha portato a ISE 2020 diverse novità anche nei campi tradizionali dell'integrazione AV. In particolare con una nuova linea di proiettori laser da 30 mila lumen in tecnologia 3-Chip DLP. Al momento la serie comprende il modello PT-RQ35K con risoluzione 4K e il modello PT- RZ34K con risoluzione WUXGA. È stata poi ampliata la gamma di display professionali 4K pensati per le applicazioni retail, di digital signage e per gli ambienti business. Tra le novità si segnala in particolare la famiglia SQ1H, con diagonali da 55 a 86 pollici e luminosità da 1.000 a 2.000 cd/m2. Questi display integrano un modulo Intel SDM, che consente loro di eseguire in autonomia applicazioni "smart".
Per le applicazioni di collaboration c'è il nuovo Panasonic Wireless Presentation System. È un sistema basato su piccoli box trasmettitori da collegare semplicemente ai PC via USB e HDMI. Alla pressione di un pulsante, i box si collegano a una unità centrale che è connessa al display su cui condividere contenuti. Questa unità centrale può essere di tipo set-top box o un modulo per gli slot SDM dei display Panasonic SQ1.
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