Il vendor punta a far crescere il business delle soluzioni on premises e in cloud, facendo leva su un portfolio sempre più orientato a una protezione informatica a tutto tondo.
Non più solo attore di spicco nel settore del backup & recovery, ma player riconosciuto nel più ampio mercato della protezione informatica. Questo l’obiettivo a cui Acronis sta lavorando da circa due d’anni, mettendo a punto un portafoglio di soluzioni dallo spettro sempre più ampio:
backup, protezione da ransomware, disaster recovery, archiviazione, sincronizzazione e condivisione dei file, il tutto in ottica aziendale. “Siamo nati nel mercato del back up & recovery consumer, ma oggi realizziamo buona parte del nostro fatturato in ambito business, dove serviamo a livello mondiale oltre 500.000 clienti” afferma
Mauro Papini, South Europe, Med & Me Country Director di Acronis, sottolineando come ad essere interessati al portfolio d’offerta del vendor siano soprattutto i mercati dell’automazione, dell’automotive e, più in generale, tutti quei settori in cui si sta registrando una chiara tendenza alla informatizzazione dei sistemi produttivi.
Mauro Papini, South Europe, Med & Me Country Director di AcronisUn interesse diffuso che sta spingendo i risultati di Acronis non solo a livello globale, ma anche locale. +18% la crescita mondiale del fatturato 2018, che anche nel sud Europa ha messo a segno un incremento a doppio digit. “A contribuire in modo sempre più consistente è l’offerta cloud, che in Italia è arrivata a cubare in soli due anni il 20% delle nostre revenue” chiarisce Papini, pronto a evidenziare come il ‘pay per capacity’ rappresenti una soluzione vincente per tutti gli attori della filiera e permetta ai rivenditori di sottrarsi dalle classiche trattative in cui il prezzo costituisce la variabile determinante.
“La nostra transizione verso il cloud è cominciata un paio d’anni fa con l’intenzione di non limitarci a trasferire sulla nuvola le tradizionali soluzioni on premises. La riscrittura completa dei prodotti ha pagato e oggi questa componente d’offerta registra una crescita formidabile. Ciò non significa che abbandoneremo l’on prem. Anzi, tra i nostri obiettivi rimane il consolidamento in quest’area attraverso il rafforzamento di un business che ha ancora importanti spazi di crescita” afferma il Country Director.
Tanta innovazione per un controllo pieno dei dati
Particolarmente esteso il portafoglio d’offerta del vendor che alle
soluzioni aziendali commercializzate attraverso il tradizionale canale 2-tier (Acronis Backup, Acronis Disaster Recovery Service, Acronis Files Advanced, Acronis Files Connect, Acronis Snap Deploy e Acronis Moitoring Service) affianca
le soluzioni vendute in Oem (Acronis Oem Solutions),
quelle rivendute da service provider (Acronis Backup Cloud, Acronis DR Cloud, Acronis Software Defined Infrastructure e Acronis Notary Cloud) e
i prodotti per privati, venduti online e al dettaglio (Acronis True Image, Acronis Ransomware Protection e Acronis Revive).
“L’architettura alla base della nostra offerta è stata concepita per garantire il controllo dei dati in qualunque ambiente, dall’on-premises al cloud, dal mobile agli ambienti vituali; in qualsiasi tipo di implementazione, dalle infrastrutture locali al cloud privato, dal cloud di un partner fino a quello Acronis; su tutte le tipologia di storage, dal disco al nastro, dai Nas alle San; attraverso una pluralità di servizi, dal backup al recovery, dalla sincronizzazione e condivisione al Notary/ASign, fino alla protezione da ransomware” afferma Papini, che spiega come
l’obiettivo di Acronis non sia solo quella di salvaguardare e rendere accessibili i dati, ma anche quello di tutelarne la privacy e l’autenticità, garantendone una protezione totale. Puntano proprio in questa direzione tutte le ultime innovazioni introdotte dal vendor, tra queste la tecnologia Anydata (in grado di assicurare la salvaguardia di qualsiasi carico di lavoro in qualunque ambiente),
l’infrastruttura software-defined ad alte prestazioni,
l’architettura cloud ibrida,
Blockchain (per l’autenticazione digitale e la verifica della corrispondenza dei dati) e
l’Intelligenza artificiale (per configurazioni automatiche e una gestione ottimizzata della classificazione dei dati).
“Grazie a tutte queste innovazioni ci stiamo sempre più spostando verso la cyber security, beneficiando di un differenziante importante sul mercato: tutta la nostra offerta, dal più piccolo prodotto per le aziende con un solo server fino ai più complessi progetti di Disaster Recovery in cloud, utilizza lo stesso motore, il che consente di lavorare in maniera efficace sulla migrazione di tutti i carichi” chiarisce il Country Director, sottolineando come la dimensione ridotta di Acronis abbia permesso di integrare alcune importanti tecnologie, come Blockchain e o gli algoritmi di Ai, in tempi rapidissimi.
Crescere nel canale tradizionale e tra i service provider
Obiettivo 2019 di Acronis è crescere facendo leva sull’intero portfolio d’offerta, cui intende dare grande
visibilità anche attraverso lo strumento delle alleanze. Partnership non solo tecnologiche, come quella con Microsoft, ma anche sportive, soprattutto negli ambiti della Formula 1, della Formula E e del calcio. Acronis sponsor dell'Arsenal“Parallelamente intendiamo partecipare a centinaia di eventi non solo in tutto il mondo, ma anche a livello locale, dove organizzeremo molti appuntamenti a quattro mani con i distributori” afferma Papini, attento a ricordare come Acronis sia una realtà 100% canale, con oltre 300 partner Oem, 50.000 dealer e 10.000 service provider a livello globale.
“Due canali, quello dei dealer tradizionali e quello dei service provider, assolutamente complementari, che mostrano anche sovrapposizioni, oltre a tanta sinergia” conclude, sottolineando come
in Italia il nuovo canale degli operatori cloud stia crescendo velocemente e conti già oggi numerose realtà dedicate a un modello di vendita consulenziale, che permettere di non limitarsi a discutere con i clienti dei soli dettagli tecnici.
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