Il Movimento Difesa del Cittadino denuncia il mancato rispetto della Delibera AGCOM sul Modem Libero. I consumatori sottolineano le persistenti inadempienze da parte di alcuni operatori telco che direttamente o indirettamente non consentono la libera scelta del modem-router. Così non c'è competizione né sui prezzi, né tecnologica, e quello che forse è peggio è che agli utenti è negata la scelta di prodotti che reputano più sicuri anche per la loro privacy.
Si parla molto di 5G, di nuovi smartphone, delle connessioni sempre più veloci ma poi in tema di "
modem libero" gli operatori di telefonia continuano a esercitare il proprio monopolio, infischiandosi delle regole o delle delibere emesse dall'AGCOM, come emerge
da questa nota emessa dal Movimento Difesa del Cittadino, l'
Associazione nazionale di consumatori ed utenti che opera per tutelare i diritti civili dei cittadini da ogni forma di abuso da parte della burocrazia e delle aziende nei rapporti di consumo.“E’ intollerabile continuare ad assistere alla negazione di precisi diritti dei consumatori, sistematicamente ignorati dagli operatori di telefonia ma sulla
net neutrality e la
libertà di modem siamo decisi ad andare sino in fondo”. Questo quanto
dichiarato dal Presidente del Movimento Difesa del Cittadino dopo aver esaminato i dati sullo stato di attuazione della Delibera AGCOM sul Modem Libero (n. 348/18/CONS) elaborati dalla
Free Modem Alliance, della quale l'associazione di consumatori è membro fondatore.
Nonostante il ricorso al TAR ed al Consiglio di Stato abbiano messo in forse la possibilità di restituire i modem imposti nei contratti stipulati prima dello scorso dicembre, come originariamente previsto dalla Delibera, le altre disposizioni rimangono pienamente in vigore.
Tuttavia, i consumatori osservano e stigmatizzano persistenti inadempienze da parte di alcuni principali operatori che direttamente o indirettamente non consentono la libera scelta del modem router.
Così non c'è competizione né sui prezzi, né tecnologica, e quello che forse è peggio è che agli utenti è negata la scelta di prodotti che reputano più sicuri anche per la loro privacy.
In particolare, rispetto all'obbligo di pubblicare i parametri di configurazione del modem router, così da consentire agli utenti di scegliere l'apparato più vicino alle loro necessità, emerge la best practice da parte di TIM e TISCALI, e solo una parziale compliance da parte di Fastweb e Wind.Vodafone fino a pochi giorni fa era ancora non pienamente compliant con la delibera e con la nuova offerta ha fatto dei passi in avanti, ma sembra ancora lontana dalle concorrenti.Persistono poi difficoltà generalizzate nel riconoscimento dei diritti di libera scelta del modem router anche sulle reti in fibra ottica (FTTH – Fiber to the home) senza che siano state adeguatamente giustificate a livello tecnico le relative limitazioni, benché esse debbano essere l'eccezione e non la regola.
Per il Movimento Difesa del Cittadino la norma europea sul Modem Libero è centrale per continuare a garantire ai cittadini italiani la piena libertà, la sicurezza - anche in relazione ai loro dati personali - nella navigazione in un internet libero e neutrale.
L’associazione di consumatori vigilerà sull'osservanza dei diritti e proseguirà la propria campagna a supporto degli utenti che intendono far valere il proprio diritto alla net neutrality, affinché gli operatori si conformino pienamente al più presto a quanto previsto dall'Authority nella Delibera AGCOM 348/18/CONS.
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