Secondo l'analista di mercato l'utilizzo dell'AI nelle imprese è triplicato in un anno. Non mancano le difficoltà. le competenze di AI possono essere condivise con il proprio ecosistema di partner e fornitori. In nome del bene comune
Gartner segnala una
forte crescita nel numero dei progetti aziendali legati alle tecnologie di
intelligenza artificiale. Quello che colpisce nelle cifre più recenti della società di analisi non è tanto la percentuale delle imprese che hanno avviato implementazioni di AI (la stima è del
37 percento nel 2019) ma l'incremento che questa cifra ha registrato in poco tempo. Secondo Gartner, infatti, solo un anno fa la quota delle imprese già utilizzatrici di intelligenza artificiale
era un terzo circa di quella prevista per quest'anno.
In realtà le cifre non sono molto chiare. Il 37 percento indicato ora da Garter deriva da una indagine condotta su circa
3.000 CIO di 89 nazioni. Ma lo scorso luglio, nel delineare il suo Hype Cycle per le tecnologie di intelligenza artificiale, Gartner spiegava che
solo il 4 percento dei CIO aveva
implementato in produzione piattaforme basate sull'AI.
Qualsiasi cifra legata ai progetti di intelligenza artificiale peraltro dipende da due elementi che possono variare molto:
cosa si considera AI e cosa no, quanto i progetti considerati sono pilota o in produzione. Lo Hype Cycle 'catalogava' i
progetti in produzione, mentre la stima per il 2019 sembra considerare sia le imprese che hanno già implementato l'AI sia quelle che intendono farlo a breve. Da qui, probabilmente, il
diverso ordine di grandezza delle stime di Gartner.
Per nulla facileQuello che non è cambiato nei vari scenari descritti dagli analisti in merito alla intelligenza artificiale è che
metterla in atto non è mai banale, per due motivi fondamentali. Da un lato p
uò assumere tanti aspetti diversi, dai chatbot alle
funzioni di RPA, dall'altro
richiede esperienza e competenze che non sono facili da reperire sul mercato o da sviluppare internamente.
Secondo Gartner,
i CIO sanno che siamo ancora lontani dalla AI 'forte' che sa svolgere da sola molti compiti, ma hanno anche capito che le
forme di automazione consentite dalla intelligenza artificiale 'debole' sono sufficienti e molto utili nei processi di
trasformazione digitale. Identificazione delle frodi, supporto ai clienti e chatbot sono le applicazioni operative al momento più gettonate, secondo il campione di Gartner.
Resta sullo sfondo
il problema delle competenze, che Gartner consiglia di affrontare
con una buona dosa di creatività. Se non si riescono ad attrarre competenze dall'esterno, meglio puntare su programmi di formazione per dipendenti che abbiano già
skill collaterali alla intelligenza artificiale, come la
statistica o il data management. E visto che siamo nell'
era del codesign, le competenze di
AI possono essere condivise con il proprio ecosistema di partner e fornitori. In nome del bene comune.
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