IBM acquista Red Hat per 34 miliardi di dollari. A darne notizia, tra i primi, è un articolo di CNBC. Per impatto e dimensioni, secondo gli esperti, siamo davanti alla più grande operazione firmata IBM e alla terza operazione più grande nella storia ICT americana
IBM compra Red Hat per 34 miliardi di dollari. Una bomba sul mercato ICT. Una notizia di vastissima portata che punta dritto al mercato cloud e alla possibilità, per entrambe le società, di sviluppare una vera piattaforma multicloud, scalabile, flessibile, veloce, innovativa. Stando alla dichiarazione congiunta rilasciata poche ore fa, IBM pagherà in contanti per acquistare tutte le azioni di Red Hat a 190 dollari ciascuna.
IBM compra Red Hat, un business da record IBM
Stando alle fonti citate da CNBC negli accordi ci sarebbe già anche il nuovo posizionamento di Red Hat. La società che produce software open source è infatti destinata a diventerà un'unità della divisione Hybrid Cloud di IBM. Il CEO di Red Hat Jim Whitehurst farà poi il suo ingresso nel senior management team di IBM e riporterà ovviamente al CEO mondiale Ginni Rometty. Come anticipato, secondo CNBC, per dimensioni e impatto sul mercato, si tratta dell'acquisizione più grande nella storia di IBM. Un’operazione che mette nelle mani di Big Blue una delle società più innovative e dinamiche del mercato degli ultimi anni.
IBM compra Red Hat, un’operazione clamorosa nell’anno dei record per l’Open Source
Forte di una progressione e di una storia lunga 25 anni Red Hat oggi vanta un fatturato di circa 2,92 miliardi dollari con entrate che sono cresciute del 21% tra il 2017 e il 2018.Sempre secondo quanto appreso da CNBC a valle di questa operazione Rometty non ha alcuna intenzione di cedere il timone di IBM, come invece qualcuno aveva ventilato."Sono ancora giovane e non vado da nessuna parte", ha detto alla CNBC.
IBM compra Red Hat l’obiettivo è il Multicloud
Nel cuore di questa grande operazione, oltre alla serratissima competition con AWS, Microsoft e tutti gli altri colossi del mondo cloud, per IBM c’è la volontà di mettere su strada, grazie al collaudato ambiente open source di Red Hat, una piattaforma multi cloud senza precedenti per scalabilità, integrazione, completezza. Nelle sue parole la stessa Rometty è infatti chiara in questo senso: «Si tratta di una operazione che riscrive i giochi e gli equilibri sul mercato – ha spiegato - e conferma IBM come primo provider assoluto sul mercato del cloud ibrido, con un’offerta in grado di liberare il pieno valore del cloud per il mondo delle imprese».
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