Tantissimi gli annunci arrivano dal recente evento tenuto a Nashville e dedicato a partner e clienti. Tra i principali, la disponibilità di due nuove appliance cloud-ready, partnership tecnologiche ancora più strette con HPE e NetApp e il rilascio di una console unica di gestione, capace di fare leva su Intelligenza Artificiale e Machine Learning.
Protezione, disaster recovery, archiviazione, conformità, ricerca e analisi del dato. Si muove lungo tutte queste direttrici lo sviluppo dell’offerta
Commvault, azienda nordamericana da sempre focalizzata sul tema caldo del data management. Le ultime novità presentate in occasione di
Go!, l’evento dedicato a partner e clienti tenuto di recente a Nashville, ampliano l’offerta del vendor in più direzioni, la prima delle quali riguarda l’estensione della famiglia di appliance cloud-ready. A un anno dall’annuncio del primo modello HS1300 (in grado di scalare da 24 a 92 terabyte di capacità) sono state introdotte, infatti,
Commvault Remote Office Appliance e Commvault Hyperscale Appliance HS3300. La prima, pensata per coprire le esigenze di Pmi e uffici remoti, offre una capacità da 5 a15 terabyte e protegge i dati localmente, copiandoli nel cloud o nei datacenter attraverso una gestione centralizzata che ne semplifica l’amministrazione e i processi.
La seconda, invece, è un’infrastruttura scale-out per grandi aziende e Managed service provider. In grado di scalare fino a 262 terabyte di capacità, l’appliance integra server, storage e Complete Backup & Recovery, la soluzione Commvault completa per la protezione, l’uso e la gestione dei dati.
“Rispetto alla concorrenza le nostre appliance offrono notevoli vantaggi. La loro natura cloud-ready fornisce uno scaling on-premise simile a quello degli ambienti cloud, sfruttando al tempo stesso l’integrazione nativa di Commvault per l’archivio, la gestione, l’automazione e l’orchestrazione dei workload verso, tra e all’interno del cloud. Questo significa che l’intero portafoglio di appliance rappresenta lo strumento ideale per muoversi tra cloud e on premise, tra fisico e virtuale. Le soluzioni combinano, poi, Artificial Intelligence e Machine Learning, associando cloud orchestration e automation a una piattaforma dati che permette ai nostri clienti di conoscere meglio e più a fondo i propri dati” spiega
Vittorio Bitteleri, Country Manager di Commvault Italia.
Vittorio Bitteleri, Country Manager di Commvault ItaliaIl secondo annuncio di Go! riguarda l’architettura Hyperscale del vendor.
Oggi sono sessanta i connettori disponibili per sessanta cloud diversi, cui si somma il supporto a tutte le soluzioni di virtualizzazione e a tutti gli ambienti fisici: una matrice di compatibilità che consente ai clienti Commvault di spostare i dati in qualsiasi momento e in qualunque luogo, offrendo
una exit strategy veloce, estremamente chiara e definita.
Il terzo annuncio, infine, riguarda l’ampliamento delle partnership tecnologiche e commerciali. Con Hpe, in particolare, l’accordo va a rafforzare un’alleanza ormai storica, andando a integrare le appliance di backup StoreOnce di Hewlett Packard Enterprise con Commvault Complete Backup & Recovery, incaricato di gestire l’intero ciclo di vita delle attività di data management. Rappresenta un’estensione della partnership anche l’ultimo accordo siglato con NetApp, che tramite i suoi partner può ora proporre le sue soluzioni di backup & recovery in combinazione con il software Complete Backup & Recovery di Commvault.
Command Center, una console unica di interazione per tutta l’offertaAccanto a questi tre annunci principali, Commvault ha poi reso nota la disponibilità dell’interfaccia
Commvault Command Center, la nuova console centralizzata per l’interazione con tutta la sua offerta. Tantissime le funzionalità disponibili, accessibili in funzione di ruolo o dipartimento di appartenenza, tutte ottimizzate
grazie agli investimenti effettuati dal vendor in Intelligenza Artificiale e Machine Learning. La nuova esperienza di gestione delle soluzioni offre tracking, analisi e comprensione dei principali indicatori di performance incaricati di monitorare lo stato delle soluzioni Commvault, l’ambiente dati dei clienti e gli obiettivi definiti dagli utenti.
Vincenzo Costantino, Emea South Technical Service Director di Commvault“
Command Center fissa un nuovo livello di user experience nel data management, consentendo di definire workload e monitorare solo le anomalie operative, per lasciare all’Intelligenza Artificiale e al Machine Learning il compito di occuparsi dei task più ripetitivi” commenta
Vincenzo Costantino, Emea South Technical Service Director di Commvault. Tra gli aspetti più interessanti di Command Center,
una serie di dashboard strategiche per recovery, operation, storage e appliance, oltre a un ampio set di funzionalità nell’ambito delle autonomous operations e recovery readiness, fino alla migrazione in cloud. Per ambienti multi-tenant, sono possibili, poi, viste personalizzate e role-specific, che permettono agli utenti di monitorare i propri asset all’interno dell’ambiente Commvault. La soluzione è, infine, pensata per semplificare il recovery di applicazioni e dati a livello enterprise, automatizzando l’orchestrazione dell’intero processo di ripristino.
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