Mercato storage primo trimestre 2014 da dimenticare. Frenate brusche per i player, dove EMC resta leader indiscusso. Bene, invece, i cosiddetti comprimari che crescono di quasi il sette percento e ormai si avvicinano a una market share globale del trenta percento.
Le vendite complessive di sistemi
storage su disco interni ed esterni sono calate del 6,9% nel primo trimestre 2014, con un valore di 7,3 miliardi di dollari. Il dato arriva dall'analista
Idc, che ha stimato nel 5,2% la regressione se si considera solo il segmento dei dischi esterni.
Il declino si deve alla
forte frenata degli investimenti in soluzioni di fascia alta, che ha portato con sé una riduzione globale dei ricavi. A questo si aggiunge la tendenza delle aziende a puntare sull’
ottimizzazione dell’esistente e alla conservazione più lunga di quanto già installato. Senza contare il clima di incertezza generale e la possibilità di ricorrere alle
soluzioni cloud in caso di necessità.
I principali attori del mercato, senza eccezioni, hanno sofferto del calo generalizzato. L'azienda leader resta
Emc, ma le vendite sono scese dell’8,8% nel primo trimestre. La quota di mercato si è attestata al 22,4%, contro il 15,1% della seconda,
Hp, a propria volta calata dell’8%. Più rilevante la frenata di
Dell, che ha visto il market share scendere dal 13,7 all’11,9% in un anno, con una discesa del 19% nei ricavi. Anche
NetApp ha perso il 2,9%, meno dei concorrenti. Peggio di tutti, però, ha fatto
Ibm, che è scesa del 20,5% e oggi detiene una quota generale del 10,1%.
L’analisi di Idc evidenzia però che
gli attori più piccoli hanno guadagnato terreno, con una crescita del 6,8% e un valore assoluto di 2,1 miliardi di dollari. Gli specialisti possiedono oggi una quota di mercato del 28,8%, con una crescita di 3,7 punti.
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