Una ricerca condotta da Visa Europe in cinque paesi, fra i quali l’Italia, rivela che oltre un quarto delle piccole realtà introdurrà “casse” mobili entro sei mesi.
L’era dei registratori di cassa potrebbe essere giunta quasi al termine. Lo rivela una ricerca realizzata da Visa Mobile su duemila piccole aziende in cinque paesi, fra i quali anche l’Italia, la quale evidenzia che già quest’anno crescerà l’utilizzo di dispositivi mobili dotati di chip e lettori di pin come alternativa per i unica pagamenti nei punti vendita. Oltre un quarto delle realtà analizzate ha dichiarato di voler installare mPos (mobile Point of sale) entro i prossimi sei mesi. La tecnologia consente ai commercianti di gestire transazioni “on the go” con i clienti, senza dover investire nei registratori di cassa fisici. Le operazioni sono trattate utilizzando lettori mobili di carte che si connettono al jack audio di un dispositivo mobile per accettare le carte di credito. Un’app scaricabile dai più comuni store consente di trasformare un device mobile in una cassa, che si collega direttamente ai conti bancari. Queste applicazioni mobili hanno spesso interfacce che assomigliano a veri e propri registratori di cassa. La semplicità è la principale ragione addotta per spiegare il cambiamento in corso. In Italia, in particolare, il 45% delle Pmi intervistate ha dichiarato di ritenere che gli mPos consentiranno di ottenere più rapidamente i pagamenti e una percentuale non dissimile ritiene che questo sia anche un mezzo per incrementare le vendite.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ChannelCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.