L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra, nel mese di gennaio 2014, una diminuzione dell'1,6% in termini tendenziali ed un calo dello 0,3% rispetto a dicembre evidenziando con chiarezza tutte le difficoltà dell'economia italiana, dopo parecchi mesi di recessione, ad avviarsi su un sentiero di sviluppo
L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra, nel mese di gennaio 2014, una diminuzione dell'1,6% in termini tendenziali ed un calo dello 0,3% rispetto a dicembre evidenziando con chiarezza tutte le difficoltà dell'economia italiana, dopo parecchi mesi di recessione, ad avviarsi su un sentiero di sviluppo che coinvolga in misura di un certo rilievo la domanda delle famiglie. Il ridimensionamento registrato a gennaio, dopo un trimestre di stabilizzazione dei consumi, si aggiunge, infatti, ad altri indicatori dell'economia reale che sottolineano la complessità del quadro congiunturale della nostra economia che, dopo un quarto trimestre in cui si erano registrati timidi segnali di miglioramento, sembra essersi instradata più in una fase di stagnazione che di ripresa. A febbraio il clima di fiducia delle famiglie ha mostrato un lieve regresso, in linea con le difficoltà di recupero rilevate dell'occupazione e del reddito. Nello stesso mese è proseguito il lento miglioramento della fiducia delle imprese, nonostante le indicazioni provenienti dall'economia reale non evidenzino un'accelerazione dell'attività produttiva. Stando alle stime di Confindustria, a febbraio, dopo il modesto aumento di gennaio, la produzione ha segnalato un contenuto arretramento. Anche i dati sugli ordini nei primi due mesi del 2014 non sembrano indicare a breve un recupero significativo della produzione.
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