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Hyper-V e la virtualizzazione di Windows Server 2008

A pochi mesi dalla presentazione della nuova piattaforma Windows Server 2008 ecco disponibile Hyper-V, il core del sistema, il quale permette la gestione di infrastrutture virtuali su server fisici, incrementando le prestazioni e riducendo i consumi energetici. Un'analisi dettagliata su cosa significa Hyper-V e quali vantaggi può portate. A seguire alcune informazioni per i partner e per tutti quelli che vogliono scaricare il prodotto per poi provarlo.

Tecnologie & Trend
A pochi mesi dalla presentazione della nuova piattaforma Windows Server 2008, Microsoft, come preannunciato lo scorso febbraio, lancia Hyper-V, il core del sistema Win Server 2008 il quale permette la gestione di infrastrutture virtuali su server fisici, incrementando le prestazioni e riducendo i consumi energetici.
Con questa nuova tecnologia, Microsoft intende rispondere alla sempre crescente domanda e all'interesse, a vari livelli, legato alle tecnologie di virtualizzazione e alle relative applicazioni nei diversi campi. Nel mondo reale, virtualizzare un servizio, o un intero sistema, permette di ottimizzare le risorse hardware, quindi il numero dei server disponibili, e di semplificarne la gestione. Tutto questo passa naturalmente da una gestione organica e strutturata della piattaforma di virtualizzazione, che Microsoft intende gestire con il proprio Hyper-V e il sistema Windows Server 2008. Ogni particolare tecnico necessario per implementare una macchina virtuale è già presente nel pacchetto.
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Matteo Mille, Direttore Server & Tools Microsoft Italia, sottolinea i principali progetti e i punti strategici rilevati dalll'osservatorio NetConsulting dove si evince il forte interesse da parte del mercato verso le piattaforme e i sistemi di virtualizzazione, il consolidamento lato server e i progetti di business continuity e disaster recovery, tre aspetti convergenti tra loro.
Lo stato attuale delle piattaforme server vede però solo il 7% dei sistemi virtualizzati, anche se questa percentuale è prevista in crescita fino al 17% entro il 2010.

[tit:L'approccio]
Naturalmente l'utilizzo delle recenti tecniche di virtualizzazione permette di ridurre le piattaforme fisiche, ovvero i server reali necessari per l'esecuzione di applicativi e servizi. Questo impatta notevolmente sui consumi e porta le aziende all'attenta valutazione della richiesta energetica delle singole macchine e del costo di mantenimento di una sala server. 
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Da qui si sviluppa la volontà di aggiornare il parco macchine, con sistemi a basso consumo e realizzati secondo le vigenti normative per quanto riguarda l'uso dei materiali (RoHS). La sensibilizzazione e l'applicazione delle regole relative al GreenIT consente una riduzione notevole dei consumi. Si calcola infatti che per ogni dollaro speso nei server, si debba aggiungere una cifra analoga per i sistemi di raffreddamentoalimentazione. In prospettiva è perciò corretto aspettarsi una riduzione dei costi grazie alla maggiore ottimizzazione della piattaforma hardware e l'adozione di più sistemi virtuali.

Un confronto tra Windows Server 2003 e Windows Server 2008 ha evidenziato una sensibile riduzione dei consumi a parità di macchina, con una diminuzione dei consumi di circa il 10% nella fascia di utilizzo medio, entro il 30% di impiego delle risorse. Secondo altri test interni Microsoft, l'adozione di un'unica macchina hardware che virtualizza due Server Exchange 2007 consente una riduzione del carico energetico del 60% rispetto all'utilizzo di due server fisici con i medesimi servizi.

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Questo dimostra la scalabilità del sistema di virtualizzazione che, portato all'estremo, consente di risparmiare notevoli quantità di corrente elettrica. Nel caso si virtualizzino una decina di server su un unico apparato hardware, il risparmio relativo all'uso della tecnologia Hyper-V sarebbe di circa 10:1, rispetto alla soluzione con 10 server fisici.

[tit:Strategia integrata]
Per consentire la diffusione pilotata e coerente delle piattaforme virtualizzate, Microsoft punta su una strategia integrata, volta alla maggiore flessibilità possibile verso i clienti. Questo avviene tramite la piattaforma Hyper-V disponibile di serie su Windows Server 2008 e in futuro disponibile anche stand-alone. In questo modo è possibile pilotare piattaforme dal desktop al server, garantendo una gestione integrata fisica e logica, un'elevata interoperabilità e l'utilizzo di software già noti presso i clienti.

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Microsoft considera inoltre molto importante la riduzione dei consumi anche nei sistemi client, applicando il concetto di GreenPC e abbattendo i costi di manutenzione grazie anche ai sistemi di virtualizzazione del desktop, con applicativi on demand.

[tit:Alla scoperta di Hyper-V]
Nella roadmap indicata da Manuel Maina, Product Marketing Manager in Microsoft Italia, la versione finale di Hyper-V (RTM) dovrebbe essere disponibile entro il mese di agosto, ovvero entro i 6 mesi dalla disponibilità di Windows Server 2008, come dichiarato in precedenza.
Attualmente Hyper-V è stato adottato da diverse decine di partner a livello mondiale, tra cui tre società italiane: Comune di Roma, Edipower e Campagnolo. Naturalmente Microsoft stessa ha già migrato alcuni dei propri progetti su questa piattaforma, come ad esempio i siti MSDN e Technet, osservando un'ottima scalabilità del sistema di virtualizzazione. L'applicazione della nuova tecnologia ha permesso, secondo dati forniti dal produttore, di ridurre in modo consistente il numero di macchine e i consumi energetici. Il vantaggio si traduce in una riduzione di server fisici da 477 a 16, una richiesta di spazio su disco ridotta da 19 TByte a 8 TByte, e un effettivo guadagno di spazio "fisico" in termini di unità rack, passando da 30 a 2.
Questo esempio consente in modo tangibile di quantificare i benefici della virtualizzazione, se questa viene governata e gestita correttamente. Proprio per questo, Microsoft ha avviato il 10 Giugno 2008 il processo di validazione per la piattaforma Hyper-V (Server Virtualization Validation Program). Questo consente una piena integrazione con piattaforme di ogni tipo e facilita la migrazione dalle vecchie strutture.

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Hyper-V è un hypervisor a livello di Micro-Kernel, con supporto Host e Guest x64 e la gestione di quattro core virtuali. Può essere installato su Server Core e supporta il backup live e lo snapshot delle virtual machine. A livello di gestione hardware il numero massimo di CPU Guest è 4, in modalità Host si possono raggiungere i 16 core, mentre la RAM allocabile è compresa tra 64 GByte e 2 TByte.

[tit:System Center]
Con la famiglia di applicativi System Center, si è scelto di introdurre una serie di software con specifiche innovative, ma caratterizzati da interfaccia e modalità d'uso già noti. Questo aspetto permette di mantenere le conoscenze e le singole professionalità all'interno dell'azienda senza dover formare nuovo personale in modo specifico. La suite comprende, Data Protection Manager per il backup in tempo reale delle Virtual Machine e il ripristino in tempi ridotti, Virtual Machine Manager, per la gestione delle singole istanze, il consolidamento dei server e l'ottimizzazione delle risorse. 
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Operation Manager
consente invece la gestione di servizi end-to-end, il controllo dei server e delle applicazioni, oltre alla reportistica relativa. Configuration Manager assicura ai responsabili IT il controllo e la gestione relativa all'applicazione di patch, alla configurazione dei sistemi operativi e a eventuali upgrade software. Questa infrastruttura dovrebbe portare a un sistema automatizzato, capace di distribuire servizi e di bilanciare il carico di lavoro avviando istanze aggiuntive dedicate di volta in volta.

[tit:Campi d'applicazione]
Secondo Microsoft, Hyper-V è il fulcro delle future applicazioni server, grazie all'affidabilità e alla scalabilità del metodo di funzionamento adottato. La gestione dei data center è facilitata dal set di tool integrati, capaci di gestire le risorse hardware reali e quelle virtuali.

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Ciò consente di attuare politiche di consolidamento server, per passare da più macchine fisiche a un numero inferiore, pur mantenendo chiaramente separate le diverse applicazioni e campi di lavoro. Questo può essere particolarmente utile quando, in una realtà già esistente, ogni server è dedicato a un cliente o a uno specifico applicativo. La separazione delle diverse istanze rende possibile l'unificazione dei task senza condizionare il flusso dati univoco per ciascuna virtual machine. Non solo, la riduzione di macchine comporta la riduzione dei consumi e un conseguente abbassamento del calore prodotto. Ciò si riflette inevitabilmente anche sul sistema di refrigerazione del data center, con evidente risparmio monetario.

L'utilizzo di macchine virtuali permette inoltre di ridurre al minimo il tempo di fermo dei sistemi server, sia nel caso di downtime programmato, sia in caso di problemi tecnici (Disaster Recovery). In questa casistica rientrano anche le capacità di Hyper-V relative alla migrazione rapida di un'istanza virtuale da un server fisico a un altro e la possibilità di realizzare degli Snapshot. In pratica si tratta di realizzare "un'istantanea" del sistema in un dato momento, in modo da avere sempre a disposizione lo stato di una macchina virtuale, soprattutto nel caso di problemi o prima di applicare modifiche sostanziali alla piattaforma.

La tecnologia di virtualizzazione è inoltre particolarmente indicata per ambienti di test e sviluppo, per creare e provare sul campo differenti soluzioni software in ambienti reali. Tutto questo è possibile prima di distribuire effettivamente un dato programma o una specifica release software, con evidenti vantaggi.
Infine per quanto riguarda le performance, Hyper-V permette la condivisione di risorse hardware e la capacità di bilanciare il carico di rete, grazie alle nuove funzionalità di virtual switch. In questo modo le macchine virtuali possono essere facilmente configurate per l'esecuzione del servizio Windows Network Load Balancing (NLB), per ridistribuire il carico tra le macchine della rete.

[tit:Il supporto per i partner]

Per assistere clienti e partner nel valutare se i propri server esistenti siano adatti al passaggio alla virtualizzazione con Hyper-V, è stata rilasciata la versione Beta del Microsoft Assessment and Planning Toolkit 3.1 (MAP 3.1), in grado di velocizzare la pianificazione e l'utilizzo della virtualizzazione.  La versione finale di MAP 3.1 è prevista per luglio e sarà disponibile gratis su: http://www.microsoft.com/MAP.
Inoltre, più di 130 fornitori di software indipendenti (ISV) hanno certificato un totale di 150 applicazioni su Windows Server 2008.
Symantec, Diskeeper e IBM sono i primi tre fornitori a conseguire la nuova qualifica per la certificazione Hyper-V per Windows Server 2008. La qualifica Hyper-V identifica le applicazioni che sono state testate su base indipendente per valutarne le capacità con Hyper-V e soddisfare aspettative mission critical in ambienti virtualizzati.In questo ambito anche i produttori OEM quali Dell, Fujitsu-Siemens, Fujitsu Limited, Hitachi, HP, IBM NEC e Unisys sono già qualificati per la distribuzione e la creazione di sistemi con Hyper-V.Complessivamente già 84 sistemi diversi, dai fornitori di server ai sistemi white-box, sono certificati da logo per Windows Server 2008 e Hyper-V.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito: www.windowsservercatalog.com.


[tit:Prevista anche un'area download]

Infine per velocizzare l'adozione della nuova tecnologia, Microsoft ha previsto per i nuovi clienti e partner la possibilità di scaricare già da oggi oggi Hyper-V cliccando qui.
Invece i clienti che hanno già implementato Windows Server 2008 potranno ricevere Hyper-V via Windows Update a partire dal prossimo 8 luglio.
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