Nell’ambito di una strategia rivolta ad estendere il mercato smartphone, Microsoft ha annunciato nuovi accordi con produttori del calibro di Lenovo e della taiwanese Hon Hai Precision Industry, altrimenti nota come Foxconn. Questi nomi andranno ad aggiungersi a quelli di chi già oggi produce e commercializza smartphone Windows, tra questi, oltre ovviamente a Nokia, HTC, Huawei e Samsung, produttori asiatici che finora hanno spinto e investito soprattutto su Android. La disponibilità dei nuovi sistemi a base Windows da parte del blocco dei nuovi partner industriali asiatici non è ancora stata dichiarata. Nel corso del Mobile World Congress di Barcellona, Microsoft afferma di avere intenzione di ridurre i requisiti hardware di Windows Phone in modo da poter sfruttare hardware meno costoso e, quindi, incentivare e accelerare il mercato low cost, soprattutto in riferimento ai Paesi Emergenti. Per competere con il mercato Android di fascia bassa Microsoft deve riuscire a mettere a punto sistemi che sul mercato asiatico vengono venduti a un prezzo non superiore ai 100 dollari. Massima apertura, quini, come affermato da Nick Parker, responsabile relazioni industriali dei sistemi Windows, nei confronti di chiunque voglia realizzare dispositivi basati su Windows Phone, un sistema operativo che a oggi rappresenta circa il 4% del venduto globale.
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