▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Tassa sui telefonini, il Governo fa dietro front

Il ministro Bray nega che sia stata resa effettiva una nuova tassa su smartphone e tablet mentre insorgono le associazioni dei consumatori

Mercato
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha reso noto che, "rispetto alle notizie uscite a mezzo stampa su una possibile nuova tassa sui telefonini, non è prevista nessuna tassa su smartphone e tablet e le ipotetiche tariffe pubblicate in merito agli aumenti di costo sono infondate".
Secondo il ministero la norma a cui si fa riferimento è quella relativa all’equo compenso per i produttori di contenuti, regolata attraverso decreto ministeriale, in attuazione di una norma vincolante europea che impone rinnovi triennali.massimo-bray.jpeg
Il precedente decreto del 2009 è già scaduto e il Ministro Massimo Bray, evidenzia una nota del ministero, "sta lavorando a una soluzione condivisa, nel rispetto e nella difesa del valore del diritto d’autore, ascoltando tutte le categorie interessate per raggiungere una decisione equilibrata nell’interesse degli autori, dei produttori di smartphone e tablet e, soprattutto, dei cittadini fruitori degli stessi".
“Siamo assolutamente contrari alla tassa per equo compenso sui prodotti hi-tech con funzioni di archivio digitale – dichiara invece Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – una tassa che prevede aumenti fino al 500%, dai 5 euro per gli smartphone ai 40 euro per i decoder. Ci saranno prodotti, come le chiavette usb, che avranno un costo reale inferiore al costo delle tasse applicatevi. Una tassa che penalizza soprattutto i prodotti più a basso costo, e quindi più accessibili, a discapito dei consumatori, in particolare la fascia di popolazione under 25, milioni di persone, dato che su questi si scaricheranno i maggiori costi sostenuti da produttori e commercianti che, a loro volta, subiranno un danno notevole dal calo delle vendite".
Il presidente dell'Adoc continua nella sua analisi e sul perchè non ha senso imporre un nuovo balzello: "Non solo, con l’imposizione di questa tassa si ferisce mortalmente lo sviluppo della cultura e della tecnologia, che oggi come mai in passato si muovono in sincronia. Buona parte della diffusione dei contenuti artistici passa attraverso i supporti multimediali, se questi ultimi vengono a mancare lo sviluppo della cultura si arresta bruscamente. Crediamo che il nostro Paese debba investire sulla cultura e non abbatterla a colpi di tasse”, conclude Santini.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ChannelCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Speciale

Il Partner Program guarda al futuro dell’IT

Speciale

Synology Solution Day 2024

Speciale

Speciale Le frontiere innovative del Networking

Speciale

QNAP Partner Conference 2024

Speciale

CATO Partner Day Italia 2024

Calendario Tutto

Gen 21
Palo Alto Networks Partner Xchange Milano
Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari
Giu 05
MSP Day 2025

Magazine Tutti i numeri

ChannelCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Mantieniti aggiornato sul mondo del canale ICT

Iscriviti alla newsletter