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Crediti verso la PA, ecco il codice tributo per la compensazione

Ora è possibile compensare i crediti certificati vantati nei confronti di Stato, enti pubblici nazionali, regioni, Province autonome di Trento e Bolzano, enti locali ed enti del Servizio sanitario nazionale.

Mercato
Con la risoluzione n.16/E, l'Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo per consentire ai contribuenti di utilizzare in compensazione i crediti certificati e vantati nei confronti di Pubbliche Amministrazioni, tramite il modello F24 Crediti PP.AA
Il codice tributo da utilizzare è questo:
“PPAA” - Crediti nei confronti di Pubbliche Amministrazioni per il pagamento di somme dovute in base agli istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso tributario-articolo 28-quinquies del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.
La compilazione dell’F24. I contribuenti titolari di crediti certificati verso la Pa possono utilizzarli in compensazione nel modello F24 Crediti PP.AA. per pagare i debiti derivanti dagli istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso. 
Il nuovo codice tributo va riportato nella sezione “Erario” esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Nel campo “numero certificazione credito” va indicato il numero della certificazione attribuito dalla piattaforma elettronica gestita dal MEF – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. 
Il campo “anno di riferimento”, invece, non deve essere compilato. La compensazione può essere richiesta solo per i debiti derivanti da istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso (accertamento con adesione, adesione al processo verbale di constatazione, adesione agli inviti dell’Ufficio, acquiescenza, definizione agevolata delle sanzioni, conciliazione giudiziale e mediazione), elencati nella tabella allegata al Dm del 14 gennaio 2014, che riporta anche i relativi codici tributo.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate all'indirizzo www.agenziaentrate.it, all’interno della sezione “Normativa e prassi”.

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