I dispositivi storage Netgear ReadyNAS serie RN104 offrono quattro bay drive, capacità sino a 16 TByte e sono ritagliati sulle esigenze degli uffici di piccole dimensioni. Interessante l'ahhiornamento del sistema operativo ReadyNas OS 6 che costituisce un notevole balzo in avanti rispetto al passato, sia per quanto riguarda l’interfaccia di gestione, sia per quanto concerne le funzionalità offerte e la semplicità di utilizzo
Netgear ha aggiornato le proprie
linee di Nas e propone la generazione
ReadyNAS serie 100, per impieghi professionali, per gli uffici domestici e per le piccole realtà aziendali.
Il form factor di queste unità è desktop, molto compatto e facilmente integrabile anche negli ambienti dove non esiste uno specifico spazio destinato a server, Nas e unità di rete. Accanto ai modelli a due unità RN102xxx, con o senza drive integrati di serie,
Netgear propone una variante evoluta, capace di accogliere sino a quattro hard disk nel formato 2,5” e 3,5”. Si tratta di dispositivi per lo storage che possono gestire dischi fissi con capacità singola sino a 4 TByte, il massimo oggi disponibile per unità con interfaccia Serial Ata, e perciò in grado di offrire una massima capacità lineare di 16 TByte. Proprio per questo i modelli ReadyNas RN104xxx possono risultare indicati per chi deve immagazzinare grandi mele di dati.
A fianco della variante RN10400, di tipo diskless e a adatta a chi preferisce selezione le singole unità da integrare, il produttore propone tre differenti declinazioni. La prima è parzialmente popolata e comprende due drive da 1 TByte ciascuno, mentre le altre due ospitano quattro dischi fissi da 1 TByte o da 2 TByte.Nel nostro caso abbiamo ricevuto il campione RN10441D, con unità da 1 TByte e una capacità lineare di 4 TByte.
Questo Nas desktop si contraddistingue per il design sobrio e le dimensioni compatte, nonostante la presenza di quattro alloggiamenti per drive da 2,5” e 3,5”.
A livello costruttivo, Netgear ha mantenuto il formato già visto nelle prove dei Nas desktop delle passate generazioni. Le misure (223x134x205 mm) sono sostanzialmente invariate rispetto agli storage della serie ReadyNas Ultra 4 RNDU4xxx e a quelli ancora precedenti ReadyNAS NV+ RND4xxx. Lo chassis è costruito in materiale metallico molto robusto, con paratie facilmente rimovibili, particolarmente spesse e indeformabili.La caratteristica maniglia posteriore consente di muovere agevolmente il Nas, mentre l’anta anteriore ha subito un restyling che rende il dispositivo più moderno.
Peccato che l’aggiornamento di stile abbia portato alla scomparsa dell’utile filtro antipolvere frontale e abbia ridotto notevolmente la visibilità del display a due linee, tipico di questa linea di NAS. Quando l’anta è chiusa, il display risulta infatti incassato al livello del cestello dischi e la lettura è piuttosto difficoltosa se non ci si trova perfettamente in asse con l’unità.
La paratia frontale è ora tuttavia più solida rispetto ai modelli precedenti e incorpora apposite scanalature per il passaggio dell’aria. Il cestello dischi comprende cassetti con la medesima foggia dei Nas della famiglia Rndu e Rnd.
Il frontale con leva di sblocco è in plastica, senza serratura di sicurezza ma abbastanza solido, mentre la struttura che ospita il disco è in metallo. Questa generazione sfrutta un meccanismo di fermo che consente di installare i dischi senza l’utilizzo di viti, per quanto riguarda i device da 3,5”, soluzione che si è dimostrata pratica per l’assemblaggio ma che comporta qualche vibrazione di troppo durante lo spin-on dei drive e nelle fasi di attività intensa. Per azzerare le vibrazioni è tuttavia possibile avvitare i dischi, tramite le apposite viti e i fori passanti. Una volta sospinti nell’alloggiamento gli hard disk mostrano un certo gioco, questo può creare qualche problema per i meno esperti e riduce l’ergonomia d’uso generale.
[tit:La piattaforma Netgear]
Se dal punto di vista costruttivo le nuove generazioni desktop Netgear ereditano buona parte delle particolarità dei Nas del 2011 e 2012, abbiamo tuttavia notato numerosi aggiornamenti di design. Primo tra tutti,
si fa notare il generoso alimentatore esterno da 90 W, che prende il posto dell’unità interna, precedentemente alloggiata nella sezione inferiore dello chassis. Questa soluzione porta con sé pregi e difetti. Se da un lato, in caso di guasto sarà più facile la sostituzione, dall’altro, lo spazio occupato dall’unità e da i cavi non aiuta certamente a mantenere l’area dei dispositivi IT ordinata e razionale.
L’anta frontale nasconde il cestello dei drive. Nonostante la buona robustezza, questa paratia copre parzialmente la visione del display integrato e manca del filtro antipolvere, presente nelle precedenti generazioni.
Come anticipato, le forme del ReadyNas RN10441D rispecchiano quelle delle precedenti generazioni, la rimozione della circuiteria di alimentazione non ha perciò favorito una riduzione del volume del Nas. Tuttavia, l’aggiornamento della piattaforma e la modifica progettuale del sistema di alimentazione hanno permesso ai nuovi storage Netgear di raggiungere nuovi livelli in termini di efficienza.
Questo modello consuma infatti circa 45,6 W quando è pienamente operativo, valore che scende a soli 1,4 W quando l’unità è in stand-by in modalità Wake on Lan. L’assorbimento a dispositivo spento è minimo, appena 440 mW. La motherboard, che contiene la maggior parte della logica di funzionamento, è alloggiata al di sopra del cestello dei dischi lungo il pannello superiore. Il processore Marvell Armada 370 a 1,2 GHz e i 512 MB di memoria fanno parte del corredo tecnologico delle serie ReadyNas 102 e 104. La Ram è integrata sul lato interno e non è più liberamente accessibile tramite lo zoccolo dedicato, come invece avveniva in passato.
Almeno sulla carta, le specifiche di base sono comunque allineate alla concorrenza e permettono un uso fluido anche nel caso di più sessioni concorrenti, anche se il rapporto prezzo/caratteristiche non è dei migliori. Per quanto riguarda il sistema operativo è invece disponibile una Flash Memory dedicata da 128 Mbyte. Il backplane Serial Ata comprende una scheda figlia innestata nella motherboard principale tramite connettori standard Pci Express e opportunamente traforata per consentire il passaggio dell’aria. Ad estrarre il calore in eccesso ci pensa l’efficiente ventola termoregolata da 92 mm, posizionata sul lato posteriore, facilmente accessibile e sostituibile in caso di problemi. Il modello in prova vanta un doppio adattatore Lan Gbit, una porta Usb 2.0, una Usb 3.0 e una di tipo eSata. Come di consueto, la porta Usb 2.0 è alloggiata frontalmente, a fianco del pulsante di backup rapido, indispensabile per avviare la copia semiautomatizzata dei file presenti su pendrive o hard disk esterni.
[Nuovo sistema operativo con parecchie funzionalità e prestazioni]
Se dal punto di vista hardware e costruttivo Netgear ha scelto di non stravolgere, ma aggiornare, i propri Nas desktop, lo stesso non si può dire per quanto riguarda l’ambiente operativo.
ReadyNas OS 6 costituisce un notevole balzo in avanti rispetto al passato, sia per quanto riguarda l’interfaccia di gestione, sia per quanto concerne le funzionalità offerte e la semplicità di utilizzo. Ci troviamo di fronte a un rinnovamento netto, si è passati da un’interfaccia convenzionale, con numerosi menu testuali e un’architettura standardizzata, presente in molti altri device dei competitor, a una grafica moderna e facile da comprendere anche per i meno esperti. Dopo un boot di circa un minuto il Nas è pronto e, puntando direttamente all’IP della macchina, acquisito per definizione iniziale via Dhcp, si accede a ReadyNas OS 6, nel nostro caso la revisione è 6.0.8.
L’ambiente di lavoro nel quale ci si trova ad operare è razionale, ben fatto e strutturato per menu, non molti, che permettono rapidamente di trovare ciò che si cerca. Seguendo i dettami più recenti si è scelto una organizzazione orizzontale e una interfaccia capace di adattarsi anche ai browser eseguiti su display con risoluzioni non troppo elevate. La schermata principale riassume le funzionalità del Nas, la capacità occupata, quella disponibile e le applicazioni al momento installate. Oltre alla panoramica, è possibile entrare nei dettagli della configurazione Raid prescelta (sono supportati volumi 0, 1, 5, 6, 10, Jbod e la funzionaltà X-Raid2 per l’espansione dinamica) e osservare la temperatura operativa della Cpu e dei dischi (in questo caso sono stati installate unità Toshiba DT01ACA100).
Le impostazioni consentono inoltre di abilitare o meno i servizi utili, quali: Sbm, Afp, Nfs, Ftp, iTunes, ReadyDlna, Rsync, UPnP, Http, Https, Snmp, Ssh, genie+ e persino l’antivirus preinstallato. È possibile ricercare update, programmare lo spegnimento del Nas in base ai giorni e impostare i parametri necessari per il backup, il funzionamento di un Ups esterno, gli avvisi e la porta per l’assistenza remota. Di norma, il secondo aspetto utile durante la configurazione e nei passaggi di manutenzione dello storage riguarda il controllo delle condivisioni, che in questo caso sono elencate nel secondo menu da sinistra (tipo, protocolli e snapshot).
Per l’assegnazione di Lun iScsi, la creazione di gruppi e utenti e delle rispettive permission sono disponibili sezioni specifiche dell’ambiente operativo. Il comparto di rete mostra chiaramente lo stato degli adattatori che, per questo modello, possono essere usati singolarmente, in modalità link aggregation, failover, Round-Robin.
Le operazioni di gestione delle App installate, l’installazione di ulteriori pacchetti e l’accesso a genie+ Marketplace sono effettuati tramite il menu “applicazioni”. Qui potremo personalizzare le funzioni del Nas, installando i programmi disponibili, in base alle necessità e, registrandoci al Marketplace, sarà possibile scaricare e valutare le App. Oltre a poter analizzare le applicazioni già residenti sul dispositivo Netgear è possibile valutare quali sono disponibili e certificate per la piattaforma in uso. Con questo sistema è possibile espandere, in modo facile e diretto, le potenzialità del ReadyNas, scaricando gratuitamente differenti pacchetti. Tra le soluzioni immediatamente disponibili è possibile installare, ad esempio, il Media Server Logitech, per la gestione Dlna tramite dispositivi remoti, oppure il client per la videosorveglianza ReadySurveillance, che consente di abilitare la registrazione interna relativamente ai flussi audio/video provenienti da IPCam certificate. Non manca la possibilità di installare webserver per la gestione di siti e servizi pubblici, come Joomla, WordPress, oltre a pacchetti come Python, Php, MySql Server. Se ancora non fosse sufficiente, come anticipato, Netgear integra il servizio genie+ Marketplace, una piattaforma di terze parti alla quale è possibile registrarsi gratuitamente e accedere per a un ampio database di applicazioni sviluppate e certificate.
Tutte le applicazioni, una volta installate, figureranno nell’elenco delle App residenti, potranno essere attivate, disattivate e, al termine dell’utilizzo, disinstallate con facilità. Gli ultimi due menu permettono di sfruttare appieno le funzionalità del ReadyNas RN10441D e di accedere alle capacità dedicate al Cloud e alle attività di backup. Si tratta di peculiarità interessanti, sviluppate ad hoc da Netgear per l’utenza che richiede una certa flessibilità di integrazione del Nas nei processi aziendali e la possibilità di accedere ai dati da remoto.
Per la replicazione remota dei dati è disponibile ReadyNas Replicate, indispensabile per clonare in modo costante i file essenziali tra differenti unità di storage mentre per la creazione di processi, direttamente attraverso la Lan aziendale, oppure via Internet, è sufficiente sfruttare l’apposita funzione disponibile tramite l’interfaccia del portale.
Abilitando invece ReadyCloud è possibile accedere a tutti i file e alle cartelle memorizzati nel dispositivo in via remota, il tutto adottando il Remote Client appositamente studiato per assicurare una connessione diretta e protetta. Una volta abilitata questa funzione è inoltre possibile sfruttare il servizio ReadyDrop, una piattaforma che funziona in modo analogo a DropBox, ma opera mantenendo i file in locale, sui drive del Nas. In questo modo, tutti i dispositivi abilitati per la sincronia di file e cartelle potranno accedere contemporaneamente a ogni file scaricato nell’area interessata. Così facendo, PC, Mac o altri device potranno usufruire delle stesse revisioni dei file, nello stesso momento. ReadyNas Remote consente invece l’accesso diretto via Vpn alle funzionalità del Nas. Come anticipato, le funzioni di backup sono organizzate in uno spazio dedicato dove è possibile creare, modificare o eliminare le procedure di salvataggio automatizzate. La sincronia con pendrive o unità Usb collegate alla porta frontale può essere programmata in base alle specifiche esigenze. Non solo,
ReadyNas RN10441D è compatibile Apple Time Machine e può ospitare snapshot e immagini per il sistema Mac OS. Infine per l’archiviazione nel cloud sono disponibili due modalità distinte. Con ReadyNas Vault è possibile attivare la replica verso uno storage cloud protetto con credenziali definite e aggiungere successivamente nuovi processi, per preservare i dati critici. Alternativamente è possibile abilitare il proprio account Dropbox per sincronizzare una cartella del Nas con lo spazio dedicato online.
[tit:Un prodotto interessante]
Alla prova dei fatti, il Netgear ReadyNas RN10441D si è dimostrato sufficientemente veloce per un uso simultaneo da parte di un piccolo gruppo di utenti. Durante la copia di file si raggiungono i 35 MB/s circa, mentre in lettura è possibile osservare un data rate sensibilmente migliore, con 80 MB/s e 62 MB/s quando si spostano file di grandi dimensioni o file di pochi MByte, rispettivamente. Nel complesso, l’interfaccia d’uso è reattiva, la risposta in rete è rapida. Per simulare un impiego di rete in un ambiente di 10 persone abbiamo avviato sessioni concorrenti molto impegnative, con trasferimenti di dati di piccole, medie e grandi dimensioni. In questo caso, ciascun utente ha a disposizione una banda dati variabile sino a un massimo di 10 – 18 MB/s. Nel caso di un utilizzo meno intensivo, con accessi sporadici e richieste non continuative, il dispositivo è in grado di gestire in modo fluido sino a circa 25 - 30 utenti.
Durante le sessioni, anche le più impegnative, le temperature di lavoro dei drive non hanno superato i 48°C, mentre la Cpu interna si mantiene entro i 55°C – 65°C. La ventola, regolata automaticamente in base al carico termico, si è dimostrata silenziosa e certamente meno insistente rispetto alle passate generazioni di Nas desktop Netgear.