Spesso, se non sempre, l’attenzione su innovazione e sostenibilità fa rima con grandi aziende, pubbliche e private, dimenticando così che buona parte dell’ossatura industriale del nostro territorio è invece fatta di piccole e piccolissime realtà, le cosiddette Pmi che con i loro numeri contribuiscono per oltre il 40% all’ammontare dell’intero fatturato del nostro Paese, danno lavoro a oltre il 33% degli occupati del settore privato: di fatto contribuiscono in modo sostanzioso a far crescere l’Italia operando principalmente nel settore manufatturiero, nell’agroalimentare e nel turismo.
Tenendo sempre ben presente il concetto di innovazione e sostenibilità vediamo come questo macromondo di soggetti si comporta. Il Report dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi, rilasciato in questo mese di maggio, sancisce che nonostante l’incertezza degli scenari economici nel corso del 2023 il 33% delle Pmi italiane ha aumentato gli investimenti diretti per la trasformazione digitale, a fronte di un solo 4% che li ha ridotti. Anche se all’interno di queste realtà c’è ancora chi ritiene che il digitale sia “marginale” nel settore in cui opera (il 21%), è il 6 percento ritiene che si debbano ancor oggi affrontare costi eccessivi. Ma soprattutto l’8% dei soggetti ancora oggi non comprende i benefici che ne potrebbero derivare...