In uno scenario economico da pre-recessione (tecnica, ci dicono), il mercato dell’Information Technology in Italia è un’isola felice visto che come viene sottolineato nell’Aggiornamento dei dati 2022 dell’Assintel Report - Ricerca realizzata da Assintel e Idc - crescerà complessivamente di quasi il 7% attestandosi a quota 30,8 miliardi di euro, valore che sale oltre i 36 mld includendo la parte Tlc, che però non cresce rispetto allo scorso anno. Un risultato sopra le attese per l’IT che conferma come il percorso positivo post-pandemia non si sia ancora esaurito e che non si fermerà nemmeno nei prossimi mesi; secondo le previsioni di Assintel nel prossimo anno la crescita dell’IT dovrebbe attestarsi tra il 5 e il 6 percento.
Nello studio Assintel emerge anche come nel nostro paese a oggi siano presenti oltre 3,8 milioni di imprese digitalizzate, e che la stragrande maggioranza di queste, il 94%, sono piccole imprese con meno di 9 addetti. Il restante 6% è un agglomerato di circa 200.000 aziende, dai 10 ai 49 addetti (5% del totale), e da quasi 29.000 imprese con oltre 50 addetti (1%). Quello che però balza all’occhio ancora oggi è la bassa spesa in Information Technology, in media le imprese con meno di 9 addetti spendono, ciascuna, poco più di 2500 euro all’anno, così come la spesa in IT è concentrata in poche regioni: da sole Lombardia e Lazio raccolgono il 45% degli investimenti, mentre il 30% proviene da Emilia Romagna, Veneto e Piemonte e le altre 15 regioni, seppur con contributi differenti, rappresentano il restante 25% del totale mercato...