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Queste prime settimane del 2022 portano con sé diverse criticità. In primis il “caro bollette”, un fardello aggiuntivo da 24,9 miliardi di euro per le sole imprese per l’anno in corso, stima la CGIA di Mestre – questo dato nonostante 11 miliardi totali erogati in diversi momenti dal governo Draghi – e che potrebbe incidere pesantemente sulla ripartenza dell’italico paese al netto dell’impennata dell’inflazione che a fine gennaio risultava in aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente).

Tutto questo tralasciando le fosche nubi di guerra che si addentrano nell’est europeo. Il tutto in un quadro “distributivo” non certo entusiasmante - dopo un 2021 assolutamente positivo - visto che nelle prime settimane del 2022 pochi distributori, e ovviamente pochi vendor, possono dire di essere partiti con il piede giusto. Dunque uno scenario non certo brillante e suffragato anche dalle prime proiezioni del PIL 2022 della Lombardia che fanno segnare una possibile crescita del +3,8%, in ribasso rispetto alle precedenti stime di ottobre 2021 in cui si prospettava un balzo del +4,7%.

Ma questo inizio dell’anno porta anche diverse novità nel variegato mondo dell’Information Technology, che vale la pena ripercorrere. A partire
dal cambio di casacca di Citrix, che una volta che verrà acquisita da parte delle società di private equity Vista Equity Partners e Evergreen Coast Capital Corporation verrà fusa con Tibco. Nascerà di fatto una Citrix-Tibco, nuova realtà da oltre 400mila clienti che avrà l’obiettivo di offrire nuove soluzioni integrate per migliorare l’accesso sicuro alle informazioni, ma anche accelerare la transizione di Citrix verso il modello SaaS...

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