Dopo cinque anni in apnea si intravede l’uscita dalla più pesante congiuntura economica dal dopoguerra.
Almeno così evidenzia il Centro studi di Confi ndustria che, per la prima volta, mette il segno più sul quarto trimestre di quest’anno (Pil a +0,3%) e rivede al rialzo le stime relative al Pil dell’intero 2013, portandolo a -1,6% dal precedente -1,9% ma, soprattutto, rivede le stime anche per tutto il 2014 portando, in questo caso, la crescita del prodotto interno lordo a +0,7% rispetto al precedente +0,5 percento.
Non sono certo variazioni che indicano una ripresa galoppante ma dopo questo lunghissimo periodo di recessione - iniziata nel 2007 - è un primo segnale positivo, anche se rimangono parecchi nodi da sciogliere come la pesante pressione fi scale che quest’anno raggiungerà un ulteriore record attestandosi al 44,5% del Pil e rimarrà alta anche nel 2014 (44,2%), ma quella eff ettiva, escluso il sommerso, toccherà quest’anno la percentuale record del 53,5% per poi non variare di molto il prossimo anno, visto che è prevista da Confi ndustria al 53,2%.
Un disastro per le imprese oneste. Il tutto senza sapere cosa succederà al previsto aumento dell’Iva, che potrebbe modificare di nuovo al ribasso gli indici economici.