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HPE, la voce dei partner dopo HPE Discover a Madrid

I feedback di alcuni partner HPE - Elmec Informatica, Harpa Italia, Project Informatica e TT Tecnosistemi - relativi al recente evento HPE Discover a Madrid e alle novità tecnologiche presentate in quell'occasione. Il punto sull’iniziativa HPE Innovation Lab in cui tutti sono coinvolti

Tecnologie & Trend
La versione europea di HPE Discover, quest’anno di scena a Madrid all’inizio di dicembre, è con l’edizione statunitense, di fatto, un evento in cui il vendor presenta strategia, innovazioni tecnologiche principali ma anche momento di forte relazione e networking per il vendor stesso, i suoi partner e i clienti. Una vetrina che mostra e fa toccare con mano le tecnologie più innovative e al contempo uno spazio ricco di contenuti, approfondimenti tecnologici, momenti di relazione e confronto.
Fatti salienti dell’edizione 2017 il passaggio di testimone nel segno della continuità del Ceo Meg Whitman (è lei che nel corso di questi ultimi anni ha guidato la profonda trasformazione aziendale a partire dalla separation da HP Inc., ndr) ad Antonio Neri, veterano dell’azienda, fortemente orientato alla tecnologia, nonché il lancio di numerosi prodotti lungo le tre declinazioni principali su cui si focalizza l’offerta aziendale: Intelligent Edge, Hybrid IT, servizi tecnologici PointNext.
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ChannelCity,
presente all’evento, ha incontrato alcuni partner italiani che hanno raccontato la loro esperienza ‘HPE Discover’, facendo altresì il punto sull’iniziativa HPE Innovation Lab che li vede coinvolti sul territorio italiano per portare e fare toccare con mano la tecnologia presso i clienti. La parola a loro: Elmec Informatica, Harpa Italia, Project Informatica, TT Tecnosistemi, in rigoroso ordine alfabetico. 

Elmec, l’esperienza arricchente di essere parte di Cloud 28+
Come racconta Enrico Boselli, Competence Center Manager di Elmec Informatica, Elmec sposa appieno il paradigma abbracciato da HPE che declina le innovazioni tecnologiche lungo i tre assi portanti edge, core e cloud: Per quanto riguarda la componente Edge – l’on premise che esprime il concetto di prossimità in cui i dati servono alle aziende per prendere decisioni utili al business laddove vengono creati, quindi in periferia - dati che devono essere elaborati velocemente ed eventualmente passati a un sistema centrale - Elmec nel suo duplice ruolo di Managed Service Provider e di system integrator si focalizza sulle tecnologie di iperconvergenza coperta da HPE con la proposta Simplivity".
Altro tema su cui Elmec punta è quello del ‘core’, con focalizzazione sugli applicativi, punto nevralgico per i clienti. Il riferimento in questo caso va alla componente ERP che Elmec indirizza con la piattaforma SAP Hana, con una logica di resilienza e continuità di servizio ai massimi livelli sfruttando le proprie facility di business continuity e disaster recovery al fine di offrire un ‘core’ solido e sicuro per i clienti. E anche in questo caso la tecnologia sui cui poggia la piattaforma applicativa è targata HPE. E poi c’è il tema del cloud che Elmec interpreta ricalcando il motto espresso da Meg Withman ‘One size doesn’t fit all’: “La linea seguita da alcuni vendor ‘Cloud only’ e ‘Cloud first’ non ci trova allineati: per Elmec regge il giusto mix che combina al meglio le diverse opzioni e aderisce alle differenti richieste del cliente per governare l’hybrid IT”, sostiene Boselli.
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Enrico Boselli, Competence Center Manager di Elmec Informatica
Guardando all’edizione 2017 Boselli vede nella proposta Nimble di HPE la vera ‘disruptive tecnology’: “E’ un argomento che vogliamo approfondire, in particolare focalizzandoci sulla console OneSphere che permette di avere una visione chiara delle capacity”.
E’ dal 2014 che Elmec partecipa all’edizione europea di Discover: “Da anni partecipiamo nella duplice veste di system integrator e Managed Service Provider e inoltre siamo parte della community Cloud 28+. Abbiamo abbracciato questa iniziativa sin dagli inizi e ora siamo parte dell’Advisory Board. Essere parte di questa commnity è molto stimolante:  la logica della contaminazione tra realtà che provengono da paesi diversi e in cui HPE funge da aggregatore tra le parti è molto interessante. L’Europa infatti va a diverse velocità e il fatto che HPE faccia da trait d’union tra le differenti realtà aiuta molto. Come community ci si incontra con una cadenza semestrale e tutto ciò aiuta a generare nuove idee – gli spunti arrivano da aziende che fanno il nostro mestiere in altri paesi ma anche da aziende software da cui trarre idee per nuovi business. Cloud 28+, di fatto, si pone come un aggregatore di competenze e opportunità, un metodo di comunicazione e visibilità in più per Elmec attraverso cui possiamo ricevere anche 'lead' nonché possiamo appoggiarci ad altri membri della community qualora ci siano business all’estero da sviluppare nostri e dei nostri clienti”.
Per quanto riguarda l’iniziativa HPE Innovation Lab, Elmec è tra i partner che hanno inaugurato di recente il proprio laboratorio nel data center alle porte di Varese: “Una peculiarità dell’HPE Innovation Lab di Elmec è quella di essere un progetto ancora più esteso, perché non è solo un chilometro zero fisico ma anche virtuale in grado di offrire servizi in tutta Italia. L’Innovation Lab è infatti nel data center Tier IV del partner, una facility non indifferente che aumenta il vantaggio competitivo, consentendo di passare velocemente dal test alla produzione”. 

Harpa Italia, uno stand nella Technology Area 
“A Discover 2017 siamo l’unico partner con uno stand nella Technology Area al pari di vendor di grande caratura come per esempio VMware e inoltre abbiamo integrato i nostri software nella Composable Infrastrutucture di HPE, per questo stiamo promuovendo soluzioni congiunte che si occupano di monitoraggio energetico/ambientale e di IoT”,  afferma Fabrizio Facello, General Manager, Harpa Italia. 
Il sistema di monitoraggio e controllo di Harpa – denominato AirCare – è in grado di parlare in modo nativo con la piattaforma di gestione HPE OneView; dispone di 14 sensori per identificare la qualità dell’aria rilevando Co2, composti organici volatili, polveri sottili, inquinamento elettromagnetico e acustico, numerosità del wi-fi,…: “Si tratta di una novità assoluta, presentata di recente a Milano nel corso di un evento sul tema dell’Energy Management e oggi in questa vetrina europea. La produzione in maniera massiva del prodotto partirà da metà di febbraio”. Nello specifico AirCare - un IoT Air Quality Devicecomunica via wi-fi Aruba ed è connesso al mondo HPE: i dati confluiscono sullo storage 3Par, sulla piattaforma ipercovergente Simplivity e sulla ‘composable infrastructure’ Synergy. 
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Fabrizio Facello, General Manager, Harpa Italia
Facello ritiene molto positiva l’esperienza di Harpa Italia a Discover 2017 dove partecipa con una decina di clienti. E’ il secondo anno consecutivo che prende parte all’evento e conta di essere presente anche all’edizione 2018. Attualmente sta intensificando la conoscenza dell’infrastruttura Synergy in relazione ad applicazioni specifiche attraverso alcune Poc in corso con clienti, sta valutando con attenzione la tecnologia Nimble e sta sposando le caratteristiche innovative del Simplivity: “Ogni volta che torniamo da eventi come questo da subito ci mettiamo a studiare in profondità le nuove tecnologie presentate al fine di implementarle al più presto in una logica di soluzione. In particolare, in questa edizione è la tecnologia SuperDome Flex a destare il nostro interesse, proprio per la nostra peculiarità a lavorare sulle architetture più performanti e molto complesse dei clienti. L’ innovazione della tecnologia in memory calza a pennello su alcuni nostri clienti strategici. Così come siamo molto interessati alla logica indirizzata dalla soluzione Flexible Capacity”.
Harpa è il primo partner che ha inaugurato l’HPE Innovation Lab nella propria sede a Roma, capendo a fondo l’opportunità di avere un luogo di sperimentazione vicino ai clienti: Nel nostro HPE Innolab tra le tecnologie abbiamo un simulatore Synergy. Abbiamo già venduto due di queste macchine e abbiamo tre persone certificate sull’infrastruttura in questione.  E’ una tecnologia che abbiamo sposato e ci piace molto. HPE si distingue infatti sul mercato per il fatto di produrre macchine molto innovative, diverse dalle altre architetture presenti sul mercato. Alcuni clienti hanno fatto test di performance su queste architetture che sono andati molto bene. Occorre essere sempre al passo sulle evoluzioni delle macchine. In particolare, destano molto interesse gli applicativi che facciamo girare su queste macchine e soprattutto la soluzione congiunta, quindi il nostro sistema di monitoraggio integrato con OneView”.
La collaborazione tra HPE e Harpa Italia è molto attiva; l’idea è quella di sviluppare nuovi programmi per il canale proprio per incentivare l’utilizzo dell’Innovation Lab in connessione con alcuni contesti specifici verticali.

Project Informatica,  una partnership a tutto tondo
E’ Gianluca Giacchetta, Systems Engineer Presales Consultant, Project Informaticaa raccontare l’esperienza di Project Informatica:HPE Discover è fondamentalmente un evento che ci permette di coinvolgere i clienti. Ogni anno ne portiamo diversi rispetto all’anno precedente; anche questo anno ne abbiamo coinvolti un buon numero. E’ un intenso momento di relazione che ci consente di mettere in contatto i clienti con gli ingegneri HPE coinvolgendoli nelle differenti sessioni in funzione delle specifiche esigenze o i possibili sviluppi delle loro infrastrutture rispetto alle tecnologie presentate durante l’evento. In particolare, ritengo questa edizione in continuità con i messaggi passati gli scorsi anni; HPE è andata ad arricchire alcune aree tecnologiche a conferma delle strategie che sta implementando e ciò dà anche a noi un senso di continuità verso il cliente, aiutandoci a strutturare sempre al meglio le soluzioni e servizi per poter  portare innovazione all’interno dei processi del cliente. Ne sono un esempio, in ambito storage tecnologie legate all’acquisizione di Nimble e in ambito data center con Simplivity. Nonostante sia stata un’edizione all’insegna della continuità si è comunque respirata un’aria di innovazione, tipica di HPE: basti vedere l’area dedicata al progetto ‘The Machine’ che si arricchisce di anno in anno, piuttosto che l’ampiezza e la numerosità delle sessioni  tecnologiche per rendersi  conto dell’attenzione estrema e profonda ai nuovi trend tecnologici – quest’anno uno dei temi innovativi affrontati è stato quello della blockchain – che significa voler essere protagonisti e attenti  ai nuovi contesti tecnologici molto innovativi”.
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Gianluca Giacchetta, Systems Engineer Presales Consultant, Project Informatica
Project Informatica è tra i primi partner ad avere abbracciato con entusiasmo l’iniziativa HPE Innovation Lab:L’inaugurazione è stata fatta lo scorso aprile; ovviamente l’ingaggio è avvenuto prima, già a ottobre 2016 eravamo pronti e così quando a gennaio è stata presentata l’iniziativa ci siamo candidati tra i primi per avviarla. E’ un format molto interessante dal punto di vista dell’ingaggio, che ci consente di presentare formalmente soluzioni verticali in partnership con HPE e altri alliance partner: per esempio Microsoft, VMware, Veeam, Citrix… presentando una soluzione e non solo un prodotto HPE fine a se stesso. Come Project abbiamo pianificato una fitta calendarizzazione di attività presso il nostro Innolab sito a Stezzano, nell’area bergamasca. In particolare, di recente ci siamo focalizzati sulla tecnologia iperconvergente Simplivity e su quelle di Aruba". L’Innolab copre con le sue attività tutto il porfolio HPE e pur non essendo al momento dotato fisicamente di macchine Synergy  è comunque pronto ad effettuare demo in modalità ‘virtual lab’ anche in questo ambito.
Un’iniziativa vincente a cui Project Informatica sta dando seguito fungendo da pilota per alcune tappe del nuovo HPE Simplivity Tour incentrato sulla tecnologia iperconvergente Simplivity: “Abbiamo aperto con la  prima tappa lo scorso 24 ottobre a Pordenone, un format che si sta sviluppando e replicando in tutta Italia, presso le nostre e consociate in collaborazione con gli alliance partner”.
Quella con HPE è per Project Informatica una delle partnership tecnologiche principali: Siamo cresciuti con HPE, contribuendo ciascuno al successo dell’altro. A seguito della ristrutturazione aziendale che ha portato alla nuova riorganizzazione notiamo in HPE una maggiore focalizzazione sulle tecnologie core business, quali Data Center e Intelligence Edge. La riorganizzazione di HPE  è in linea e conferma la strategia che ci è stata annunciata negli ultimi anni anche durante la nostra partecipazione al programma HPE Partner Ambassador di cui faccio parte insieme ad un numero ristretto di colleghi di partner italiani. Si tratta infatti di un programma esclusivo di carattere mondiale che ci consente di ricevere in anteprima informazioni sulla strategia, sulla preview di soluzioni e prodotti anticipatamente rispetto ai rilasci definitivi, consentendoci di avere una visione più chiara delle roadmap e di fornire feedback sulla base della nostra esperienza".
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Con un portafoglio clienti molto variegato Project Informatica trova sempre nelle molteplici e diverse tecnologie HPE una risposta alle necessità da soddisfare: Guardiamo a tutto il porfolio dell’offerta HPE, dalle infrastrutture computazionali, allo storage e al networking. Siamo allineati con la strategia tecnologica di HPE:  la condivisione e l’allineamento sulla strategia ci consentono di cercare all’interno del ricco porfolio  la soluzione migliore per rispondere alle esigenze del cliente”, rimarca Giacchetta. “La tecnologia Nimble, per esempio non è solo strategica per la componente storage ma lo è soprattutto per i servizi di gestione relativi allo storage grazie alla tecnologia cambia l’approccio allo storage dal punto di vista dei servizi erogabili, del controllo sull’infrastruttura lato cliente rendendo queste infrastrutture più efficienti e resilienti. Grazie alla capacità del sistema di raccogliere e correlare le informazioni di funzionamento relative alle macchine installate a livello mondiale InfoSight permette di individuare eventuali malfunzionamenti in modo proattivo e in altrettanto modo indicare al cliente come modificare la configurazione della macchina al fine di ottenere maggiore efficienza e migliori performance”, conclude Giacchetta. 

TT Tecnosistemi, un'esperienza avvolgente 
Quella di Madrid è la quarta  edizione a cui prende parte Gabriele Tani, Key Account Manager TT Tecnosistemi:  “Un evento molto coinvolgente per noi e per i clienti invitati a partecipare. Per quanto infatti possiamo essere bravi noi in partnership con HPE a fargli toccare con mano le tecnologie a casa nostra – dove abbiamo  l’HPE Innovation Lab – portarli in questo ambiente e fargli respirare quest’aria di innovazione tecnologica è infatti molto avvolgente. In queste quattro edizioni ho sempre portato clienti diversi e ho notato da parte di tutti un grandissimo interesse. Il fatto di essere qui aiuta a sentirsi parte dell’ecosisitema HPE e come TT Tecnosistemi ci teniamo molto a creare questo spirito di appartenenza e il fatto di portare qui i clienti è un forte rafforzativo al raggiungimento di questo obiettivo”.
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Gabriele Tani, Key Account Manager TT Tecnosistemi
Non si stanca di rimarcare questo valore Gabriele Tani: “E’ molto stimolante: una tre giorni di maratona nell’innovazione tecnologica. Vedere contemporaneamente tante soluzioni e confrontarle tutte allo stesso momento e nello stesso luogo dà un ‘boost’ straordinario. I clienti possono parlare con esperti HPE al fine di percepire il valore che noi come partner HPE riusciamo a sviluppare. E’ un investimento che si ripaga; basti dire che in questi quattro anni i clienti che hanno partecipato alla manifestazione al rientro hanno acquistato nuove tecnologie HPE”.
Guardando alle più recenti novità, secondo Tani le tecnologie che hanno più coinvolto e interessato TT Tecnosistemi sono Synergy, l’IoT con Aruba così come SuperDome Flex, “anche se per la nostra tipologia di clienti quest'ultima è forse una tecnologia troppo ambiziosa - afferma. In prospettiva però  può aprire mercati fino ad oggi inesplorati come l’ambiente della ricerca  dove c’è un’effettiva esigenza di grande capacità computazionale”.
E’ una partnership strategica quella che lega TT Tecnosistemi ad HPE: “Una partnership che accresce il valore verso il cliente che percepisce che dietro Tecnosistemi c’è sempre un vendor di caratura tecnologica importante. Oggi in TT Tecnosistemi portiamo avanti tecnologie e soluzioni che nel tempo sono cresciute moltissimo mantenendo sempre lo stesso brand e la stessa voglia di innovare di 20 anni fa. La continuità nel solco dell’innovazione è un valore. HPE ha dimostrato nel tempo di essere sempre tra i vendor tecnologici con la risposta tecnologica più adatta al mercato nei tempi giusti, in tutti i mercati dal smb all’enterprise. Nel corso del tempo con HPE siamo sempre riusciti a trovare la soluzione giusta, al momento giusto per dare la risposta più corretta alle esigenze del cliente di quel momento, senza saltare da un brand a un altro.” 
Un valore offerto ai clienti che oggi è sicuramente esaltato dal progetto HPE Innovation Lab, di cui TT Tecnosistemi è tra i partner sponsor, tra i primi a essere coinvolto nel progetto facendo leva in particolare sulla tecnologia Aruba e lo storage 3Par. Il progetto ha dato un’accelerata alla nostre attività; è sicuramente tra le iniziative più interessanti realizzate nel 2017. Nel Dna di TT Tecnosistemi c’è la molecola HPE. Avere il laboratorio di innovazione nella nostra sede ci permette di fare capire che non siamo un partner occasionale di HPE ma un partner strategico che procede a braccetto del vendor su cui ha investito tempo e denaro”, conclude Tani.
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