Connettività, sicurezza e collaboration: i tre ingredienti tecnologici alla base dello smart working sono tutti nell’offerta Cisco, veicolata da un canale attentamente formato per articolarne il valore in soluzioni, supporto e servizi. Fitti i calendari di webinar e approfondimenti virtuali che trasferiscono ai partner competenze e know how
L’emergenza sanitaria in corso ha costretto moltissime aziende a ricorrere al lavoro da remoto, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di vero e proprio smart working. A sostenerlo è
Enrico Miolo, Collaboration Leader di Cisco Italy, convinto che la situazione abbia avuto, da un lato, il merito di forzare le persone ad acquisire competenze digitali e ad affrontare un nuovo modo di lavorare, ma dall’altro rischi di banalizzare i veri vantaggi del lavoro agile, che vanno ben oltre il telelavoro.
Il vero smart working richiede, infatti, un forte cambiamento culturale, tecnologie avanzate per poter collaborare a distanza e un ripensamento dei processi aziendali in ottica digitale. I risultati si misurano attraverso la felicità delle persone e il raggiungimento di un modo di lavorare decisamente più produttivo ed efficiente.
“I tre ingredienti tecnologici per abilitare lo smart working riguardano essenzialmente la connettività, la security e la collaboration: tutti ambiti in cui Cisco è leader da tempo, fornendo una soluzione completa per abilitare il lavoro smart” spiega Miolo, sottolineando come in concomitanza con la pandemia
Cisco si sia messa da subito a disposizione anche delle scuole, offrendo le sue tecnologie di collaborazione a distanza. Complessivamente sono stati oltre 7.500 gli istituti scolastici che hanno potuto garantire la continuità delle lezioni grazie alla piattaforma cloud Cisco Webex, alla disponibilità di molti volontari del vendor e all’infaticabile lavoro del suo ecosistema di partner. Contestualmente sono stati realizzati progetti molto rilevanti nel mondo delle università, dove le esigenze di classe virtuale spesso evolvono in veri e propri eventi online con diverse centinaia di partecipanti in una singola sessione. D’altra parte, Cisco ha sviluppato da tempo programmi dedicati al mondo Education che a costi contenuti mettono a disposizione di professori e studenti tecnologie smart estremamente avanzate.
“I dati di utilizzo delle nostre piattaforme indicano che c’è stata una vera e propria esplosione nell’adozione delle nostre tecnologie, soprattutto relativamente alle piattaforme cloud che possono essere implementate in tempi rapidissimi dai clienti. Nel mese di marzo sulla piattaforma Webex si sono sviluppati 14 miliardi di minuti di riunioni e, in un solo giorno, sono stati gestiti 4,2 milioni di meeting virtuali. Oggi è difficile fare previsioni fino alla fine dell’anno, anche se è ragionevole pensare che le richieste continueranno a crescere, anche se in modo meno radicale” commenta il Collaboration Leader.
Enrico Miolo, Collaboration Leader di Cisco ItalyIl valore della tecnologia è nelle mani dei partnerLa formazione è da sempre un punto centrale per Cisco, che così riesce a trasferire tutto il valore della sua tecnologia.
“Senza dubbio i prodotti Cisco si esprimono al meglio quando i partner sanno articolarne il valore offrendo soluzione, supporto e servizi. Per questo, organizziamo da sempre fitti calendari di webinar e approfondimenti virtuali per mettere nelle mani del nostro canale tutti gli strumenti utili a supportare efficacemente e velocemente le aziende italiane nel momento del bisogno” spiega Miolo, ricordando come in questa fase d’emergenza siano state attivate
moltissime iniziative su tutte le architetture, dalla security alla collaboration, dal data center al networking. In molti casi sono stati resi
disponibili anche trial gratuiti, estensioni delle tecnologie già attive presso i clienti con l’obiettivo primario di garantire velocemente la continuità del business dei clienti in un nuovo scenario.
“Ovviamente in momenti d’emergenza come questi le partnership forti con i distributori svolgono un ruolo ancora più importante, come quella con Tech Data, una realtà in cui la Business Unit dedicata a Cisco ha sviluppato negli anni competenze tecnologiche profonde, in particolare per tutto quello che oggi tocca il tema smart working. Il loro supporto è di fondamentale importanza: è come se fossero un’estensione naturale del team Cisco, capace di amplificare il nostro messaggio e veicolarlo là dove non riusciremmo ad arrivare da soli” chiarisce il Collaboration Leader, che tiene a precisare come lo
smart working sia un tema di cui Cisco si occupa da quasi dieci anni con massima attenzione, adottando questa modalità di lavoro anche tra i suoi dipendenti. Ovviamente con la pandemia lo smart working è diventato un tema ancora più rilevante e sicuramente resterà una priorità per tutti gli sviluppi tecnologici e le iniziative future del vendor.
Tech Data: “Da Cisco strumenti di collaboration intrinsecamente sicuri”L’ampio portafoglio di Tech Data permette di rispondere in modo estremamente efficace alle attuali richieste di mercato: una domanda fortemente orientata allo smart working che trova
nell’offering del distributore non solo tutte le componenti di infrastruttura, ma anche i sistemi di sicurezza, l’accessoristica, i servizi di assistenza e molto altro.
“In questi mesi di emergenza abbiamo soprattutto registrato un incremento nelle vendite di tecnologie per la comunicazione, ambito in cui ci posizioniamo da tempo in maniera autorevole sul mercato” afferma
Vincenzo Bocchi, Advanced Solutions Director di Tech Data Italia, mettendo in luce alcuni aspetti dello smart working che le aziende non dovrebbero mai trascurare. Questa modalità di lavoro obbliga, infatti, ad affrontare nuovi ambiti di sicurezza, estendendo policy e regole al di fuori del classico perimetro della comunicazione aziendale.
“Nell’abilitare lo smart working occorre, poi, tenere sempre presenti alcuni punti imprescindibili, come la riservatezza, l’integrità della comunicazione e la disponibilità della rete. Esiste, poi, naturalmente il problema del cybercrime, capace di sfruttare la più piccola falla per sferrare i propri attacchi malevoli. Per essere davvero funzionale, lo smart working deve essere, quindi, intrinsecamente sicuro. Per questo Cisco, uno dei nostri principali partner nell’ambito degli strumenti di comunicazione aziendale, mette a disposizione non solo Webex, ma anche efficaci soluzioni di security” spiega Bocchi.
Questo connubio rende unica la soluzione di collaboration di Cisco, che alla semplicità d’uso abbina la piena integrazione con i più diffusi strumenti di produttività e una sicurezza multistrato che non protegge solo gli endpoint dai malware, ma verifica anche le identità degli utenti, stabilendo l’attendibilità dei dispositivi prima di concedere l’accesso alle applicazioni.
“Per aiutare i dealer ad acquisire tutte le competenze necessarie sulle soluzioni Cisco, predisponiamo costantemente iniziative che diversifichiamo in termini di business e strategia” conclude Bocchi, sicuro di poter raggiungere la massima autorevolezza in ambito smart working grazie al valore di un brand che da sempre punta tutto su semplicità tecnica, prestazioni e sull’importante tema della sicurezza.
Vincenzo Bocchi, Advanced Solutions Director di Tech Data Italia
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