Partner Data ha analizzato la tematica della Data Loss Prevention (DPL), individuando quali sono gli strumenti disponibili nel mercato che meglio rispondono all’esigenza di proteggere i propri dati.
In un mondo in cui i dispositivi portatili e fissi stanno trasformando completamente il modo in cui lavoriamo e viviamo, è sempre più importante prestare attenzione ai dati proteggendosi da furti e attacchi informatici. Partner Data (
www.partnerdata.it), azienda che opera nel mercato dei prodotti per la sicurezza IT, protezione del software e sistemi di identificazione, ha analizzato a fondo la tematica della
Data Loss Prevention (DPL), individuando quali strumenti disponibili nel mercato meglio rispondono all’esigenza di proteggere i propri dati.
Innanzitutto, il termine
Data Loss Prevention fa riferimento a tutti questi sistemi che proteggono i dati all’interno o all’esterno di un’azienda. Obiettivo è quello di individuare e prevenire l'uso non autorizzato e la trasmissione delle informazioni riservate. La perdita dei dati può essere dovuta ad attacchi informatici provenienti dall’esterno, ma non sempre, dell’azienda, ma anche da errori del personale, a volte non adeguatamente formato per trattare e processare i dati nel modo corretto.
Le aziende, soprattutto in ottica GDPR, normativa entrata in vigore ormai sei mesi fa, devono garantire la protezione totale dei dati degli utenti e per fare ciò si possono avvalere di soluzioni come gli
Endpoint Protector, appliance hardware o virtuali in grado di ridurre drasticamente il rischio di furti o di danneggiamento delle informazioni derivanti da minacce interne o esterne all’azienda.
Ma cosa sono nel dettaglio gli Endpoint Protector? Si tratta di combinazioni di strumenti e processi per identificare, monitorare e proteggere i dati riservati in base alle policy aziendali e alle normative industriali.
Tra le più importanti funzioni che svolgono di questi strumenti:
- Tracciabilità di tutti gli accessi di device - Tutti i log delle attività dei dispositivi e delle applicazioni utilizzate devono essere registrate per tutti i PC o i dispositivi della rete;
- Reporting and Analysis Tools - Traccia completa per gli audit e un’analisi dettagliata con grafici per una rapida panoramica;
- Sensitive Content Filtering - Blocchi basati sulle tipologie dei file. I filtri possono essere creati anche sulla base di contenuti predefiniti o personalizzati ed espressioni ricorrenti;
- File Whitelist di dispositivi, URL o domini - Solo i file autorizzati possono essere trasferiti ai dispositivi autorizzati e alle applicazioni online. Tutti gli altri trasferimenti devono essere segnalati e/o bloccati;
- Modalità sicura offline e password temporanee - Anche i computer controllati ma temporaneamente offline devono rimanere costantemente protetti;
- Enforced Encryption - Criptare i dati sensibili in transito garantendone la sicurezza e l’accessibilità. Nel caso un dispositivo venga rubato o perso tutti i dati memorizzati su di esso sono criptati e quindi non accessibili ad altri utenti;
- Client Uninstall e Tamper Protection – Ciò garantisce continuità della protezione, impedendo ad estranei di manomettere o modificare le policy;
- Backup Scheduler - Backup automatico del registro per evitare sovraccarico del server.
Obiettivo degli Endpoint Protector è quindi quello di creare un ambiente informatico protetto e controllato che supporti il dipendente nello svolgere le azioni lavorative impedendo il furto di password o di altre informazioni sensibili e bloccando malware e minacce esterne. Per utilizzare questi strumenti è sempre importante affidarsi ad aziende competenti e con esperienza come Partner Data*, da oltre trent’anni leader nella protezione dei software.
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