Di scena strategia e roadmap di Sap Business One e possibili scenari innovativi per le Pmi realizzazibili con i partner. 24 di loro raccontano come affrontare la Digital Transformation in collaborazione con Sap. I casi utente di Geldi e Ubiquity,
L'innovazione è stato il filo conduttore del recente SAP Business One Forum 2017, l’evento SAP giunto alla sua terza edizione quest’anno intitolato ‘Nel cuore delle Pmi 4.0’ con l’obiettivo di indagare il legame tra le piccole e medie imprese - tessuto economico produttivo predominante in Italia - e la nuova rivoluzione industriale 4.0 che attraversa tutti i settori merceologici e le aree organizzative delle aziende. Un evento denso di contenuti, testimonianze, momenti di confronto e relazione aperto a partner e clienti del vendor – circa 300, realizzato in collaborazione con 24 partner. Sul palco della sessione plenaria i top executive di Sap delineano strategia e roadmap relative alla soluzione Sap Business One specificatamente focalizzata su un target aziendale Pmi, contestualizzandole nello scenario di mercato.
Luis Murguia, Head ofGlobal SAP Business One, apre la giornata indicando i fronti più innovativi verso cui si sta orientando la soluzione SAP: “La Digital Economy è qui e voi potete farne parte con Business One. Siamo in un momento di grandi trasformazioni: noi ci stiamo preparando per un incredibile viaggio di innovazione.Business One evolverà per guidare le vostre aziende nella Digital Economy. Inizieremo con il renderlo disponibile in cloud in modalità completamente SaaS; si potrà accedere ad esso ovunque con un qualsiasi browser; app dedicate saranno disponibili per profili come gli agenti commerciali così come per gli addetti ai servizi di assistenza e mentre scompariranno le tastiere sarà sempre più facile dialogare con Business One attraverso la voce. E se l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più presente attraverso il sistema di chatbot consentendo di automatizzare i processi oggi ancora gestiti in modo manuale si ricorrerà all’IoT per sostituire gli esseri umani nell’attività di inserimento dati attraverso sensori e dispositivi. Tutto ciò non è fantascienza ma realtà”. Una realtà che guarda al futuro ma poggia su 20 anni di storia di prodotto, ripercorsi nelle sue linee principali da Fabrice Sala, Head of SAP Business One Emea: “Quello intrapreso da Sap Business One è un viaggio fatto di tappe evolutive e di continui investimenti: vogliamo che sia l’ERP numero 1 nel mercato Smb mettendo al centro il cliente”.
Fabrice Sala, Head of SAP Business One Emea
Sala snocciola i numeri di Business One: 20 anni di vita – dal 1996 ad oggi quando abbraccia analytics, mobile, in memory, cloud; più di 55 mila clienti, commercializzato in 150 paesi con 43 localizzazioni, un approccio per industry con 400 soluzioni specifiche per mercati verticali – portate sul mercato attraverso un ecosistema di oltre 1.000 partner – “ci interessa la qualità dei partner non la qualità”, una crescita a doppia cifra anno su anno (nel 2016 la crescita si è attestata sul 22%, con un 95% di rinnovi e 6.391 nuovi clienti). Di recente è stato annunciato un nuovo portale, un repository per le storie di successo: ad oggi ne conta 3.000 suddivise per tecnologia, industry, lingua,…In questo viaggio la meta a cui tende Sap con Business One è quello appunto di guidare il mercato Smb nei prossimi 20 anni raggiungendo il traguardo di 10 mila soluzioni e 1 milione di clienti. “Giunto oggi alla release 9.2 nei prossimi decenni Business One cavalcherà l’onda dell’innovazione abbracciando le frontiere innovative dei micro servizi, dell’IoT, del machine learning e del cloud”, conclude Sala.
La vista italiana E’ Adriano Ceccherini, General Business Director di SAP Italia, a fornire lo spaccato italiano analizzando il contesto di riferimento che mette i dati al centro, la nuova risorsa chiave da cui trarre valore per le aziende accanto a quelle più tradizionali di materie prime, lavoro ed energia: “Siamo nel pieno di una tempesta perfetta: oggi nelle aziende oltre a una grande e nuova abbondanza di dati ci sono una serie di tecnologie mature per processare queste dati, semplificarli e renderli comprensibile al business”. Tre le fonti di dati principali oggi indicate da Ceccherini. Prodotti e servizi sviluppati delle aziende (IoT)- una sensoristica presente in differenti settori che restituisce grandi moli di dati per fare molteplici cose, come, per esempio orientare i processi decisionali nonché definire nuovi modelli di business. Il mercato: una mole destrutturata di dati - tutte le tracce che arrivato esplicitamente e implicitamente dai clienti (social media, collaboration, Internet 2.0,…). L’azienda nell’accezione di Industry 4.0 che fornisce una fonte nuova di dati provenienti dagli impianti produttivi.
Adriano Ceccherini, General Business Director di SAP Italia
Un nuovo scenario in cui la piccola impresa fatica a orientarsi: si trova di fronte a un muro binario di dati - Big Data e Data Lake - ma, di fatto, non sa come utilizzarli. Per questo è fondamentale dotarsi di una tecnologia che consenta di semplificarli, estrarre pattern di conoscenza significativi e utili per il proprio business. Raccogliergli in modo semplice non è però sufficiente, vanno elaborati in fretta, in real time, prima che certi fatti accadano o per guidarli correttamente: “Proporre innovazione alle piccole imprese non può solo significare riorganizzare ed efficientare i processi per renderli più flessibili e parametrici, ma sfruttare tutto ciò che arriva dalla miniera d’oro dei dati per metterli in relazione ai processi di business in modo veloce”. Se la risposta Sap in termini di velocità si chiama Hana - la tecnologia di in memory computing alla base dell’offerta aziendale - Business One è la risposta per distillare contenuti significativi per il business dalla mole di dati in modo semplice. “L’IT oggi assume un nuovo ruolo più strategico rispetto al passato, con un grande impatto sul business. E’ un fatto che non succedeva da oltre un 20ennio e l’ambizione di Sap è quella di portare nuovo valore aggiunto proveniente dall’IT alle imprese italiane”, sottolinea Ceccherini. Business One coniuga tecnologia di eccellenza con fruibilità per le Pmi:“Lo sforzo fatto da Sap con Business One è quello di pensare in grande attraverso Hana che sta sotto tutte le soluzioni implementate nelle aziende grandi e molto grandi, ma scalare verso il basso dal punto della fruibilità e della possibilità di investimento, senza rischiare di banalizzare il prodotto. Non uno scherzo in termini ingegneristici”, afferma.
I numeri italiani denotano la bontà della strategia messa in atto: il raggiungimento del traguardo dei 3.000 clienti, con un tasso del 15% di crescita di nuovi clienti anno su anno, una crescita di fatturato a doppia cifra e un numero di partner che supera oggi le 60 realtà con un’attività di recruting intensa: “Per le caratteristiche di accessibilità e innovazione democratica di Business One,l’ecosistema dei partner locali è linfa vitale ed elemento fondamentale per sfruttare il patrimonio tecnologico di base e declinarlo sulle esigenze specifiche del territorio e dei diversi settori merceologici”. E le prospettive di mercato in cui muoversi sono così ampie per cui l’aspetto rilevante non è tanto il competere con un altro vendor ma essere al posto giusto nel momento giusto a indirizzare le necessità di trasformazione digitale delle aziende. Esigenza che anche in Italia oggi si fa sentire ed è sempre più forte anche per le Pmi, come risulta da una ricerca condotta di recente da SAP in collaborazione con SDA Bocconi su un campione di 1.200 CxO di aziende (per il 54% costituito da imprese di piccole e medie dimensioni con un fatturato inferiore ai 40 milioni di Euro) da cui emerge una situazione tendenzialmente positiva verso la digitalizzazione.
Il 63% delle aziende intervistate afferma di avere già concluso (27%) o ha già lanciato (36%) almeno un’iniziativa di digitalizzazione, mentre il 13% ha dichiarato l’intenzione di farlo entro il 2017. Solo il 23% al momento non ha intenzione di abbracciare la trasformazione digitale. “E per farlo - conclude Ceccharini - l’approccio deterministico del passato oggi non regge più. Occorre muoversi partendo con un approccio non monolitico ma agile, a piccoli passi e adatto all’IT moderna, ragionando in logica di business incrementale.”
La scelta Sap Business One on Hana di Geldi e Ubiquity Ad accrescere la spinta innovativa dell’evento le testimonianze di due clienti che hanno fatto una scelta SAP Business One on Hana: Geldi e Ubiquity. Geldi è una realtà abruzzese nata nel 1979, specializzata nella distribuzione e nella logistica di prodotti alimentari all’ingrosso (circa 6.000 articoli) nel settore Ho.re.ca in grado di consegnare in 24 ore ai propri clienti nel Centro-Italia. In 40 anni di crescita continua da realtà individuale l’azienda è diventata un’organizzazione manageriale – improntata sul paradigma tecnologie, processi, persone - con un organico che oggi supera le 100 persone. Nel 2016 ha fatturato 21,9 milioni di euro (+ 8,63% rispetto al 2015), gestito 4.671 clienti, circa 148mila ordini di vendita e 21.800 ordini di acquisto, emesso e gestito oltre 204 mila fatture, con un 2017 che sta continuando a segnare una crescita (7,25%) su base annua. “Ci differenziamo per il servizio al cliente, pensando locale ed agendo globale, garantendo la consegna in 24 ore, con agenti consulenti. Per differenziarci dalla concorrenza inoltre nel 2009 alla commercializzazione di marchi noti abbiamo affiancato la produzione di prodotti a base di carne. Un business nuovo che completa il business tradizionale”, racconta Giacinto Tenaglia, HR&IT Manager, Geldi. Per gestire la continua crescita di dati e continuare a garantire un eccellente servizio al cliente, nel 2015 l’azienda ha fatto un salto di qualità optando per SAP Business One on Hana con l’obiettivo di garantirsi la crescita futura: “Oggi il nostro sistema informativo aziendale deve rispondere a requisiti di gestione informatizzata del magazzino, analisi statistica dei dati per gli acquisti, informatizzazione del controllo in fase di picking per controllare i possibili errori umani, operare le fatture in automatico, fornire KPI adeguati sulla produttività del magazzino, gestire la tracciabilità e l’archiviazione ottica sostitutiva dei documenti” – racconta Tenaglia - “La scelta di SAP, affiancato dal partner Hiteco, è stata dettata principalmente dalla necessità di gestire tutti i dati aziendali in modo certo, affidabile e attendibile, avere KPI e reportistica completa e in tempo reale per prendere decisioni veloci e sicure, attraverso funzionalità di Business Intelligence, integrazione con soluzioni voice e mobile”.Lo scorso gennaio c’è stato il go live del progetto, oggi al 70% della sua implementazione - ma le prospettive di evoluzione sono molteplici ed estese:”I fronti futuri a cui guardiamo con SAP Business One riguarderanno applicazioni in ambito Internet of Things, soprattutto a tutela della sicurezza dei dipendenti, archiviazione ottica dei documenti e lancio della nostra piattaforma B2B di e-commerce”, conclude Tenaglia. Ubiquity è un’azienda che offre servizi di comunicazione mobile per le imprese e le organizzazioni finanziarie. Tramite una piattaforma di Ubiquitous Communication, gestisce servizi di comunicazione integrata multi-canale che prevedono l’uso di messaggi bulk & premium, push notification, e-mail, instant messaging e chatbot. Come illustra Dario Calogero, Ceo di Ubiquity: “Un’azienda domestica sana, con tassi di crescita del 25-30% annui, che nel 2015 ha deciso di espandersi a livello globale, attraverso due operazioni importanti: nel 2016 ha aperto una filiale in Svizzera a Lugano e ha acquisito un’azienda indiana con sede a Bangalore”. La combinata tra Italia+India ha dato origine a una realtà dal respiro internazionale con un giro di affari 2016 nell’ordine dei 65 milioni di euro, che ha gestito rispettivamente – 826 milioni di notifiche in Italia e 15-16 miliardi in India. Ubiquity ha scelto Sap per assecondare l’ambizioso progetto di quotazione in Borsa per diventare un’azienda pubblica in un prossimo futuro - non a caso nel 2015 è diventata una delle società Elite certificata di Borsa Italiana. Tra i requisiti necessari per raggiungere tale certificazione il fatto di avere un sistema gestionale integrato di un vendor di primaria importanza. Da qui l'avvio della selezione che ha portato a scegliere SAP Business One – attraverso il partner Var-One: "E’ una soluzione che risponde pienamente alle nostre necessità, adatta alle Pmi ma in grado di accompagnare la crescita dell’azienda e di integrare le diverse geografie dove operiamo in modo semplice. Da sottolineare anche la verticalizzazione su esigenze specifiche e la capacità di analisi in tempo reale per fornire informazioni utili al business. Una soluzione quindi flessibile, in grado di gestire un alto numero di transazioni in tempo reale, internazionale e multi-company capace di accogliere nuovi modelli di business in un mondo che evolve e si trasforma velocemente”, chiosa Dario Calogero. Ospite d’eccezione della sessione plenaria Oscar Farinetti, Fondatore e Presidente di Eataly, che, nell’intervento dal titolo “10 mosse per essere disruptive”, suggerisce alla platea alcuni passi da compiere per continuare a essere protagonisti in uno scenario fortemente competitivo: “Saper gestire l’imperfezione; individuare le priorità, semplificare; pensare locale e agire globale; saper narrare; spostare il valore del rispetto dal senso del dovere al senso del piacere; never, never give up; restare giovani; copiare (non imitare); saper cambiare; fiducia, patriottismo e coraggio". Nelle sessioni parallele casi di successo, verticali ad hoc per diversi industry ed esperienza e know-how dei 24 partner: Agile Team, Aldebra, Alfa System, Arxivar, Boyum IT Solutions, Computer Halley, Datalab, E.C.A Consult, Hiteco, InformEtica Consulting, Intel, IT Allianz, Lenovo, Omnia Group, RTS Remote Terminal System, Sana Commerce, Sata Consulting, SEP, Soluzioni Software, Sys-Dat, Trend Micro, Umana, Var-ONE e VM Sistemi.
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