QNAP TS-453A, il Nas che strizza l'occhio a Linux (TEST)
Il Nas in prova è un dispositivo estremamente versatile che può soddisfare pienamente le esigenze di una Pmi o di uno studio professionale. Le quattro interfacce Gigabit garantiscono un transfer rate elevato inoltre, grazie poi alle porte Hdmi e quelle Usb 3.0, è possibile trasformare il Nas in un potente elaboratore. Da non sottovalutare la peculiarità di far coesistere Linux a fianco del sistema operativo proprietario.
Autore: Ernesto Sagramoso
QNAP, uno dei più importanti vendor nel campo dello storage di rete, offre una completa linea di soluzioni che spazia dai dispositivi enterprise con dodici bay fino al piccolo Nas per il mercato SoHo con due soli alloggiamenti. Il modello in prova (QNAP TS-453A) è un Nas capace di gestire fino a quattro dischi fissi, appartiene alla nuova famiglia TS-x53A, caratterizzata dalla possibilità di far coesistere Linux a fianco del sistema operativo proprietario.
Costruzione efficace QNAP TS-453A, dall’estetica notturna molto pulita, è dotato di un ottimo display alfanumerico a cristalli liquidi retroilluminato di colore azzurro. Grazie a questo schermo è facile interagire con il Nas e scoprire velocemente eventuali errori di funzionamento. Poiché si tratta di una soluzione che deve operare 24 ore al giorno, è stato progettato valutando attentamente la dissipazione del calore generato dagli hard disk, onde evitare surriscaldamenti.Troviamo infatti un robusto cabinet in metallo e una grossa ventola posteriore che mantiene un flusso d’aria costante sui dischi. L’interno racchiude una struttura con i quattro alloggiamenti per gli HD e una scheda madre con tutta l’elettronica di controllo, compreso il microprocessore e i due slot per le Ram di tipo Sodim. Parlando di caratteristiche tecniche ricordiamo che il TS-453A si basa su una Cpu quad core di Intel, e più precisamente sul Celeron N3150. Si tratta di una chip di ottava generazione realizzato con un processo produttivo a 14 nanometri che offre un Tdp di soli 6 W, peculiarità importante per il contenimento dei consumi e del calore generato. Questo chip gestisce le istruzioni a 64 bit e lavora con un clock di 1,6 GHz, frequenza che può raggiungere i 2,08 GHz grazie alla Burst Technology. L’unico neo è la capacità di utilizzare solo 8 GByte di Ram (DDR3L-1600), caratteristica comunque poco significativo per un Nas di questa categoria. Come controller grafico per le due uscite Hdmi è stato scelto l’HD Graphics (interno al chip), in virtù delle ottime prestazioni offerte. Molto comoda la presenza di un sistema hardware per la crittografia secondo lo standard Aes-NI, da applicare sia a una sola cartella sia a un intero volume oppure a un drive esterno collegato alle porte Usb. Questa soluzione, garantendo una velocità di 398 MB/s, evitadi penalizzare le prestazioni del Nas.L’installazione dei dischi risulta estremamente semplice L’alimentazione viene fornita da un trasformatore esterno, scelta un po’ scomoda ma che non penalizza le dimensioni del dispositivo e per evitare furti è disponibile il classico aggancio Kensington per bloccare l’apparecchio alla scrivania. Tanti collegamenti Le prestazioni dei Nas dipendono in buona parte dalla velocità di trasmissione delle informazioni. Infatti, quando più utenti accedono ai dischi, è facile che il flusso dai dati congestioni la rete provocando un significativo degrado delle prestazioni. Per questa ragione la soluzione Qnap TS-453A possiede ben quattro Gigabit Ethernet che possono essere impostate per distribuire il carico su più porte oppure per riservarne alcune come backup in caso di guasti. La scelta di quelle da aggregare è molto semplice, basta andare in Pannello di controllo, attivare Rete, Network & Virtual Switch e quindi Interfacce. A questo punto inserire il segno di spunta su quelle desiderate e passare alla finestra Trunking di Porta per impostare la combinazione prescelta. Questo Nas offre numerose modalità di trasmissione, tra queste ricordiamo Balance-rr che fornisce un ottimo bilanciamento del carico e una tolleranza ai guasti, Backup attivo che sfrutta la seconda interfaccia nel caso di malfunzionamento della prima e Broadcast che prevede la trasmissione dei dati su tutte le porte. Attenzione che per sfruttare alcune opzioni è necessario utilizzare un router o uno switch compatibili. Sul retro si notano quattro interfacce Gigabit Ethernet, ltre Usb 3.0 e due Hdmi Per quanto riguarda il collegamento con il router, si può decidere di ricevere automaticamente l’indirizzo (DHCH attivo) oppure impostarne uno statico, soluzione preferibile per evitare ad esempio conflitti con altri apparecchi presenti sulla rete. Le quattro porte Usb 3.0 (una frontale e tre posteriori) sono utili per configurare il Nas come un print server oppure per espandere velocemente lo spazio di memorizzazione. In questo caso basta collegare un disco esterno (anche da 2,5 pollici autoalimentato) a una delle quattro porte per disporre immediatamente dei GigaByte aggiuntivi. QNAP commercializza inoltre due interessanti unità di espansione da 5 (UX-500P) e da 8 bay (UX-800P) da connettere sempre alle porte Usb. Si tratta di veri e propri Nas in grado di gestire tutti i protocolli Raid in modo da non pregiudicare l’affidabilità del sistema.Infine, sul pannello posteriore del TS-453A sono presenti due interfacce Hdmi per monitor/TV che supportano una risoluzione 4K nativa, due prese microfoniche e una Line Out da collegare a un impianto stereo o a una coppia di altoparlanti amplificati. In dotazione viene fornito inoltre un comodo telecomando.
Facile installazione Prima di accendere l’unità è preferibile inserire i dischi fissi. Il Nas in prova accetta fino a quattro unità da 8 TeraByte ciascuna, anche se è facile prevedere che il firmware sarà aggiornato quando verranno presentati hard disk di capacità superiore. Prima di acquistare i drive è consigliabile controllarne la compatibilità sul sito di QNAP, fermo restando che è importante orientarsi su dispositivi studiati appositamente per i Nas, come i WD Red utilizzati per questo test. Per contenere il consumo energetico è possibile sfruttare quelli da 2,5 pollici mentre quando le performance sono un must è opportuno orientarsi sui veloci SSD. L’inserzione dei dischi è un’operazione molto semplice, basta infatti estrarre i cassetti (partendo da quello più a sinistra che risulta il numero 1), introdurre gli HD e bloccarli con le vite in dotazione. Queste ultime sono dotate di una speciale testa svasata che evita il contatto con le pareti del vano. Attenzione a inserire unità vuote poiché vengono formattate automaticamente e quindi si perderebbero i dati memorizzati precedentemente. QNAP, considerando il target di utenti a cui è destinato l’apparecchio, ha preferito montare dei cassetti senza serratura, fermo restando che sono disponibili dei ricambi dotati di sistema di sicurezza. Questo modello gestisce i più importanti protocolli Raid Per rendere operativo il Nas è possibile seguire due strade: fotografare il QRCode riportato sul lato superiore dell’apparecchio con uno smartphone o un tablet, oppure collegare alla Lan una delle porte Ethernet e digitare start.qnap.com nella barra degli indirizzi del browser. Nella pagina che appare selezionare il TS-453A e premere il pulsante Comincia per attivare la procedura che indica tutte le operazioni da compiere. Nel caso il Nas non riesca a comunicare con la rete è sufficiente andare sul sito QNAP (www.qnap.com) e scaricare l’utility Qfinder che identifica il dispositivo. Al termine è consigliabile configurare il server Smtp interno in modo che invii e-mail al sopraggiungere di determinati eventi.
Semplice da utilizzare Per gestire il TS-453A basta digitarne l’indirizzo IP in un normale browser oppure utilizzare QFinder. Dopo aver inserito le proprie credenziali si accede alla videata principale di Qts, il sistema operativo comune a tutti i Nas del vendor. Questa finestra, in stile Windows, raggruppa le icone delle app più importanti, compresa quella del Pannello di controllo. Prima di iniziare a lavorare è necessario creare i Volumi (gruppi di dischi) per la memorizzazione dei dati. È possibile scegliere impostazioni come il tipo di Raid (Il Nas supporta tutti i livelli più significativi come Jbod, Raid 1, Raid 0 e Raid 5), la soglia di avviso di spazio insufficiente e la crittografia. Dopo avere agito su queste voci, si passa alla creazione degli utenti e delle cartelle condivise. Sempre tramite il Pannello di controllo si possono decidere i Servizi e le applicazioni interne che si desiderano sfruttare, per esempio il server Ftp, quello Web o il database server MySql.Tra le utility più interessanti ricordiamo Dashboard, che mostra in real time i principali parametri di funzionamento come la temperatura del sistema, la velocità della ventola e l’utilizzo della scheda di rete. Tanto software a disposizione dell'utente Il successo dei prodotti QNAP deriva anche dalla disponibilità di numerose applicazioni, spesso gratuite, che consentono di sfruttarli non solo per la memorizzazione dei dati. Per scaricare quella desiderata basta appoggiarsi all’App Center, una utility dotata di un’interfaccia molto intuitiva. Le app sono infatti raggruppate in categorie come Elementi essenziali Qts, Consigliato, Backup/Sinc, Ufficio e Intrattenimento.Tra le soluzioni più interessanti segnaliamo Virtualization Station, che trasforma il Nas in un server appliance in grado di gestire computer virtuali basati su Windows, Android, Linux e Unix. Lavorare con le virtual machine è molto semplice, grazie anche a un tutorial in italiano consultabile on line (www.qnap.com/i/it/trade_teach/con_show.php?op=showone&cid=103). Innanzitutto si deve selezionare Crea VM, impostare i parametri principali o scegliere tra i template predefiniti (differiscono principalmente per i core, la Ram e lo spazio su disco) e comunicare la cartella dove è memorizzata l’immagine Iso del sistema operativo da virtualizzare. Il passo successivo consiste nell’avviare la virtual machine e premere Console per utilizzarla all’interno di un browser web oppure tramite un monitor e una tastiera collegati direttamente al Nas. Inoltre, grazie a Surveillance Station, il TS-453A diventa un sistema di videosorveglianza professionale in grado di gestire più telecamere IP. Grazie a Linux Station, si è in grado di utilizzare tutti gli applicativi sviluppati per questo sistema operativo Di base offre due o quattro canali ma è possibile aggiungerne altri acquistando una licenza dal QNAP License Store (http://license.qnap.com/) o presso un rivenditore autorizzato. Molto comoda la funzionalità che attiva degli allarmi al sopraggiungere di determinati eventi come l’accesso di una persona.Collegando un monitor e una coppia di casse alle prese posteriori e scaricando VideoStation HD o HDPlayer il TS-453A si trasforma in un potente media player. Ovviamente le potenzialità del Nas non finiscono qui, è infatti possibile collegare un televisore per visualizzare contenuti multimediali in streaming da YouTube, utilizzare le potenti opzioni di backup e sincronizzazione per salvare i dati anche nel cloud (per esempio su DropBox) oppure su un server remoto compatibile con il protocollo rsync. Non potevano poi mancare delle app per gestire le foto, la musica e per il collegamento dei dispositivi mobile Apple e Android. Conclusioni QNAP TS-453A è risultato un dispositivo estremamente versatile che può soddisfare pienamente le esigenze di una Pmi o di uno studio professionale. Le quattro interfacce Gigabit garantiscono un transfer rate elevato inoltre,grazie poi alle porte HDMI e quelle USB 3.0, è possibile trasformare il NAS in un potente elaboratore. Da non sottovalutare la peculiarità di far coesistere Linux a fianco del sistema operativo proprietario. I prodotti dell’azienda taiwanese vengono distribuiti in Italia da Allnet, Brevi, Computer Gross, Datamatic, Esprinet, Ingram Micro, IT Distribuzione, LEAD e Tech Data. QNAP ha anche selezionato dei partner certificati e rivenditori anche on line.
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