La polizia olandese, Europol, Intel Security e Kaspersky Lab uniscono le forze per lanciare l’iniziativa No More Ransom, un nuovo passo nella collaborazione tra le forze dell’ordine e il settore privato per combattere insieme i ransomware.
No More Ransom (
www.nomoreransom.org)
è un nuovo portale volto a informare gli utenti del pericolo rappresentato dai ransomware e ad aiutare le vittime a recuperare i propri dati senza dover pagare il riscatto ai cyber criminali.I ransomware sono un tipo di malware che blocca i computer delle vittime o cripta i loro dati, chiedendo un riscatto per riottenere il controllo sui dispositivi o i file colpiti.
Ecco un video che spiega come un computer può essere infettato da ransomware.I ransomware costituiscono una delle maggiori preoccupazioni per le forze dell’ordine europee: quasi due terzi degli stati dell’Unione Europea stanno conducendo indagini su questo genere di attacco malware. Sebbene i principali obiettivi siano spesso i dispositivi degli utenti, vengono colpite anche le reti aziendali e governative.
Il numero delle vittime sta aumentando a una velocità allarmante: secondo Kaspersky Lab, il numero di utenti attaccati dai crypto-ransomware è aumentato del 550%, da 131.000 nel periodo 2014-2015 a 718.000 nel 2015-2016.
NoMoreRansom.org
Lo scopo del portale
www.nomoreransom.org è offrire un’utile risorsa online alle vittime di ransomware. Gli utenti vi possono trovare informazioni su cosa siano i ransomware, come funzionino e, ancora più importante, come proteggersi. La consapevolezza è essenziale, in quanto non ci sono tool di decriptazione per tutti i tipi di malware attualmente disponibili. Una volta infettati, ci sono alte probabilità che i dati siano persi per sempre. Usare Internet in modo consapevole, seguendo alcune regole basilari di sicurezza informatica, può aiutare a evitare in primo luogo l’infezione. Il progetto offre agli utenti tool che potrebbero aiutarli a recuperare i propri dati una volta che sono stati criptati dai criminali.
Nel suo stadio iniziale, il portale conterrà quattro tool di decriptazione per diversi tipi di malware, di cui l’ultimo è stato sviluppato a giugno 2016 per la variante Shade. Shade è un Trojan del tipo ransomware emerso verso la fine del 2014. Il malware viene diffuso attraverso siti nocivi ed email con allegati infetti.
Dopo essersi introdotto nel sistema dell’utente, Shade cripta i file archiviati sulla macchina e crea un file .txt contenente informazioni sul riscatto e le istruzioni dei cyber criminali su cosa fare per riavere i file personali dell’utente. Shade usa un algoritmo di decriptazione forte per ciascun file criptato, generando due chiavi AES casuali da 256 bit: una è usata per criptare il contenuto del file, mentre l’altra è usata per criptarne il nome.
Dal 2014, Kaspersky Lab e Intel Security hanno impedito più di 27.000 tentativi di attacco agli utenti con il Trojan Shade. La maggior parte delle infezioni sono avvenute in Russia, Ucraina, Germania, Austria e Kazakistan.
L’attività di Shade è stata inoltre registrata in Francia, Repubblica Ceca, Italia e Stati Uniti. Lavorando insieme e condividendo le informazioni tra diverse parti, è stato possibile ottenere l’accesso al server di comando e controllo di Shade usato dai criminali per archiviare le chiavi di dectriptazione per poi condividerle con Kaspersky Lab e Intel Security. Questo ha aiutato a creare un tool dedicato che le vittime possono scaricare dal portale No More Ransom per recuperare i propri dati senza pagare i criminali. Il tool contiene oltre 160.000 chiavi.
Denunciare sempre
Segnalare attacchi ransomware alle forze dell’ordine è molto importante per aiutare le autorità a farsi un’idea complessiva della minaccia e quindi ottenere una maggiore capacità di contrastarla. Il sito No More Ransom offre alle vittime la possibilità di denunciare un crimine, in connessione diretta con la supervisione di Europol dei
meccanismi nazionali di segnalazione.
Se in qualche modo siete stati colpiti dal ransomware, vi consigliamo di non pagare il riscatto. Pagando, supporterete il business dei cyber criminali. Inoltre, non ci sono garanzie che pagare il riscatto vi restituisca l’accesso ai dati criptati.