HP fornisce nuovi dettagli in merito all'evoluzione della stampa 3D. Oltre ai modelli già presenti sul mercato, dedicati soprattutto a bassi volumi di stampa e ad attività prototipali, la società afferma che entro la fine dell'anno introdurrà due nuovi modelli dedicati alla stampa di produzione di grandi volumi.
I nuovi modelli, già in fase di ordinazione, segneranno l'inizio di un nuovo mercato estendendo la stampa 3D in un un numero sempre maggiori di contesti operativi sfidando la competizione, sia in ambito 3D sia nel manufacturing, tanto è vero che HP azzarda la possibilità che queste nuove macchine possano offrire prestazioni 10 volte superiori alla concorrenza.
Secondo quanto afferma il management della società l'entry point della nuova seria dovrebbe aggirarsi attorno ai 130mila dollari. "Per HP - afferma il chief executive Dion Weisler - significa entrare nel vero mondo della produzione con capacità di sfornare migliaia di pezzi al giorno".
L'introduzione della stampa 3D sta avendo un effetto dirompente sul mercato, tanto è vero come sottolineano gli analisti, che nel 2015 si è raggiunto un fatturato di 1,5 miliardi di dollari con una crescita anno su anno del 17%.
Le stampanti 3D creano destabilizzazione poiché nel medio e lungo periodo possono arrivare a competere con sistemi di produzione industriale. Ma è anche vero che nella più verosimile delle ipotesi questa nuova tecnologia si rivelerà non tanto come alternativa, ma complementare agli attuali sistemi di produzione 3D
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HP afferma che le nuove stampanti saranno in grado di stampare 12mila copie di un tipico manufatto plastico nello stesso tempo in cui una stampante 3D della concorrenza impiega a stamparne mille.
Concorrenza che risponde al nome di Stratasys, 3D Systems, Eos, Mcor Technologies ed Envision.