Itway ha annunciato la nascita di
4Science una
specifica società del gruppo ravennate dedicata alla
gestione dei big data di Enti di ricerca scientifica, musei, università, biblioteche e fondazioni.
L’obiettivo di 4Science è di operare da leader nei settori dell’ICT for Cultural Heritage e della Data Curation. Questo mercato di riferimento viene stimato in
4 miliardi di Euro, in Europa e gli attori specializzati sono poco più di 10 a livello mondiale, in gran parte operatori interni a istituzioni pubbliche.
I potenziali clienti di 4Science sono di fatto enti culturali, musei, fondazioni, biblioteche, archivi, università, banche, enti di ricerca scientifica pubblici e privati nonché aziende che si occupano di medicina, farmaceutica, aerospazio, biotecnologie, materiali avanzati, ricerca a scopo di brevetto.
Le esigenze della crescita esponenziale dei volumi dei dati scientifici, i cosiddetti Big Data, includono la gestione dei flussi di dati che arrivano dagli apparati sperimentali e la loro
organizzazione, distribuzione, conservazione, storicizzazione, il loro trattamento sicuro da attacchi informatici, oltre a metodi per garantirne completezza ai fini di controllo e replica sperimentale, e per garantirne il riuso nel tempo.
L’Italia ha un importante know-how nel settore del trattamento dei dati scientifici, con una lunga tradizione nata nel secondo dopoguerra nella fisica e poi sviluppatasi in ambiti diversi quali, ad esempio, quello dei
beni culturali.
4Science intende offrire agli enti scientifici e culturali di tutto il mondo le esperienze e le competenze di un team di professionisti - ingegneri, ricercatori, docenti universitari - in grado di supportarli in ogni fase del progetto di ricerca.
Andrea Farina, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Itway, nel presentare questa nuova realtà del gruppo Itway ha dichiarato: “La nascita di 4Science è la conferma della visione del Gruppo verso il mercato del Valore. I settori di Advanced Data Management e di Science and Cultural Heritage sono in forte espansione, scarsamente presidiati e difficilmente raggiungibili da attori non specializzati. Inoltre, è un atto di fiducia nei confronti del nostro Paese, dove la scienza e la ricerca scientifica non godono della giusta valorizzazione. Siamo certi che la 'via italiana' di fare informatica per la scienza avrà importanti riconoscimenti anche all’estero”.