Opteron+Arm, l'accoppiata di Amd per (ri)avvicinarsi ai server
La nuova gamma A1100, a 28 nm, punta sull'architettura nella speranza di ravvivare l'attenzione di costruttori e sviluppatori in ambito aziendale.
Autore: Redazione ChannelCity
Amd ha tolto i veli alla nuova gamma di processori fin qui conosciuti con il nome in codice di Seattle. Gli Opteron A1100, progettati con tecnica di fabbricazione a 28 nm, si rivolgono al mercato dei server, basandosi su architettura Arm. Possono essere integrati fino a otto core Cortex A57. Due core condividono 1 Mb di cache L2, mentre l'insieme condivide una cache L3 da 8 Mb. Il chip integra un controller Ddr3/Ddr4 che può gestire fino a 128 Gb di memoria, oltre a un modulo che permette di utilizzare due porte Gigabit Ethernet. Questa scelta dovrebbe consentire ad Amd di indirizzarsi meglio verso i Web server e le piattaforme di rete. La presenza di due controller Sata3 consente di gestire fino a 14 porte. Il SoC dispone anche di un coprocessore destinato a ottimizzare le operazioni di cifratura e decifratura. In questo modo, l'Opteron A1100 potrà essere integrato anche nei server dedicati allo storage. Amd, inoltre, spera che l'impiego dell'architettura Arm faciliti la penetrazione nelle piattaforme di sviluppo. Allo scopo, sono state presentate due soluzioni commerciali, ovvero SoftIron Overdrive 3000 e il supporto dello storage di Beaconworks. I chip sono già disponibili per gli assemblatori, mentre ancora si attendono costruttori pronti con macchine già dotati dei nuovi motori. Sono disponibili tre modelli: l'A1170 gira a 2 GHz, l'A1150 scende a 1,7 GHz, mentre l'A1120 dispone di soli quattro Cortex A57. Va ricordato che gli Opteron A1100 erano attesi già da qualche tempo, ma Amd ne ha rimandato l'uscita per problemi interni e difficoltà di sviluppo. Al momento non sono ancora disponibili i dettagli sulla roadmap futura.
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