Mobile printing, piace ma le aziende non lo supportano

Secondo le analisi di Idc, l’uso di smartphone e tablet nelle imprese fa emergere l’esigenza e i vantaggi della stampa da device mobile. Poche però le aziende pronte a gestire il processo.

Autore: R.B.

Sull’onda di un utilizzo sempre più capillare di smartphone e tablet nelle imprese, sta emergendo fra gli utenti aziendali l’esigenza di stampare direttamente dai dispositivi mobili. Lo evidenzia un nuovo studio dell'analista di mercato IDC condotto a livello mondiale su oltre 22mila utenti finali. 
Secondo Idc, i vantaggi che le aziende otterrebbero sfruttando questa opportunità sarebbero enormi, avendo alle proprie dipendenze un numero sempre più grande di mobile worker, ovvero utenti basati in ufficio, sul campo o a casa, che utilizzano almeno un device mobile per scopi lavorativi. L'analista calcola che già oggi questi rappresentino il 55% (più di 12 milioni di persone) della forza lavoro in Italia e che arriveranno a essere il 73% (17 milioni) nel 2018. 
Stando ai risultati della ricerca, per il 75% degli utenti aziendali il valore di business della stampa da dispositivo mobile è equivalente a quella da pc. Per il 15% è addirittura superiore. Tra i principali benefici elencati dagli utenti, citiamo la velocità di revisione dei documenti, la customer satisfaction, il numero di transazioni eseguite e i nuovi clienti acquisiti. 
Purtroppo, evidenzia Idc, in molte aziende la stampa diretta da smartphone/tablet non è ancora supportata. Questo comporta che solo il 56% degli utenti appartenenti al campione si dica soddisfatto. L’indagine rivela che ben il 35% degli utenti smartphone e il 34% degli utenti tablet non riescono a stampare in azienda. “Il valore di business della stampa da dispositivo mobile è chiaro, tuttavia l’adozione di questo processo a livello aziendale è ancora poco diffuso e conosciuto, sottolinea Sergio Patano, research & consulting manager di Idc Italia. 
La stampa in mobilità è comunque destinata ad aumentare “proprio in virtù del fatto che le aziende non potranno continuare a ignorare le richieste dei mobile worker e le opportunità di sviluppo del business, anche e soprattutto alla luce dei progetti di innovazione digitale legati ai processi documentali”, aggiunge Patano. Lo studio di Idc indica, infatti, che non solo gli utenti aziendali che già stampano da smartphone e tablet si aspettano di incrementare la quota dal 20% di adesso al 30% in tre anni, ma che l’intero mercato del mobile printing crescerà a doppia cifra nei prossimi tre anni. Le pagine stampate da smartphone e tablet saranno oltre 240 miliardi nel 2016.

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