Synology è ormai una delle realtà più importanti del mondo dello storage. Infatti, l’azienda fondata nel 2000 conta più di 500 impiegati, di cui il 70% sono ingegneri, e commercializza i propri prodotti in più di 70 paesi.
Chloé Bordas, Product Manager per l’Italia, ha presentato alcune interessanti novità, a partire
dalla versione 6.0 di DiskStation Manager (disponibile in beta), un software presente su tutti i NAS Synology.Le novità di questa release sono numerose e coinvolgono anche la struttura dell’applicativo che ora è in grado di supportare un’architettura a 64 bit.
Grazie a questa prerogativa è possibile installare una quantità elevata di RAM (il limite precedente era di soli 4 GByte) e far girare sul NAS numerosi programmi. Anche la gestione dello storage è stata potenziata consentendo la creazione di cartelle condivise con un limite di spazio virtuale superiore a quello fisico. È ora disponibile un tool per il backup che può riversare i file sia su dispositivi interni alla rete sia sul cloud pubblico (tra quelli supportati ricordiamo Windows Azure, Amazon S3 e Google Cloud Storage).
È inoltre stata introdotta la funzione Snapshot & Replication in grado di sincronizzare un sito di backup da attivare se avviene un failover di quello primario.DiskStation Manager 6.0 permette anche di creare dei container DSM gestiti da un’engine Docker oppure delle vere e proprie macchine virtuali controllate da un hypervisor.
Questa soluzione risulta estremamente utile anche quando è necessario spostare un’istanza di DSM in funzione del carico di lavoro di ciascun NAS.
Tra le altre peculiarità segnaliamo il servizio MailPlus basato sul Cloud Privato che garantisce un’elevata privacy dei messaggi e SpreadSheet, un’app per condividere un foglio elettronico in tempo reale tra più utenti.
Dal router al NasParlando ora di hardware, Synology ha deciso di affacciarsi nel mercato dei router con la soluzione RT1900ac, un dispositivo che si distingue per le prestazioni allo stato dell’arte e l’adozione di un software di gestione simile al DSM dei NAS.
Si tratta di un modello dual band compatibile con lo standard 802.11ac che lavora a 1300+600 MHz e supporta il beamforming. Tra le altre potenzialità offerte ricordiamo il controllo del traffico di rete in funzione sia del dispositivo connesso sia dell’applicazione e un’interfaccia grafica di management estremamente intuitiva completa di parental control.
Per quanto riguarda i NAS, è stato presentato il DS716+, che sostituisce il DS713+.
Si tratta di una soluzione business basata sul microprocessore Celeron N3150 di Intel, una CPU quad core realizzata con il processo produttivo a 14 nanometri che consuma solo 6 watt.
Grazie a questa scelta si ottiene un risparmio energetico del 60%. Innovativo anche il sistema di crittografia capace di elaborate i dati più velocemente del 230% e il codec video compatibile 4K.
La garanzia è di ben tre anni.
Il nuovo DS216play, destinato al mondo SoHo, garantisce un risparmio energetico del 50% rispetto al predecessore DS214play con una diminuzione del prezzo di circa il 17%.
Tra le caratteristiche tecniche più importanti troviamo il microprocessore dual core con 1 GByte di RAM, il sistema di transcodifica con una risoluzione massima di 3.840x2.160 (4K), il supporto per i codec H.264/H.265 e un consumo di soli 6,8 watt in ibernazione.