L'importanza dell'intelligenza artificiale secondo Western Digital

Oggi Western Digital (WD) è leader di mercato nel settore dello storage, in virtù di un’offerta completa non solo di hard disk e SSD, ma anche di soluzioni enterprise complete. Per questa ragione è nche diventato un vendor molto importante in tema "intelligenza artificiale", poiché questa tecnologia rappresenta un driver di crescita per il settore dello storage. Infatti, man mano che i sistemi di intelligenza artificiale (AI) diventano più sofisticati, elaborano e generano grandi quantità di informazioni che devono essere archiviate in modo efficiente. Le unità HDD svolgono un ruolo cruciale in questo ecosistema, gestendo sia il lato di input, dove i dati vengono raccolti, sia il lato di output, dove i contenuti dell'intelligenza artificiale vengono generati e conservati. Questo duplice ruolo posiziona gli HDD come perno dell’AI Data Cycle, assicurando che i dati siano disponibili quando necessari e archiviati con il più basso TCO.

"Abbiamo individuato sostanzialmente sei stadi relativi all'intelligenza artificiale. Nel primo step vengono raccolti dati non formattati, per esempio la spesa al supermercato. Grazie alle carte fedeltà, infatti, sanno quello che si desidera acquistare. Si tratta di dati grezzi, che devono essere archiviati per essere inviati successivamente a un sistema di processamento. Il secondo passaggio consiste appunto nel processamento dei dati per essere trasmessi ai super calcolatori che si occupano dell’addestramento del modello. In pratica si tratta della rete neurale che andrà effettivamente a imparare sulla base di questi dati. Anche qui abbiamo la necessità di memorizzare le informazioni, dopodiché queste vengono preparate per la fase 3 di training. Nel quarto stadio vengono poi create delle interfacce user-frendly da integrare all'interno di applicazioni client oppure su Internet. Durante lo stadio 5 il modello viene messo in produzione e al termine troviamo la parte generativa dove vengono creati i nuovi contenuti” spiega Giorgio Ippoliti, Technologist field applications engineering sales Emea di Western Digital.

Ognuna di queste fasi richiede la memorizzazione delle informazioni su supporti differenti per capacità e velocità. Per gli step 1 e 6 sono necessari hard disk enterprise molto capienti, per la seconda si richiedono SSD veloci e capienti, mentre per le altre fasi sono necessari SSD sia veloci che capienti. Grazie al successo dell’intelligenza artificiale si prevedono incrementi del 20% per gli HD enterprise e addirittura del 30-40% per gli SSD.

Per quanto riguarda il presente, WD non si è fatta trovare impreparata alla crescente richiesta di dispositivi di memorizzazione, poiché è in grado di offrire dischi sia magnetici che allo stato solido molto interessanti. Per quanto riguarda la prima categoria, attualmente il modello di punta è l’Ultrastar DC HD690, un dispositivo da 32 TByte, capacità che si prevede possa raggiungere addirittura i 50 TB nel 2027-28. Questa nuova unità offre una velocità che raggiunge i 257 MB/s e consuma appena 5,5 W di energia in idle, rendendola ideale sia per i dati “warm” che “cold”.

Per quanto riguarda gli SSD enterprise, WD ha presentato la nuova unità Ultrastar DC SN861 SSD, la prima soluzione con interfaccia PCIe Gen 5.0 di classe entreprise con elevate performance (garantisce un aumento delle prestazioni di lettura casuale fino a 3 volte rispetto alla generazione precedente), la massima efficienza energetica e capacità che raggiungono i 16 TB. A completare la gamma di unità SSD enterprise, troviamo l’Ultrastar DC SN655, progettato per applicazioni che richiedono spazi di storage elevati (raggiunge infatti i 64 TB).

Sono stati inoltre presentati anche dei nuovi SSD per i client, stiamo parlando del WD Blue SN5000 NVMe e del WD Black SN7100 NVMe. Quest’ultimo, con una capacità massima di 2 TB e una velocità di 7.250MB/s in lettura e 6.900MB/s in scrittura, è la soluzione per il gaming.