L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra a luglio 2015 una crescita dello 0,4% rispetto a giugno e un incremento del 2,1% tendenziale, la variazione più elevata degli ultimi cinque anni. I dati degli ultimi mesi confermano
il miglioramento della domanda per consumi, sostenuta in larga parte da un nuovo ciclo di acquisti di beni durevoli.
La crescita dell'ICC si inserisce in un contesto in cui quasi tutti gli indicatori cominciano ad assumere un'intonazione positiva,
consolidando la tendenza alla ripresa dell'economia che, seppure non ha assunto dimensioni particolarmente sostenute, appare oggi meno fragile rispetto a qualche mese fa. Tale percezione si è riflessa
sul clima di fiducia delle famiglie, stabile su valori storicamente elevati.
Più prudente appare l'atteggiamento delle imprese, che segnalano ad agosto una contenuta riduzione del sentiment complessivo, dinamica che ha attenuato la tendenza al recupero rilevata nel bimestre precedente.
Dopo un semestre di ripresa dell'attività economica, inoltre emergono segnali incoraggianti nel
mercato del lavoro. A luglio, per il secondo mese consecutivo, gli occupati, valutati al netto dei fattori stagionali, hanno mostrato un aumento in termini congiunturali (+44mila unità). Questa dinamica, non particolarmente sostenuta, appare più favorevole se si guarda al complesso dei primi sette mesi dell'anno, in cui si rileva una crescita degli occupati, nei confronti dell'analogo periodo del 2014, di 181mila unità.
Nel mese di luglio 2015 favorevoli indicazioni
si riscontrano anche dalla disoccupazione, con un calo delle persone in cerca di occupazione di 143mila unità rispetto a giugno. Anche in questo caso, se si analizzano le dinamiche rilevate nei primi sette mesi dell'anno, la situazione appare più favorevole, con una riduzione dei disoccupati, rispetto all'analogo periodo del 2014, di 217mila unità. Le dinamiche rilevate nel mese di luglio hanno determinato un deciso ridimensionamento del tasso di disoccupazione
sceso al 12%, valore che non si registrava da due anni. Piccoli segnali di recupero si registrano nel Mezzogiorno. Anche gli altri indicatori relativi al mercato del lavoro segnalano l'attenuarsi delle criticità. A luglio è, infatti, proseguita la fase di ridimensionamento della
richiesta di ore di CIG (-26,9% su base annua), con un dato per il complesso dei primi sette mesi, inferiore di circa il 30% rispetto all'analogo periodo del 2014.