Dopo il dietrofront di Intel, che si era impegnata a implementare un polo produttivo di chip nel Bel Paese, salvo poi abbandonare il progetto, l’Italia – finalmente - è tornata a essere attrattiva in termini di investimenti strategici-tecnologici da parte delle grandi aziende IT, in questo caso si tratta di cloud e data center.
Autore: Redazione ChannelCity
Dopo il dietrofront di Intel, che si era impegnata a implementare un polo produttivo di chip nel Bel Paese, salvo poi abbandonare il progetto, l’Italia – finalmente - è tornata a essere attrattiva in termini di investimenti strategici-tecnologici da parte delle grandi aziende IT, in questo caso si tratta di cloud e data center.
E’ infatti di questi giorni l’importante annuncio da parte di AWS (Amazon Web Services) che ha deciso di investire altri 1,2 miliardi di euro sull’Italia - in Lombardia - per espandere l’infrastruttura cloud, cifra che si aggiunge ai 2 miliardi già previsti per il polo milanese entro il 2029.
L’investimento, in linea con la scelta di AWS di costruire data center nelle aree dove sono presenti infrastrutture digitali avanzate e una valida rete di connessione, si aggiunge ai già importanti investimenti fatti da Amazon – circa 20 miliardi di euro – legati alle sue operazioni in terra italica.
L’espansione di AWS in Italia avrà importati effetti anche sul fronte occupazionale: si stima la creazione di oltre 5000 posti di lavoro lungo la catena di fornitura dei data center, che include ingegneria, la costruzione e i vari servizi di manutenzione.
Anche Microsoft ha iniziato a mettere in pratica l’iniziativa “Data Center” in Italia presentando in questi giorni il planning del proprio data center, che verrà realizzato a pochi chilometri da Milano, precisamente a Peschiera Borromeo. Secondo il cronoprogramma, i lavori di costruzione inizieranno nel 2025 per terminare nel 2027: nelle parole del management aziendale il nuovo data center, oltre a soddisfare la capacità computazionale, sarà 100% green.