Cisco, l'AI fa aumentare i ricavi per i partner di canale

I partner di canale prevedono un aumento significativo dei ricavi legati all’AI:più di un quarto ritiene che il 76-100% del proprio fatturato deriverà dalle tecnologie AI nei prossimi 4-5 anni. Infrastrutture, sicurezza e customer experience rppresentano i fattori chiave. I partner ritengono di avere conoscenze e capacità per aiutare i clienti a implementare le soluzioni di IA e stanno investendo nell'aggiornamento professionale

Autore: Redazione ChannelCity

Cisco ha pubblicato i risultati del nuovo studio Cisco Global AI Partners, intitolato Bridging the Customer AI Readiness Gap – The opportunities ahead for partners, ha rivelato che i partner di canale a livello globale prevedono un'ondata trasformativa di richieste di tecnologie AI che guiderà la maggior parte dei loro ricavi nei prossimi quattro o cinque anni. Secondo l’indagine, il 27% (in Italia il 19%) dei partner intervistati ritiene che in questo periodo il 76-100% del loro fatturato deriverà dalle tecnologie legate all'IA.

Lo studio evidenzia che il 42% dei partner (in Italia il 36%) ritiene che la domanda di investimenti tecnologici legati all'AI crescerà di oltre il 75% nei prossimi quattro-cinque anni. Inoltre, si evidenzia che l'infrastruttura (54%, in Italia il 45%), la cybersecurity (48%, in Italia il 45%) e la customer experience (30%, in Italia il 19%) sono i tre principali driver della domanda di tecnologia AI nei prossimi anni. Con l'aumento della domanda di AI, i partner prevedono anche un cambiamento significativo nel loro mix di ricavi. Nel breve termine, il 38% (in Italia il 36%) prevede che l'IA contribuirà al 26-50% del proprio fatturato da qui a un anno, mentre nel lungo periodo si prevede che tale contributo sarà ancora più elevato.

“Il potenziale dell'intelligenza artificiale per trasformare le operazioni aziendali è immenso e per realizzarlo è necessario uno sforzo congiunto rafforzando le capacità pratiche di implementazione dei nostri partner”, ha dichiarato Alex Pujols, VP, Global Partner Engineering di Cisco. “Questo studio evidenzia le significative opportunità di guadagno che i partner hanno nel guidare l'implementazione dell'AI. Concentrandosi sull’ “AI readiness”, Cisco e il suo ecosistema di partner sono pronti per ottenere ottimi risultati per i nostri clienti e sfruttare le opportunità dell'era dell'AI”.

Il Cisco Global AI Partners Study, un'indagine in doppio cieco condotta su oltre 1.500 partner IT in 29 mercati, valuta le capacità dei partner nell'era dell'AI. Questi risultati sono in linea con il Cisco AI Readiness Index, che ha rilevato che le aziende a livello globale non sono pronte per l'adozione dell'AI, evidenziando lacune a livello di infrastrutture, gestione dei dati, governance e talenti. Basato sulle intuizioni dell'Index, il Cisco Global AI Partners Study rafforza il ruolo cruciale dei partner nell'aiutare i clienti a raggiungere l’“AI readiness”.

I partner sono ottimisti e investono per superare le sfide

I risultati indicano una forte fiducia dei partner nella loro conoscenza e comprensione di vari aspetti legati alle tecnologie AI. La valutazione si è concentrata su diverse soluzioni e capacità specifiche per l'implementazione dell'intelligenza artificiale nei quattro pilastri dell'infrastruttura, dei dati, della governance e dei talenti.

Queste capacità includono:

Se da un lato i partner mostrano una forte fiducia nella loro conoscenza e comprensione dell'implementazione delle tecnologie AI, dall'altro sono consapevoli delle sfide che devono affrontare per massimizzare le opportunità che si prospettano. Le principali sono l'inesperienza nell'implementazione di nuove tecnologie (62%, in Italia il 53%), la mancanza di conoscenza di sistemi e processi (56%, in Italia il 46%) e la mancanza di tecnologie disponibili (53%, in Italia il 64%). Per affrontare queste sfide, i partner stanno già investendo massicciamente nell'aggiornamento dei dipendenti sulle competenze relative all'AI, con quasi l'80% (in Italia il 66%) che organizza corsi di formazione interni o invita fornitori esterni per una formazione specializzata.


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