La nuova organizzazione di TP-Link

L’azienda, tra le più importanti del networking, annuncia il completamento della ristrutturazione aziendale che la proietta verso nuovi obiettivi di crescita

Autore: E.S.

ll marchio TP-Link è sempre stato associato a un’azienda cinese mentre, a partire dal 2022, ha iniziato una importante evoluzione che l’ha portata a essere una società di Singapore a tutti gli effetti. La nuova realtà, denominata TP-Link Corporation Group si sviluppa in due headquarter, uno a Singapore che funge da holding per le attività del gruppo, il secondo a Irvine in California, che ha il compito di supervisionare lo sviluppo dei prodotti sfruttando un centro di R&D locale.

TP-Link Corporation Group ora gestisce 4 principali centri di ricerca e sviluppo, 3 poli produttivi e 42 filiali in tutto il mondo, controllando l'intero ciclo produttivo, compreso il controllo qualità, la spedizione e la vendita. Insieme ai sub-brand Tapo, Kasa, Omada, VIGI e Aginet, il vendor si impegna a fornire prodotti e servizi affidabili, ad alte prestazioni e convenienti per le reti e i sistemi di sorveglianza domestici ed aziendali, garantendo prestazioni ottimali agli utenti di oltre 170 paesi.

Parlando del mercato italiano, grazie a un team di 40 persone sono stati raggiunti risultati lusinghieri, per quanto riguarda sia il fatturato, cresciuto nel 2023 dell’11 percento. Sempre rimanendo sul tema "Italia" il vendor oggi può contare su una imarket share complessiva attestata al 65,5%.


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