Dall'ultimo "
Rapporto sulla trasparenza" pubblicato da
Twitter, emerge che negli ultimi sei mesi del 2014 il social network cinguettante ha
ricevuto 2.871 richieste di dati utenti da parte dei governi, il 40% in più rispetto ai sei mesi precedenti.
Le richieste sono state tutte rigorosamente rispedite al mittente. "Non abbiamo fornito informazioni in risposta a nessuna di quelle richieste", sottolinea Twitter.
La maggior parte delle richieste è giunta dagli Stati Uniti, con 1.622 richieste (+29%), a cui la società ha risposto nell'80% dei casi. In Europa si segnalano 116 richieste del Regno Unito, 69 della Spagna e 60 della Francia. L'Italia non ne ha inviata alcuna, rispetto alle 10 del primo semestre.
Nello specifico, ciò che viene chiesto dai governi sono le mail degli utenti e i loro indirizzi IP, per casi che riguardano indagini criminali. Dai dati sono
escluse le richieste motivate con la sicurezza nazionale, per le quali Twitter sta da mesi tentando di ottenere l'autorizzazione alla pubblicazione in Usa. Un aumento dell'84% ha interessato le domande di rimozione di contenuti da Twitter, inoltrate soprattutto da Turchia (477) e Russia (91).