Nell'ottobre 2014,
Symantec aveva annunciato l’intenzione di dividere le attività legate alla sicurezza da quelle di gestione delle informazioni, creando due entità, anche giuridicamente distinte. Da una parte il brand Symantec, che continuerà a integrare tutto quanto ha a che fare con la sicurezza, mentre la componente storage riporterà in auge il nome
Veritas, con il nome
Veritas Technologies Corporation, azienda acquisita poco più di dieci anni fa, ma con ancora un certo grado di notorietà nel mondo dei
data center.
Nessun nuovo brand dunque, ma la riproposta di un nome conosciuto, seppure con un logo dalla rinnovata veste grafica. In origine, Veritas era scritto in bianco su fondo nero, mentre ora sarà scritto in rosso su fondo bianco e con un lettering decisamente più arrotondato, per dare l’idea che la nuova realtà sarà comunque trasformata rispetto alle origini.
Veritas dovrebbe possedere un giro d’affari di circa 2.5 miliardi di dollari, ovvero mezzo miliardo in più di quanto valeva nel 2004. All’epoca, tuttavia, Symantec aveva un proprio business nel
backup, oggi incorporato nella nuova entità. In sostanza, l’acquisizione non ha portato molti benefici allo specialista di sicurezza, creando nuove opportunità solamente nello sviluppo della
appliance all-in-one.
Probabile anche un cambio al vertice, poiché
John Gannon, che ha diretto la divisione di gestione delle informazioni negli ultimi anni (dopo esperienze in Hp e Quantum) ha oggi 68 anni e forse occorre un’immagine di svecchiamento che parte dal vertice per rilanciare Veritas.
"Veritas rimane un brand forte e di grande valore per i nostri clienti, partner e dipendenti, per noi è stato naturale scegliere questo nome per la nostra attività di Information Management", ha dichiarato
Michael A. Brown, Presidente e CEO Symantec. "Inoltre, se il nome Veritas si ricollega all'eredità storica di questo brand, il nuovo logo rappresenta una società rinnovata per far vincere ai nostri clienti le grandi sfide di Information Management di oggi e di domani".