Confcommercio, il rischio deflazione rimane elevato
L'inflazione del 2014 (0,2%) si conferma la più bassa dalla fine degli anni cinquanta. Preoccupa l'eredità negativa per il 2015 che dovrebbe aprirsi con un forte calo tendenziale dei prezzi al consumo (-0,4%).
Autore: Redazione ChannelCity
Il dato definitivo di dicembre indica prezzi stabili sia rispetto a un anno fa sia rispetto a novembre. L'inflazione del 2014 (0,2%) si conferma la più bassa dalla fine degli anni cinquanta. Preoccupa l'eredità negativa per il 2015 che dovrebbe aprirsi con un forte calo tendenziale dei prezzi al consumo (-0,4%). "Se i rischi di deflazione permangono ancora elevati, non si può tuttavia trascurare la circostanza che oggi i prezzi fermi o calanti rappresentano il maggior sostegno al potere d'acquisto delle famiglie italiane e l'elemento di più forte contrasto alla stagnazione della domanda": questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati sull'inflazione diffusi dall'Istat secondo cui l'indice dei prezzi al consumo nell'ultimo mese del 2014 fa registrare una variazione nulla sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di dicembre 2013. A novembre il tasso tendenziale era +0,2%. Il tasso di inflazione medio annuo per il 2014 è pari a +0,2%, in rallentamento di un punto percentuale rispetto al +1,2% del 2013. In base all'indice armonizzato per l'Ue (Ipca) il tasso di crescita medio annuo relativo al 2014 è +0,2% (+1,3% nel 2013).
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