Il tema al centro dell’evento di chiusura del #mesedelcanale di ChannelCity in un confronto aperto tra innovatori, analisti di mercato, vendor, system integrator e realtà dell'ecosistema del canale IT. Tra i protagonisti sul palco: Computer Gross, Epson, Fastweb, Fortinet, R1 Group, VMware
Autore: Barbara Torresani
A fine giugno, nella suggestiva cornice del Theatro a Verano Brianza, è andato in scena l‘“Innovazione sostenibile, come motore della ripresa”, l’evento di chiusura del #mesedelcanale, iniziativa organizzata da ChannelCity incentrata su alcuni argomenti ‘caldi’ per il settore ICT.
Un confronto su temi di forte attualità e impatto: innovazione digitale e sostenibilità, due facce della stessa medaglia, fattori fondamentali in un scenario in cui la domanda e l’esigenza di prodotti e servizi innovativi e sostenibili cresce costantemente. Fondamentale quindi comprendere le strategie e gli approcci adottati dai vendor IT e dall'ecosistema partner di canale per continuare a fare prosperare i propri clienti e garantire un ‘presente e un futuro sostenibile’ a tutti.
Innovazione tecnologica ma non solo e sostenibilità declinata nelle tre dimensioni portanti - ambientale, economica e sociale - strettamente collegate tra loro e in cima alle agende del board aziendale. Un tema quest’ultimo da sviluppare in ecosistema, che nella sua accezione più ampia, può veramente portare benefici a tutta la filiera coinvolta ma anche all’intero pianeta.
Un elemento che va altresì inserito nei processi di business, da misurare e abilitare. Non basta infatti tinteggiare di verde e fare il cosiddetto ‘green washing’ attuando una strategia di facciata; serve invece concretezza, impegno, strumenti per misurarla avendo in mente un modello di business.
Una nuova sensibilità per un tema non più revocabile.
Oggi il cambiamento in questa direzione è già in atto, anche se la strada da compiere è ancora lunga, la misurazione è per certi versi debole, ma il percorso è tracciato, reale ed è fondamentale per i clienti e il Sistema Paese. In Italia le aziende lo affrontano con differenti livelli di maturità, anche rispondendo a profili diversi, ma gli investimenti sono partiti. Occorre però adottare un approccio più sistemico, per misurare, allocare in modo corretto le risorse, gli sforzi, gli investimenti. Anche gli aspetti normativi e di compliance stanno imprimendo un’accelerata e impongono condizioni a cui necessariamente occorre adeguarsi, volenti o nolenti.
E’ partendo da queste considerazioni che si è dipanata la conversazione dell’evento in un confronto aperto tra innovatori, analisti di mercato, vendor, distributori, system integrator, aziende clienti e realtà dell'ecosistema del canale IT. Un evento ‘pragmatico’ in cui si è dato voce a elementi concreti, strategie a breve e medio termine. Piccoli semi per contribuire in modo positivo ed efficace a un futuro migliore e sostenibile per tutti.
Sul palco, oltre alla disamina dei giornalisti di G11Media, Barbara Torresani, Francesco Pignatelli e Marco Lorusso, il keynote ispirante di Ivan Ortenzi di BIP, la vista da analista di mercato di Isabel Aranda di Context e le testimonianze di alcuni protagonisti della filiera ICT: Computer Gross (Gianluca Guasti), Epson (Luca Lazzazzera), Fastweb (Alessandro Perrino), Fortinet (Antonio Madoglio), R1 Group (Alessia Monteleone), VMware (Sara Gangale), con la partecipazione di Red Hat.
L’innovazione al centro
Si parte dall’innovazione, centrale per chi come noi, editori, vendor, distributori, system integrator si occupa in prevalenza dell’innovazione tecnologica, oggi al centro delle attività di ogni organizzazione, grande o piccola, locale e globale. Un’innovazione sempre più strategica e meno tattica a cui si ricorre non solo per rendere più efficienti attività e processi, ma soprattutto per aiutare a ripensare e sviluppare nuovi prodotti, soluzioni e servizi, fruibile in modo dinamico e flessibile, in grado di costruire nuove industrie, di ripensare il mondo, creando nuovi modelli di business.
Un’innovazione che oggi più di ieri, si interseca e combina inevitabilemente con il tema della sostenibilità: “Una sostenibiità che non si reduce solo a un fattore ambientale ma deve essere concepita in modo più esteso, prendendo in considerazione come interagire con le proprie comunità, con i propri ecosistemi e, più in generale, con il mondo intero in modo diverso, ovvero ‘migliore’".
In questo senso l’innovazione sostenibile si focalizza su benefici di sistema a lungo termine, pensa all’ecosistema ed è intragrata nella cultura aziendale, differenziandosi dall’innovazione classica per cui l’azienda punta a profitti a breve termine, si concentra e pensa solo a se stessa e si sviluppa nei dipartimenti R&D o per acquisizione: “L'innovazione è fare oggi un qualcosa che potrebbe portare benefici tra cinque anni”, prosegue Pignatelli.
Sì, perchè, diciamocelo, fare solo greenwashing non porta da nessuna parte, anzi, ritarda questo impegno collettivo: “Le aziende devono investire e cambiare in funzione degli obiettivi di sostenibilità , del loro impatto ambientale, sociale e della capacità di avere una governance efficace delle loro attività“, commenta.
E prosegue: “L'innovazione è un'anomalia. Quando si valuta l'innovazione, che sia il Nutella Biscuits, ChatGPT o l‘auto a guida autonoma si valuta un'anomalia. Tutto ciò che noi riteniamo essere innovazione è un concetto relativo rispetto a qualcosa verso noi, verso la quale si fa un paragone, un confront; e l'anomalia si contrappone ciò che definiamo ‘ status quo’.Tutti abbiamo delle regole, dei modelli, tutti uno status quo".
La teoria della relatività dell’innovazione indicata da Ortenzi suggerisce di porsi quattro domande per valutare l'innovazione: 1 - quanto è innovativo rispetto allo status quo 2 - dove è innovativo, in quanto ci può essere l'innovazione di processo e l'innovazione di prodotto e tante altre innovazioni; 3 - perché è sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale. 4- per chi è innovativo, a chi a chi porta vantaggi.
Gi fa seguito Isabel Aranda, Country Manager di Context Italy, che va subito al punto: “I recenti fatti climatici, come le alluvioni in alcuni territori italiani dove vi sono molti rivenditori IT, retailer, distributori e vendor hanno evidenziato l’urgenza di un intervento sul cambio climatico e anche di un nuovo approccio che passi da scelte più sostenibili. La sostenibilità è un tema molto importante per il nostro settore ICT e anche per il canale, considerando ad esempio l'alto consumo energetico dei data center, per cui è necessario che il settore e il canale si impegnino e intensifichino gli sforzi per ridurre la propria impronta ambientale, ponendosi altresì come leader per un'economia più verde e più sostenibile. La sostenibilità inoltre porta diverse opportunità di crescita, con prodotti, servizi e modelli di business più sostenibili e anche più efficienti. Tutto ciò comporta una riduzione dei costi che aiuta a migliorare le performance finanziarie e a ottenere un vantaggio competitivo. Oltre a ciò, è un tema che attrae anche gli investitori; in questo momento infatti il mondo del private equity è molto interessato al nostro settore con continue acquisizioni e questi fondi privilegiano investire in aziende con performance ESG migliori. Inoltre, la sostenibilità rappresenta un fattore essenziale per trattenere e attrarre i talenti più qualificati, molto attenti ai temi sociali e ambientali ne mondo del lavoro. Non ultimo, l’aspetto normativo e legale che impone giocoforza di ‘essere sostenibili’. Tra cinque anni i dati ESG saranno equiparabili in tutto e per tutto a quelli finanziari. La direttiva europea relativa alle comunicazioni societarie sulla sostenibilità entrata in vigore all’inizio dell’anno introduce obblighi più dettagliati per un maggior numero di aziende anche in Italia. PWC stima che oltre 4 mila aziende dovranno redigere questi bilanci.Anche il passaporto digitale di prodotto rappresenta un’iniziativa per sostenere una produzione più ecologica, così come modelli commerciali circolari, e spingere a prendere decisioni d'acquisto più consapevoli e informate per poter fare scelte più ecologiche".
Le categorie merceologiche che negli ultimi anni stanno trainando il mercato della distribuzione sono il software, i servizi, ma anche le componenti infrastrutturali che continuano a guadagnare market share. Nello specifico, nel primo trimestre del 2023 il software e i servizi ha rappresentato il 20% delle vendite attraverso la distribuzione, le infrastrutture il 15% con continue crescite a doppia cifra sia nel 2022 che nel primo trimestre del 2023. “Per i prossimi mesi l’analista siamo fiduciosi che il mercato della distribuzione concluderà l'anno con una crescita di circa un 1%, anche grazie ai recenti bandi e alle gare della Pubblica Amministrazione. Ci aspettiamo quindi di vedere una crescita continua e progressiva con un terzo trimestre che potrebbe chiudere in positivoe un quarto trimestre con un +4-%-5%%, grazie alle performance positive ancora una volta di software e servizi e delle infrastrutture”.
Quest’anno il mercato del volume mostra un calo del -7% fino a maggio a causa del rallentamento nella domanda, della situazione macroeconomica caratterizzata da una forte incertezza, dell’alta inflazione e dei continui incrementi nei tassi di interesse ma anche delle ottime performance degli anni precedenti, mentre il mercato del valore si mostra più resiliente ed è cresciuto nel primo trimestre del 2023 del 15% e fino a maggio dell’11%.
Aranda ritiene che un’importante opportunità per il canale sia rappresentata dalla Trasformazione Digitale in ottica green. In questa direzione, la prima missione del PNRR punta a promuovere la digitalizzazione, l’innovazione e la competitività del Paese, mentre la rivoluzione green e la transizione ecologica sono le colonne portanti della seconda missione. Secondo i dati CONTEXT gli investimenti della Pubblica Amministrazione stanno trainando la spesa con un canale corporate reseller che cresce nel primo trimestre fino all’11% e del 7% fino a maggio e l'importo medio d'acquisto de corporate reseller dalla distribuzione è cresciuto del 14% nel primo trimestre del 2023, mentre il canale degli Small and Medium Reseller, i rivenditori tradizionali, registrano una performance più discreta con un +1% nel primo trimestre e fino a maggio in negativo a un -1.6%. Nonostante ciò, l'importo medio d'acquisto del rivenditore tradizionale dalla distribuzione è cresciuto del 2% nel primo trimestre del 2023.
È evidente che la digitalizzazione spinga a rinnovare e aggiornare le infrastrutture ed in questo senso il canale può avere ruolo decisivo per promuovere servizi e prodotti che siano più sostenibili: “Ciò che osserviamo attraverso i nostri dati è che gli investimenti in infrastrutture continuano a crescere nella parte dello storage enterprise con un +29% fino a maggio, anche i gruppi di continuità crescono di un 1%, mentre i server sono ancora in negativo con un -11% fino a maggio", indica.
La categoria di prodotto che registra la performance migliore è il networking enterprise che cresce fino a maggio di un 52%; cresce inoltre la parte di wireless networking e soprattutto la tecnologia Wifi 6 è quella che si distingue per le performance migliori, guadagnando peso e raggiungendo un 78% fino a maggio all'interno di tutte le categorie wireless networking con una crescita anno su anno del 75%. "Una tecnologia che offre netti miglioramenti in confronto alle versioni precedenti in termini di velocità, di capacità, di latenza e anche di risparmio energetico. II Wifi 6 permette di avere un accesso in tempo reale ai dati, migliora la produttività con un accesso ai dati più flessibile e più efficiente e permette anche una migliore comunicazione nelle videoconferenze e nelle meeting room, favorendo una migliore esperienza nel lavoro ibrido. Un fenomeno quello dell’hybrid work destinato a restare come testimoniato da alcune ricerche (National Bureau of Economics) secondo cui il risparmio di tempo giornaliero lavorando da casa in Italia e di 61 minuti. Un risparmio di tempo dedicato per il 34% a lavorare di più, il 31% al tempo libero e il 15% alla cura della persona. Secondo questa ricerca un quarto del campione sarebbe disposto a lasciare il lavoro o comincerebbe a cercare un nuovo lavoro se fosse costretto a lavorare cinque giorni alla settimana in ufficio. Questo punto è soprattutto molto importante per i più giovani", dettaglia.
In tema di sostenibilità non si può non fare riferimento al cloud e alla migrazione a questo modello per supportare anche una trasformazione più sostenibile: “Secondo i nostri dati i ricavi del cloud sono cresciuti del 30% nel primo trimestre 2023, dopo il picco registrato nel primo trimestre del 2022 con un +44%, mentre in Europa cresce intorno al 13%.”. La crescita dei ricavi del cloud si è assestata dopo i picchi della pandemia, quando gli investimenti portavano regolarmente a percentuali a due cifre. Questi investimenti sono stati spesso effettuati in emergenza con un approccio "lift & shift" che spesso significa che le app non possono sfruttare le tutte funzionalità del cloud nativo. Le aziende e le organizzazioni stanno provando a eliminando queste inefficienze per ridurre i costi attuali del cloud e poter concentrandosi su nuovi progetti di trasformazione digitale".
Lavoro ibrido e cloud portano inevitabilmente a parlare di sicurezza, che diventa un imperativo strategico: "Secondo i dati CONTEXT fino a maggio la sicurezza in Italia è cresciuta del +14%, ottima performance se si considera la performance del 2022 del +28%. Gli investimenti in cybersecurity aumentano per via della maggior consapevolezza sui rischi legati a essa e ai fondi pubblici.Le vendite totali le vendite di sicurezza rappresentano il 12% dei ricavi della distribuzione a valore in Italia. Nel 2023 il segmento che sta crescendo maggiormente è quello della Cloud Security, con un incremento nel primo trimestre del 45%, e del 38% fino a maggio".
Per finire, la sostenibilità è un tema che sta molto a cuore all’analista, come spiega Isabel Aranda: “Dallo scorso novembre adaprile di quest'anno abbiamo organizzato una serie di cene con C Level includendo tutti gli attori del settore ICT in diversi paesi,nel corso delle quali si è discusso dell'importanza della sostenibilità e come il nostro settore possa contribuire a una trasformazione verso un modello più sostenibile, con interventi anche di relatori esterni. Tra le evidenze emerse risulta che l‘autocertificazione non è più sufficiente; la responsabilità vera deve essere basata su un flusso di dati verificabili che nell’IT significa, per esempio, il monitoraggio dell’impronta di carbonio a livello prodotto. CONTEXT in questo senso stao costruendo un database di prodotto con specifiche carbon footprint per garantire la trasparenza, la standardizzazione e una rendicontazione in linea con gli standard e i principi legali”.
Una survey sulla sostenibilità
In occasione dell’evento #mesedelcanale, ChannelCity ha inoltre lanciato una survey focalizzata sul tema della sostenibilità – i cui risultati sono stati presentati e commentati sul palco dal giornalista Marco Lorusso. Survey – a cui ha risposto un campione di circa 250 partner, i cui risultati sono consultabili al seguente link.
Innovazione, sostenibilità, blu& green, come si muove il mercato e quali le strategie della filiera IT? Sul palco le testimonianze concrete e fattuali di Computer Gross, Epson, Fastweb, Fortinet, R1 Group e VMware che si sono confrontati e hanno raccontato le principali traiettorie tecnologiche innovative abilitate su cui stanno investendo maggiormente, come si innesta il tema della sostenibilità in questo disegno, che linee guida seguono e come coinvolgono il loro ecosistema di partner e clienti nel processo di innovazione sostenibile, per concludere con alcuni consigli/parole chiave pratici rivolti alla platea di partecipanti per intraprendere un cammino tecnologico innovativo che sia altresì sostenibile.
Si parte dai vendor, per poi passare a distribuzione, system integration e utente finale. Di seguito gli speech in versione integrale.
Buona lettura!