Esattamente, quanti dati produciamo al giorno? Circa 3 quintilioni di byte, un numero a ben 18 cifre. E' dunque facile individuare la centralità dei dati e delle informazioni come bene economico e personale e la tutela degli stessi è diventata dunque un’esigenza fondamentale, che non può davvero essere trascurata.
Autore: Redazione ChannelCity
La quantità di dati creati, consumati e archiviati nel mondo ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni con statistiche sbalorditive e che, secondo ogni previsione, non faranno che crescere. Ma esattamente, quanti dati produciamo al giorno? Circa 3 quintilioni di byte (secondo gli studi di Cefriel), un numero a ben 18 cifre. In questo scenario è dunque facile individuare la centralità dei dati e delle informazioni come bene economico e personale. La tutela degli stessi è diventata dunque un’esigenza fondamentale, che non può davvero essere trascurata. Una delle peggiori cose che può capitare al nostro sistema software è proprio l'impossibilità di accedere ai dati eppure, chi usa un pc, spesso se ne rende conto quando ormai è troppo tardi. Le possibili cause di questi eventi sono molteplici: furto, interruzione elettrica, versamento di liquidi e corruzione dell'unità di storage. Per questo motivo, in occasione del Data Privacy Day, Kingston Technology, leader mondiale nei prodotti di memoria e nelle soluzioni tecnologiche, suggerisce alcune buone pratiche per proteggere e custodire al meglio i propri dati.
Quando si tratta di scegliere i dati di cui eseguire il backup, il pensiero corre subito ai file del lavoro o personali. Può trattarsi di foto, video e documenti che, se dovessero corrompersi, sarebbe impossibile sostituire o che potrebbero causare danni alla reputazione di una persona o di un'azienda. Ma esiste anche la possibilità di eseguire il backup di app, programmi e impostazioni di sistema, di cui magari desideri o hai urgenza di conservare una versione. In questo modo potrai stare più sereno, sapendo che se dovesse accadere qualcosa al tuo sistema hai sempre una versione aggiornata a portata di mano.
Se vuoi poter avere sempre l'ultima versione dei tuoi file, allora devi assolutamente fare una pianificazione. Il modello di questa pianificazione dipende da ciò di cui che desideri eseguire il backup. Se si tratta di file personali, puoi optare per una frequenza ridotta vista la quantità di dati che vengono creati ogni mese. Al contrario, se si tratta di file di lavoro, andrebbe scelta una frequenza maggiore. A seconda del tuo carico di lavoro, è consigliabile scegliere fra una frequenza settimanale o quotidiana.
Il Cloud è probabilmente uno dei modi più semplici per eseguire il backup dei dati, soprattutto quando si tratta di smartphone o computer. Questi dispositivi sono soliti automatizzare la raccolta dei dati, il che rende l'operazione estremamente semplice per l'utente. Sebbene si tratti di una valida opzione di backup, non dovrebbe comunque essere l'unica. Le società che offrono servizi di Cloud possono essere hackerate e sempre più spesso notiamo che le condizioni e i termini che regolamentano il servizio possono variare nel tempo, il che mette a rischio i tuoi file. Infatti, il rischio di hacking è un fatto consolidato e può accadere anche con una semplice connessione a una rete VPN mediante un collegamento Wi-Fi differente da quello personale dell’utente. Per evitare di affrontare questi rischi, utilizzare un drive USB crittografato su cui sono archiviati i vostri file equivale a disporre di un cloud privato sempre con voi, che però non richiede l’uso di una connessione Wi-Fi.
I backup automatici non richiedono praticamente alcuno sforzo, il che è perfetto visti i ritmi frenetici che tutti siamo chiamati a sostenere oggi. Basta impostare sul Cloud la frequenza con la quale vogliamo che vengano salvati i nostri file.
Quando si tratta di scegliere il dispositivo esterno più adatto ai propri backup, non bisogna ragionare solo in termini di ampiezza, ma occorre considerare anche aspetti quali la durevolezza e la velocità. I dischi esterni di tipo rigido (HDD) rappresentano un'opzione di costo molto valida in caso di grandi quantità di dati e possono anche raggiungere velocità apprezzabili, ma in caso di cadute accidentali o errato posizionamento, potrebbero danneggiarsi con il conseguente rischio di rendere inaccessibili i dati. Un'altra valida alternativa sono le unità SSD. Non c'è dubbio che queste stiano diventando sempre più popolari per l'uso in computer portatili, PC desktop e server e che ad oggi sono spesso dotati di crittografia. Tuttavia, un'altra scelta molto valida per proteggere i vostri dati è l'uso di drive USB crittografati come quelli della linea IronKey di Kingston Technology, che equivalgono a un cloud privato da portaret sempre con sé e che non richiede però l’uso di una connessione Wi-Fi. Questo significa sicurezza per i vostri dati e per la vostra reputazione.
Infine, questa regola vuole che si abbiano 3 copie dei file, archiviate su 2 dispositivi diversi (che possono essere il cloud e un dispositivo esterno, come un drive crittografato) di cui 1 in un luogo sicuro, come una cassaforte o un posto lontano dal sistema. Qualcuno potrebbe trovarla eccessiva, ma se mai dovesse accadere qualcosa al sistema, sarai molto grato a te stesso per averla seguita.
“Il numero di dati che produciamo al giorno sono più di quanto si possa immaginare: secondo le statistiche solo negli ultimi tre anni sono stati creati quasi il 90% dei dati disponibili oggi, e la cifra continua a crescere. In questo contesto così veloce, dinamico e in continua evoluzione, proteggere I nostri dati è diventata una priorità assoluta e la tecnologia è ancora una volta dalla nostra parte” afferma Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology. “Eseguire il backup e scegliere i dispositivi a supporto più idonei alle nostro necessità è il primo passo per ridurre drasticamente perdita o furto di dati. Da anni Kingston sensibilizza gli utenti su questo tema, e con la linea di prodotti IronKey desideriamo offrire soluzioni sicure ed efficaci per la protezione dei dati, sia ad uso personale che business”.