Al recente Partner Day 2022 organizzato in Italia, NFON ha lanciato il nuovo Cloudya for Teams, applicazione che in Ms Teams permette di abilitare utenze telefoniche in modo conveniente e flessibile. Al via anche il nuovo partner portal, pensato per offrire interazioni più immediate e strumenti che rendono i dealer più indipendenti nella gestione del business. Per il 2023 l’obiettivo è far crescere l’ecosistema dei partner italiani per indirizzare soprattutto hospitality, retail e logistica
Autore: Claudia Rossi
Nel 2025 il 70% dei dipendenti delle aziende europee lavorerà da casa almeno 5 giorni al mese: in termini tecnologici questo significa che le applicazioni in cloud saranno sempre più strategiche per garantire la continuità operativa del business. Ad affermarlo è una recente indagine condotta da NFON in otto Paesi europei (Italia compresa) e presentata in occasione del NFON Partner Day 2022, tenuto quest’anno presso Villa Cavenago di Trezzo d’Adda. L’indagine è stata promossa a livello di Gruppo con l’obiettivo di sondare il reale benessere generato dallo smart working e capire l’effettivo impatto della tecnologia sulla vita lavorativa delle persone.
“I vendor hanno la responsabilità di chiedersi se la tecnologia che mettono a disposizione sia davvero di beneficio o abbia contraccolpi negativi su chi la utilizza. In altre parole, un’analisi sulla dimensione sociale dell’accelerazione tecnologica in corso è d’obbligo” spiega Marco Pasculli, VP Revenue Operations di NFON, evidenziando il primo dato importante emerso dall’indagine: le persone sono felici del nuovo equilibrio. Indubbiamente si lavora di più, ma in generale è aumentato anche il tempo dedicato alla famiglia e all’attività sportiva. I dati sono uniformi a livello europeo e italiano: il 28% degli intervistati (28,4% in Italia) ritiene che il carico di lavoro sia cresciuto, mentre il 25,2% (23,3% in Italia) ha notato un incremento delle ore di lavoro. Per il 36% degli intervistati (36,5% in Italia) è, però, aumentato anche il proprio tempo a disposizione della famiglia e il 29,4% (29,3% in Italia) ha visto crescere il tempo dedicato allo sport. Non mancano, comunque, segnali di allarme: dall’inizio della pandemia a oggi la percentuale di persone che ha deciso di cambiare lavoro in seguito all’esperienza dello smart working è pari al 9,9% (in Italia del 9,3%), mentre il 21,7% (15,5% in Italia) ha intenzione di cambiarlo. A spingere in questa direzione, la mancanza di tecnologia messa a disposizione dalla propria azienda e/o la richiesta di tornare a lavorare in presenza.
In prospettiva, ciò che emerge è che da qui al 2025 la stragrande maggioranza delle organizzazioni permetterà ai propri dipendenti di lavorare da remoto almeno una settimana al mese, con impatti importanti sulle adozioni tecnologiche da mettere in atto. “Già oggi l’82% delle organizzazioni ha ampliato l’uso del cloud per consentire il lavoro a distanza e il 55% del campione ha già intensificato l’uso di strumenti di collaborazione basati sul cloud. In questo mercato si aprono, quindi, opportunità enormi, soprattutto per il canale di un vendor europeo come NFON, specializzato in soluzioni integrate per la comunicazione aziendale in cloud” osserva Pasculli.
Oggi l’azienda conta in Europa oltre 600.000 utenti attivi e accordi commerciali con oltre 3.000 partner, di cui 72 in Italia, dove ha avviato le proprie attività nel 2019 come vendor di Telefonia as a service. Nel tempo la focalizzazione di NFON si è ampliata molto e oggi include tutti gli aspetti della comunicazione aziendale in modalità integrata: UCaas, CCaas, CPaas e Business applications. “In questo segmento di mercato il nostro obiettivo è diventare il principale provider a livello europeo” puntualizza Pasculli, ricordando come NFON si confronti con tanti concorrenti per quanto riguarda la telefonia e competitor specializzati nelle UCC e nel mondo dei contact center, on premise e in cloud. “Ognuno sicuramente bravo nella propria attività, ma nessuno in grado di offrire come noi un unico sistema, declinabile in base alle esigenze dei clienti” prosegue il VP Revenue Operations.
Tra le novità presentate in occasione del Partner Day 2022 di NFON spicca, in particolare, il nuovo Cloudya for Teams. Si tratta di una app che a chi dispone di Microsoft Teams permette di abilitare utenze telefoniche in modo conveniente, senza acquistare licenze Ms Phone System. La soluzione, che sarà disponibile a partire dal secondo trimestre del 2023, risponde a un’esigenza particolarmente sentita sul mercato. Secondo Cavell Group, oltre il 95% degli utenti Ms Teams si rivolge, infatti, a fornitori di servizi di telefonia di terze parti quando necessita di funzionalità professionali. Esattamente ciò che mette a disposizione NFON.
L’evento è stato l’occasione anche per ribadire ai partner le opportunità legate a Cloudya Crm Connect: un connettore che collega il client telefonico ad oltre 60 Crm disponibili in commercio, rendendo ancora più efficaci le operazioni basate su questo tipo di applicazioni. Interessanti anche le soluzioni proposte in ambito Customer Contact, in grado di rendere le aziende raggiungibili su ogni canale, migliorando così la customer experience. In particolare, Nmonitoring Queues consente di monitorare e gestire in semplicità le chiamate inbound e outbound, mentre Contact Center Hub permette di creare un contact center multicanale. Nhospitality rappresenta, invece, la soluzione dedicata alla gestione della telefonia in hotel, mentre Neorecording semplifica la registrazione legale delle chiamate, archiviandole in totale compliance alle normative Ue.
Completamente indiretto, il modello go-to-market di NFON fa riferimento in Italia a un ecosistema di partner in crescita costante. La loro certificazione passa da un programma di canale volutamente molto semplice, che non richiede particolari investimenti, ma che soprattutto offre buoni margini. “Garantiamo entrate ricorrenti, nessun vincolo contrattuale, pochi training, nessun acquisto minimo e un incremento delle commissioni in base alla crescita della base clienti. Il nostro supporto è continuo e trasversale, assicurato a livello tecnico, commerciale e marketing da un team locale che affianca costantemente il canale nelle sue necessità” spiega Paolo Fortuna, Managing Director di NFON Italia, annunciando il nuovo portale riservato ai partner, pensato per offrire un’interazione ancora più semplice con il vendor e mettere a disposizione dei dealer strumenti in grado di renderli indipendenti nella gestione del business.
Il sistema PRM (Partner Relationship Management), in particolare, garantisce visibilità su prodotti, calendari e campagne, aiutando i partner a tenere traccia delle proprie perfomance, registrando e aggiornando le opportunità. Il portale, che integra anche un traduttore in diverse lingue per un’esperienza di navigazione ancora più immediata, include strumenti di co-branding e funzioni di co-chat per una maggiore interattività.
“Per il 2023 il nostro obiettivo è far continuare a crescere l’ecosistema dei partner italiani, puntando soprattutto al presidio di specifici mercati verticali. In particolare, cerchiamo operatori specializzati nell’hospitality, nel retail e nella logistica” puntualizza Fortuna, sottolineando le numerose opportunità di business offerte oggi dal mercato. Opportunità confermate anche dall’ultimo Osservatorio Cloud del Politecnico di Milano. Nonostante inflazione e incertezze date dal contesto economico, il mercato del cloud in Italia si conferma, infatti, in forte consolidamento con un valore oltre i 4,5 miliardi di euro e una crescita del +18% sul 2021. Nelle grandi imprese l’adozione del cloud è ormai una certezza (81%) e rappresenta la modalità di erogazione del 44% del proprio parco applicativo. Ma il fenomeno non è più limitato alle sole grandi aziende. Nel 2022 il dato è cresciuto, infatti, anche nelle Piccole e medie imprese: il 52% delle PMI oggi adotta almeno un servizio cloud (+ 7 punti percentuali rispetto al 2021) e complessivamente quest’anno la spesa cloud di questa classe dimensionale di aziende è destinata a incrementare del 24%, attestandosi a un valore pari a 351 milioni di euro.
“Cresce anche l’interesse nei confronti dei centralini in cloud, almeno secondo un’analisi condotta da NetConsulting Cube. In questo mercato, si stanno infatti ormai sgretolando le barriere aprioristiche contro il cloud: solo il 10% delle aziende intervistate ha dichiarato di non volerlo implementare. A frenare sono soprattutto i settori del Finance e della Pa, ma anche il loro atteggiamento sta cambiando. Particolarmente apprezzata è la possibilità di pagare solo per quello che si consuma” conclude Fortuna, sottolineando come dall’indagine risulti che l’86,5% del campione sia interessato a un centralino integrato con Ms Teams. Una conferma di quanto le soluzioni NFON rispondano esattamente alle esigenze del mercato.