Come N-Able propone la propria offerta di sicurezza as a service ai managed service provider.
Autore: Valerio Mariani
Come cambia il ruolo del distributore quando l’offerta del vendor è as-a-service e punta soprattutto ai Managed Service Provider? L’abbiamo chiesto a Matteo Brusco, Distribution Manager del vendor di sicurezza N-Able per Italia, Spagna e Portogallo. “Il nostro non è un classico modello two tier – afferma il manager -, proponiamo la nostra piattaforma as-a-service ai managed service provider con l’aiuto di cinque distributori (CoreTech, Cips Informatica, Ready Informatica, N4B e Questar). Il loro ruolo è fondamentale, sono un’estensione della nostra attività, ci garantiscono relazione e prossimità con i partner e ci forniscono un supporto non solo commerciale ma anche tecnico di primo livello e nella formazione. Sono loro i partner certificati che si assicurano che l’implementazione delle nostre soluzioni presso il canale avvenga nel modo più corretto”.
N-Able ha una storia lunga una ventina d’anni. In principio erano LOGICnow e N-able, poi acquisite separatamente da SolarWinds e inglobate in SolarWinds MSP nel 2016. In principio era il RMM (Remote Monitoring e Management) e poi la sicurezza delle reti a 360 gradi. Oggi SolarWinds MSP (ri)diventa N-able e la sua offerta al canale spazia dal vecchio amore RMM alla data protection (backup, disaster recovery, archiving) e alla sicurezza (EDR, DNS filtering, password e document management, email protection).
Con la costruzione di SolarWinds MSP nel 2016, SolarWinds/N-Able ha dimostrato di vederci giusto, proponendosi in tempi non sospetti ai partner specializzati come piattaforma completa per la gestione della sicurezza, forte della grande reputazione ricevuta negli anni con le soluzioni RMM prima e con quelle per il backup dopo.
“Oggi continuiamo nel nostro recruting di managed service provider – prosegue Brusco – differenziando il supporto in base alla maturità che dimostrano. Insieme ai nostri distributori realizziamo offerte commerciali specifiche pensate per chi sta iniziando, con particolare attenzione all’aspetto economico. Ai nuovi MSP offriamo un supporto a 360 gradi totalmente gratuito. Inoltre, a tutti N-Able offre il valore della scalabilità che il mercato ci riconosce da sempre. Insieme al supporto commerciale garantiamo percorsi formativi e best practice reali categorizzate per mercati verticali”.
La visione di N-Able nella protezione del dato si è adeguata perfettamente alle esigenze di mercato che richiedono un layer di sicurezza unico e orizzontale lungo le componenti di networking e di storage. Si è partiti, così, dal monitoraggio delle attività di rete con il remote monitoring a cui si sono affiancate le diverse componenti di security, dall’end point e identity management fino alla gestione del backup e del disaster recovery. Partendo da queste singole soluzioni, l’azienda ha saputo svolgere un corretto percorso di unificazione e integrazione dell’offerta su un'unica piattaforma di gestione.
“Il backup e il disaster recovery oggi rappresentano una componente imprescindibile di un’offerta di sicurezza – afferma il manager -. La nostra soluzione Cove Data Protection, a cui si è aggiunta recentemente la nuova funzionalità Standby Image, si configura come uno strumento realmente innovativo nel mercato”.
Rispetto ad altre soluzioni che archiviano i backup in locale, Cove Data Protection è una soluzione di DRaaS (Disaster Recovery as a Service) potente, semplice e affidabile, non richiede investimenti iniziali in infrastruttura poiché si basa sul cloud fornito da N-Able direttamente o dai suoi MSP, non presenta barriere d’ingresso e tutte le attività vengono gestite facilmente da un’unica dashboard.
“Per ripristinare l’immagine di un backup – spiega Brusco – generalmente è necessario il backup intero. Cove Data Protection permette il ripristino anche in condizioni di connessione a bassa velocità, lavorando solo sulla componente incrementale. Per questo, N-Able chiede uno spazio iniziale di backup che rimarrà sempre lo stesso, evitando ulteriori investimenti per l’azienda cliente. Inoltre, non è necessario aggiungere niente all’architettura IT, tutte le operazioni sono gestite da remoto su cloud da un’unica console”.
Questo perché la soluzione di backup di N-Able richiede uno spazio circa 5 volte inferiore rispetto ad altre soluzioni e se il loro incremento medio è del 5%, N-Able non va oltre allo 0,5%. Così si evitano costi aggiuntivi, e spesso non previsti, al cliente. Inoltre, la soluzione di N-Able si accerta che una macchina sia sempre ripristinabile grazie alla funzionalità di recovery testing automatico.
“Secondo il Data Breach Investigations Report 2022 di Verizon - conclude Brusco -, nel 2021 il ransomware è aumentato del 13%: un incremento maggiore rispetto a quello di tutti gli ultimi cinque anni. Le strutture di backup, dei clienti ma anche degli MSP, sono diventate oggetto di particolare interesse nei cyberattacchi. Con il nostro approccio backup cloud-first, eliminiamo i vettori di attacco a livello locale e minimizziamo i rischi. Inoltre, dopo un attacco ransomware, il ripristino istantaneo può essere dannoso perché potrebbe reintrodurre il malware nella rete. Grazie a Standby Image, N-Able permette agli MSP di affrontare ogni possibile scenario creando una replica sicura di ogni backup, pronta per un ripristino rapido on-demand in una sede secondaria”.