Secondo l'analista le spedizioni mondiali di desktop e notebook sono diminuite del 3% annuo per un totale 80,1 milioni di unità mentre le entrate hanno raggiunto i 70 miliardi di dollari poiché i prezzi hanno continuato a salire così come l’interesse dei consumatori verso i PC più costosi ha continuato ad aumentare
Autore: Redazione ChannelCity
Nel 2022 il mercato dei PC ha registrato un buon inizio in quanto i ricavi complessivi sono cresciuti di oltre il 15%, nonostante si sia avuto per la prima volta un calo delle spedizioni anno su anno dal primo trimestre del 2020.
Gli ultimi dati Canalys infatti mostrano che le spedizioni mondiali di desktop e notebook sono diminuite del 3% annuo a 80,1 milioni di unità in un contesto di forti turbolenze geopolitiche e di indebolimento della domanda dei consumatori. Le entrate, tuttavia, hanno raggiunto i 70 miliardi di dollari poiché i prezzi hanno continuato a salire così come l’interesse dei consumatori verso i PC più costosi ha continuato ad aumentare.
Le spedizioni di notebook sono diminuite del 6% anno su anno per 63,2 milioni di unità, mentre i desktop sono cresciuti del 13% per raggiungere 16,8 milioni di unità. Sebbene le spedizioni siano state ostacolate da fattori shock esterni, le prospettive di fatturato e la fiducia nelle opportunità a lungo termine rimangono elevate.
"I vendor e i loro azionisti hanno motivo di gioire, poiché la crescita dei ricavi dell'industria dei PC non si è arrestata", ha affermato Rushabh Doshi, Principal Analyst di Canalys. “Le persone usano i loro PC con più frequenza, più a lungo e per un'estesa gamma di attività. L’ultimo biennio ha visto ampliarsi notevolmente la base installata, con un’aggiunta di 150 milioni di notebook e desktop tra il 2019 e il 2021. Anche se i clienti sono costretti a ritardare gli acquisti a causa dell'aumento dei prezzi nel breve termine, è inevitabile una grande ondata di refresh dei dispositivi, soprattutto considerando che oltre il 50% dei dispositivi attivi ha più di quattro anni. Nel frattempo, quest’anno la domanda commercial rimarrà forte, anche se gli acquisti dei consumatori e del settore dell’istruzione sono deboli. La ripresa delle attività nei posti di lavoro fisici, unita alla necessità dei lavoratori ibridi e remoti di disporre di PC con specifiche più elevate per massimizzare la produttività si traduce nel fatto che la spesa IT aziendale rimarrà elevata nel 2022."
I primi cinque vendor
Lenovo ha mantenuto la posizione di numero uno nell’ambito dei PC nel primo trimestre del 2022 con spedizioni di 18,2 milioni di unità, per un calo annuo del 10%. Pur mantenendo la seconda posizione HP ha subìto il calo maggiore tra i primi cinque fornitori, con spedizioni scese del 18% su base annua a 15,8 milioni di unità. Terza classificata Dell con una buona crescita del 6% e spedizioni di 13,7 milioni di unità grazie alla sua forte attenzione commerciale. Anche Apple e Asus hanno messo a segno una crescita, aumentando le spedizioni dell'8% e del 24% e conquistando rispettivamente la quarta e la quinta posizione. Si tratta del primo trimestre in cui Asus si è assicurata un posto nella classifica dei primi cinque fornitori dal terzo trimestre del 2017.
Spedizioni in tutto il mondo di desktop e notebook (quota di mercato e crescita annuale)
Nota: spedizioni di unità in migliaia. Le percentuali potrebbero non raggiungere il 100% a causa dell'arrotondamento .Fonte: Canalys PC Analysis (spedizioni sell-in), aprile 2022
“Il primo trimestre del 2022 ha portato una nuova ondata di ‘venti contrari’ nel mercato dei PC”, ha affermato Ishan Dutt, Senior Analyst di Canalys. “Gli eventi globali hanno avuto un impatto negativo sia sul lato della domanda sia dell'offerta, colpendo il settore in un momento in cui gli acquisti dei consumatori e dell’ambito istruzione hanno rallentato dopo gli elevati livelli raggiunti lo scorso anno. La guerra in Ucraina ha esacerbato lo scenario inflazionistico nei principali mercati facendo salire il prezzo delle materie prime, dal petrolio e dal gas fino ai metalli e ai generi alimentari. Parallelamente, i blocchi legati al COVID nelle principali città cinesi come Shenzhen e Shanghai hanno creato nuovi colli di bottiglia nella produzione e nella distribuzione, proprio mentre i fornitori e il canale stavano iniziando a riprendersi in questo senso. Senza una tempistica chiara su quando questi problemi potranno essere risolti e la possibilità di altri eventi stile 'cigno nero', il settore deve farsi trovare preparato ad affrontare nuove sfide e rispondere con la stessa resilienza dimostrata negli ultimi due anni".