In merito alla notizia del 14 marzo, dove evidenziavamo le parole di
Franco Gabrielli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza nazionale, che in un recente intervista al 'Corriere Della Sera' invitava a "rimuovere le soluzioni Kaspersky dai server della Pubblica Amministrazione" arriva la precisazione dell'azienda interessata, che pubblichiamo."Le soluzioni di sicurezza di Kaspersky sono solo uno dei prodotti utilizzati dalle istituzioni italiane per proteggere i propri sistemi e Kaspersky non è il fornitore di sicurezza informatica con la percentuale di presenza maggiore all’interno della pubblica amministrazione italiana".
Inoltre, prosegue l'azienda: "Con la convinzione che la collaborazione sia lo strumento più efficace nella lotta contro i cybercriminali, da sempre Kaspersky collabora con i vendor di sicurezza IT di tutto il mondo, con le organizzazioni internazionali e con le forze di polizia nazionali e regionali".
Kaspersky sottolinea che i dati dei clienti italiani elaborati dai prodotti Kaspersky sono sicuri e protetti: "L’integrità e la sicurezza delle soluzioni Kaspersky sono state più volte certificate con valutazioni indipendenti di terze parti che hanno confermato la sicurezza del processo di Kaspersky per lo sviluppo e il rilascio di aggiornamenti antivirus contro il rischio di modifiche non autorizzate. Tutto questo è stato attestato dal conseguimento della certificazione SOC2 (
Service Organization Control for Service Organizations (SOC 2) Type 1 audit). Il sistema informativo dei nostri data center è certificato dal
TÜV AUSTRIA". "Infine, nell'ambito della Global Transparency Initiative (GTI), abbiamo poi trasferito parte dell’infrastruttura di elaborazione dati in Svizzera, un paese con una severa legislazione sulla protezione dei dati. Kaspersky gestisce Transparency Center in tutto il mondo, che servono come strutture per i partner e le parti interessate del governo per esaminare il codice dell'azienda, gli aggiornamenti del software e le regole di rilevamento delle minacce.
Kaspersky vuole ribadire l’invito alle istituzioni e chiunque voglia verificare di persona l’affidabilità delle sue soluzioni a visitare i Transparency Center e fare domande sulle loro pratiche di trattamento dei dati e sul funzionamento dei loro prodotti".