Il
concetto di Digital Workplace è definito da Gartner come “una strategia d’impresa che rende possibili modi di lavorare innovativi e più efficaci, che migliora il coinvolgimento e l’agilità dei dipendenti, e che sfrutta tecnologie e modelli orientati al consumatore”. Anche se il contesto non cambia, è comunque importante
fare subito una distinzione tra due termini Digital Workplace e Digital Workspace, a volte nominati in alternativa ma che non definiscono la stessa cosa.
Il
Digital Workspace è l’insieme dei tool applicativi che permettono a una risorsa aziendale di lavorare e utilizzare l’IT aziendale, indipendentemente da dove svolgono la loro attività. VMware, per fare un esempio, è un produttore leader di soluzioni per il Digital Workspace. Il
Digital Workplace, invece, è l’ambiente applicativo comune in cui tutti i dipendenti collaborano e interagiscono, sempre in nome della produttività aziendale: Microsoft Teams è la piattaforma più diffusa. Con una certa approssimazione, si può dichiarare che un progetto completo di Digital Workspace contiene anche una soluzione di Digital Workplace. Anche se è facile che quest’ultima sia già presente in azienda.
La nuova normalità ha ancora bisogno di Digital Workspace
Tornati in auge con la definitiva consacrazione dello Smart Working,
i progetti di Digital Workspace rappresentano una grande opportunità per i partner di canale. Nel primo periodo della pandemia, infatti, per molte aziende gli strumenti necessari per continuare a lavorare e collaborare a distanza sono stati la vera àncora di salvezza per il mantenimento della produzione e, quindi, del business. I partner IT che hanno saputo rispondere prontamente al grido d’aiuto delle aziende hanno cavalcato l’opportunità, generando nuovo fatturato e accreditandosi presso nuovi clienti. E, ora che si è compreso che la nuova normalità non prescinderà da forme operative indipendenti dal luogo fisico in cui si svolgono, la richiesta di soluzioni per il Digital Workspace non scemerà. Per questo vale la pena di capire meglio che soluzioni applicative rientrano all’interno di un progetto di Digital Workspace e quali competenze sono necessarie per accreditarsi presso le aziende clienti.
Obiettivi e caratteristiche del Digital Workspace & Workplace
Una piattaforma di
Digital Workplace deve garantire cinque obiettivi principali:
- Semplicità. L’interfaccia dell’ambiente di lavoro virtuale proposto al dipendente (il front-end) deve essere di facile e immediata fruizione.
- Accessibilità. Poiché l’operatività deve essere garantita indipendentemente dal device (laptop, smartphone, tablet), va da sé che gli strumenti applicativi devono essere responsive.
- Collaborazione. La piattaforma deve essere un ambiente in cui è favorita la massima collaborazione e interazione tra gli utilizzatori integrando ogni tipo di canale di comunicazione.
- Condivisione. L’accesso alle informazioni deve essere garantito e semplificato, anche con il ricorso ad API e strumenti di integrazione applicativa.
- Intelligenza. L’intelligenza artificiale deve contribuire a semplificare l’attività lavorativa. In particolare, attraverso l’uso del machine learning e di strumenti di automazione.
Definiti gli obiettivi di quello che diventerà il principale strumento di lavoro delle risorse aziendali, consideriamo il Digital Workspace. Si tratta di una piattaforma di gestione delle postazioni di lavoro con precise caratteristiche:
- Gestione unificata di tutti i dispositivi aziendali
- Accesso SSO (Single Sign On) per la tutela della postazione
- Protezione avanzata dei contenuti in transito nella rete aziendale
- Virtualizzazione completa di applicazioni e desktop
- Automazione dei flussi di gestione dell’ambiente.
In definitiva, attraverso la piattaforma unica per il Digital Workspace, il team IT aziendale, se esiste, o il partner IT nella sua veste di fornitore SaaS, gestiranno centralmente tutti i desktop virtuali in una modalità totalmente trasparente all’utente. Ma anche nel caso sia presente un team It interno, è facile che l’azienda cliente preferisca delegare tutto il lifecycle del progetto al partner a fronte di una fee mensile definita a priori. Grazie al Digital Workspace è possibile aggiornare software e sistemi, monitorare il traffico, attivare canali protetti di comunicazione e garantire assistenza, il tutto da remoto e utilizzando tool di automazione anche personalizzabili.
Entrare in azienda con il Digital Workspace e rimanerci
La
modalità as-a-Service e la delega alla gestione della piattaforma di Digital Workspace, inoltre, rappresentano un’opportunità in più per il partner IT, determinando un rapporto continuativo e nuove prospettive di vendita.
Questo perché lo sviluppo del progetto permetterà al partner di avere una visione complessiva dell’infrastruttura IT del cliente e delle sue prospettive di business. In caso di scalabilità della piattaforma o della richiesta di introduzione di nuove funzionalità, il cliente avrà tutto l’interesse a rivolgersi allo stesso partner. Nonostante non sia l’unica in circolazione, Microsoft Teams è certamente la piattaforma per il Digital Workplace più diffusa, per evidente conseguenza della presenza “bulgara” in azienda di Windows e di Microsoft 365. La proposizione della piattaforma Microsoft può essere l’opportunità giusta per diventare partner certificati e, contestualmente, ampliare la propria offerta al cloud Azure. Per quanto riguarda la piattaforma per il Digital Workspace, come detto, VMware rappresenta una buona scelta ma, anche in questo caso, non è l’unica.
Le componenti di sviluppo del progetto
Qualsiasi vendor si scelga per entrambi i progetti, l’attività del partner non si risolve con la mera installazione delle piattaforme applicative. In particolare, lo sviluppo di un progetto di Digital Workspace richiede una componente consulenziale necessaria a disegnare il perimetro del progetto e i suoi obiettivi, sempre orientati a un’ottica di business. La soluzione scelta, inoltre, avrà bisogno di una modulazione delle funzionalità in base alle aspettative dell’azienda e all’architettura presente. Sarà anche essere necessario configurare dei connettori e utilizzare delle API di raccordo con gli applicativi esistenti, soprattutto se si è in presenza di soluzioni legacy. Stessa esigenza si potrebbe presentare anche per la piattaforma di Digital Workplace, poiché l’intenzione è di costruire un unico aggregatore applicativo di risorse da mettere a disposizione degli utilizzatori tramite un’unica interfaccia. Si comprende, in definitiva, quanto un progetto per la virtualizzazione e l’unificazione della postazione di lavoro possa determinare ottime opportunità aggiuntive per i partner di canale certificati e particolarmente competenti in consulenza, sviluppo e integrazione.