Se da una parte il mercato PC client si mostra in salute, con performance importanti nel 2021 per i notebook e buone prospettive anche per il 2022, questo non si può dire per altri mercati, come per esempio i server di classe enterprise. Le evidenzia l'analista di mercato
Context che sottolinea la performance negativa del comparto server enterprise con un -4,4% anno su anno. Context ci dice che il mercato dei server ha chiuso l'anno 2021 con un calo dei ricavi del -15% su base annua, dovuto principalmente dai problemi di fornitura dei prodotti e dalla reintroduzione di misure COVID-19 più rigorose e dalla conseguente incertezza aziendale. Il calo del 2021 bissa gli identici risultati del 2020 (-15%) e un calo del -9% su base annua nel 2019. Questo trend negativo può anche essere spiegato da tendenze a lungo termine come la migrazione all'infrastruttura cloud ibrida e il data center sempre più incentrato sul software, che hanno colpito le vendite di server on-premise. In questo segmento spicca anche il crollo delle vendite per i classici server tower che sono passati da una quota di mercato del 31% nel Q1 2021 a circa il 25% nel Q4 in termini di volume.
Storage, c'è ottimismoPer quanto riguarda le performance dello storage aziendale, i dati Context ci dicono che nel complesso sono state più positive. Sebbene le vendite dei ricavi su base annua siano diminuite nel quarto trimestre del -4,2% rispetto al Q4 2020, nel complesso la categoria è cresciuta del +4,6% nell'intero 2021. Le sfide legate all'approvvigionamento dei prodotti e le restrizioni COVID possono ancora una volta spiegare gran parte del calo del Q4 2021 e il segmento HCI in particolare ha registrato una performance scadente del -13% in tutta Europa. I ricavi per gli array non si sono mossi nel Q4, ma sono cresciuti del 5,1% nel corso dello scorso anno solare, mentre le vendite HCI sono cresciute del 5,3% su base annua nel 2021.
Networking tra luci e ombre
Le previsioni per il segmento delle reti aziendali erano piuttosto ottimistiche a inizio 2021. Alla fine dell'anno ha chiuso con un calo del -0,5% su base annua. "Tuttavia, le entrate del solo Q4 2021 sono state in realtà piuttosto elevate e si sono spostate in territorio negativo solo a causa dei confronti con il Q4 2020, quando gli investimenti delle imprese erano forti dopo la fine della prima ondata di COVID".
Lo switching è il principale colpevole che trascina verso il basso la crescita complessiva per il mercato networking. I ricavi sono diminuiti del -2,1% a/a nel Q4, la performance più bassa dell'anno della categoria. Dall'altra parte, il wireless continua ad espandersi, con una crescita del +5,7% su base annua nel Q4 e del +13% complessivo per l'anno rispetto al 2020. È aumentato ancora di più (17%) rispetto al 2019, il che fa ben sperare per il segmento.
Infine, per il prossimo futuro le analisti di Context non sono troppo ottimistiche: "Le difficoltà di approvvigionamento persisteranno per tutto il 2022, mentre la tendenza a lungo termine verso il lavoro ibrido e la riduzione degli spazi per uffici ridurrà gli investimenti nell'infrastruttura di commutazione", ha affermato Gurvan Meyer, Enterprise Business Analyst di Context.