La situazione sanitaria causata dal Covid-19 ha trasformato profondamente l’organizzazione del lavoro, operando una spinta potente verso nuove forme di operatività da remoto e verso la riorganizzazione degli spazi aziendali.
“Le restrizioni agli spostamenti messe in atto a livello mondiale e l’introduzione forzata e inattesa dello smart working hanno agito da banco di prova per evidenziare la resilienza delle imprese, mostrando la capacità di adattamento di business già avviati lungo il percorso della digitalizzazione e la necessità di aggiornamento di quanti, negli ultimi anni, hanno invece tralasciato questa priorità. Questi cambiamenti hanno investito anche il settore della gestione documentale, dove l’efficienza nella definizione, invio, archiviazione e sicurezza dei documenti è parte di un flusso di condivisione delle informazioni che coinvolge tutte le periferiche aziendali, sia nei luoghi di lavoro sia nelle postazioni in remoto” afferma
Dante Pugliese, Senior Director Sales & Product Marketing di Brother Italia.
Va, però, evidenziato che nelle sue rilevazioni Idc ha registrato nel 2020 un calo nell’acquisto di dispositivi di stampa da parte delle aziende italiane: -17%, passando dai 1.039 milioni di euro del 2019 agli 862 milioni di euro dell’anno scorso.
“Il mercato delle Mfp A3 ha subìto il calo più significativo, oltre al -21%, subendo il ritardo dei processi di replacement delle aziende. Il mercato delle Mfp A4 ha, invece, subìto un calo più contenuto, pari al -8% perché è stato in grado di rispondere meglio a due esigenze: l’home working e il distanziamento sociale in ufficio” puntualizza Pugliese, sottolineando come in questo contesto
Brother si inserisca in controtendenza: nel 2020 il vendor si è posizionato, infatti, come secondo player nel mercato printing laser A4 con il 24% di marketshare e un fatturato in crescita del 59% rispetto all’anno precedente. I fattori determinanti di questo risultato sono molteplici. Innanzitutto, l’ampiezza dell’offerta che ha consentito a Brother di intercettare tutte le esigenze di questo periodo d’emergenza. A questo si sono affiancate la domanda trainante di stampanti A4 rispetto all’A3, la costante ed elevata attenzione alla sicurezza dei dispositivi, l’offerta di soluzioni personalizzate per ogni industry e la proposta di soluzioni intelligenti per l’ufficio e l’home office. In particolare, le macchine Soho (small office, home office) e professionali compatte hanno trovato la giusta collocazione negli ‘uffici domestici’ con la stessa affidabilità e funzionalità che l’utente ha sempre sperimentato in ufficio.
“All’interno delle aziende la pandemia ha portato un vero e proprio cambio di paradigma e di visione in area It, ridisegnando le necessità delle imprese e dei loro utenti. L’adozione continuativa del modello di lavoro ibrido, caratterizzato da hybrid workplace dove l’utilizzo della tecnologia è un risultato promiscuo tra casa e lavoro, ha determinato nuove logiche di servizio anche nel mondo printing, assegnando alle soluzioni di stampa un ruolo chiave nella gestione dei flussi documentali, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei dati e il supporto del lavoro da remoto” prosegue Pugliese, ricordando come oggi
la sicurezza dei dati sia un aspetto che nessuna azienda può permettersi trascurare, se non vuole offrire agli hacker una facile porta di accesso alle informazioni della propria organizzazione.
Eppure, secondo le rilevazioni di Idc riferite al 2020, il 70% delle organizzazioni italiane non dispone ancora di soluzioni di sicurezza per le stampanti e il 68% del campione intervistato non considera le periferiche di stampa come una potenziale minaccia alla sicurezza. Un aspetto, quindi, su cui occorre fare ancora molta cultura.
“Sulla sicurezza Brother investe da tempo e il risultato è che oggi disponiamo di dispositivi in grado di garantire non solo la massima riservatezza dei documenti, nel rispetto delle norme Gdpr, ma anche la loro protezione da attacchi informatici, grazie all’uso di linguaggi criptati e a funzioni avanzate di cybersecurity” precisa il Senior Director.
Dante Pugliese, Senior Director Sales & Product Marketing di Brother ItaliaNegli ultimi due anni, inoltre, Brother ha sviluppato una serie di soluzioni proprietarie anche a supporto del remote working, garantendo ai clienti la possibilità di monitorare e intervenire sui dispositivi installati direttamente da remoto, in modo da aumentare l’efficienza in termini di assistenza e di contenere i costi, un altro elemento che risulta cruciale in ambito printing. A questo si aggiungono le innovazioni garantite dai
Managed Print Services (Mps), ossia i servizi di stampa gestita, che si posizionano come alternativa efficiente e come barriera contro i rischi connaturati alle infrastrutture di stampa di vecchio modello, consentendo alle organizzazioni di cogliere tutti i benefici associati al modello “as-a-service”.
Un partner program in costante evoluzioneDa sempre Brother rivolge una particolare attenzione ai suoi partner, affiancandoli a 360° con molteplici servizi che si inquadrano all’interno del suo programma di canale, finalizzato proprio al supporto diretto della vendita di prodotti e soluzioni a valore.
“I vantaggi per i nostri dealer sono molteplici: oltre a garantire l’esclusività dei prodotti hardware a valore e dei relativi consumabili, ci impegniamo anche a fornire un forte sostegno nella formazione tecnica, commerciale e marketing, nella consulenza relativa agli studi di fattibilità e, mediante attività di marketing e di lead generation, aiutiamo i nostri partner a incrementare il proprio business in modo continuativo” spiega Pugliese.
Grazie a un team interno, composto da sviluppatori software, Brother è poi in grado di progettare nuove soluzioni ad hoc per aiutare il canale a soddisfare specifiche esigenze dei clienti.
“Per rispondere alle nuove sfide in ambito printing abbiamo riadattato il nostro programma, alla luce anche delle nuove dinamiche di mercato, puntando sul concetto di smart printing, che per noi è sinonimo di semplicità, flessibilità e adattamento a un contesto aziendale in continua evoluzione. Un impegno, quello assunto in questo periodo, che il nostro Gruppo ha garantito al mercato in sinergia con il proprio canale certificato, che abbiamo affiancato con la proposta di webinar personalizzati, percorsi di formazione e certificazione tecnica in formato digitale” chiarisce Pugliese, sicuro che il lavoro ibrido sia destinato a diventare una realtà consolidata nel giro di pochi anni.
A livello mondiale la maggior parte delle principali aziende è intenzionata, infatti, a incrementare la propria spesa in modelli as-a-service, incorporando all'interno dell'infrastruttura aziendale estesa anche l'home working. I dati in continuo aumento relativi alla vendita di servizi di stampa gestita confermano come la spinta all’
as a service riguardi da vicino anche il mondo printing, puntando dritto a servizi di stampa all-inclusive corredati da soluzioni di accounting e in grado di soddisfare l’utente a 360°.
“A breve assisteremo, inoltre, a un processo generalizzato di transizione al digitale, ma questo non inciderà in modo dirompente sui volumi di stampa, che diminuiranno, ma molto gradualmente” conclude Pugliese, che rimarca come
il fattore chiave per affrontare le nuove sfide del mercato riguarderà soprattutto la capacità di offrire dispositivi di stampa sempre più efficienti in termini di costi, emissioni, soluzioni e sicurezza.
Per questo motivo negli ultimi anni Brother ha migliorato il proprio servizio MPS Pagine+, puntando anche a sostituire le grandi stampanti A3 con dispositivi in formato A4 compatti, performanti, ma soprattutto più vicini alle necessità attuali delle aziende. Il tutto in un’ottica di
balanced deployment, che nella sua formula include anche soluzioni stand alone di scansione.