Dopo aver licenziato quasi 20mila persone negli ultimi cinque anni,
Cisco ha confermato l’intenzione di proseguire lungo questa strada, a fronte di un andamento poco soddisfacente.
Infatti, l'attuale Ceo,
John Chambers, ha sottolineato come, nell’ultimo trimestre, la modesta crescita nelle vendite in Europa e nelle due Americhe (1-2%) sia stata poi del tutto vanificata dal calo del 7% della regione Asia-Pacifico. È proprio in quella region che l’azienda sta soffrendo di più la concorrenza di realtà come
Huawei e
Zte.Pertanto, la società californiana ha comfermato di voler ristrutturare alcuni segmenti di business, con un impatto atteso su circa
6mila dipendenti, ovvero l’8% dell’organico totale. Secondo le intenzioni annunciate ufficialmente, Cisco vorrebbe concentrarsi su ambiti come il
cloud, la
sicurezza, la
virtualizzazione, l’
analisi, i
data center, l’
Internet delle Cose e la collaborazione. Anche in termini di organizzazione interna sono previsti cambiamenti per affrontare i temi portanti proposti dal mercato.
Fra le novità, potrebbe esserci anche la decisione di uscire da
Vce, la joint venture creata con
Emc e
VMware per le
infrastrutture convergenti nella quale Cisco possiede il 35%. Nel caso, la quota verrebbe rilevata dal leader dello storage, per farne un’entità societariamente paragonabile alla stessa VMware, Pivotal o Rsa Security. Questo non significherebbe però la fine della collaborazione fra i due big del mercato It. Anzi, Emc potrebbe integrare meglio server e switch
Ucs nella propria offerta
Vblock.